Articolo scritto dalla Dr.ssa M. Sofia Troisi
In questo articolo, si parlerà di che cos’è una fobia, la sua derivazione e in quanti modi si può suddividerla.
In particolar modo, verranno descritte alcune tipologie di fobie che varieranno dalle più comuni alle più strane.
1. Che cos’è una fobia?
Il termine fobia (dal greco φόβος, phóbos, panico, paura) indica una persistente paura e repulsione di alcune situazioni, oggetti, attività, animali o persone, che può, nei casi più gravi limitare l’autonomia del soggetto come nel caso dell’evitamento, ma che non rappresenta un reale pericolo per la persona.
Le fobie sono più evidenti rispetto alle paure e si sviluppano quando una persona avverte un senso di pericolo esagerato o irrealistico che riguarda un tipo di situazione oppure legate ad un oggetto specifico.
Se una fobia diventa molto grave, la persona può scegliere di organizzare la propria vita in modo da limitare o evitare ciò che causa la sua ansia, tutto ciò infatti ha come conseguenza un profondo stato di angoscia.
Una fobia è un tipo di disturbo che rientra tra quelli d’ansia. Potrebbe non presentarsi alcun sintomo fino a quando non si entra in contatto con l’elemento che è causa della fobia.
Le fobie si possono suddividere in due grandi categorie: fobie specifiche o semplici e fobie complesse.
Le fobie specifiche o semplici riguardano un particolare oggetto, animale, situazione o attività, spesso tendono a svilupparsi durante l’infanzia o l’adolescenza e possono diventare meno gravi con l’età; per esempio (fobie degli animali, fobie corporee, fobie ambientali, etc).
Le fobie complesse, invece, sono molto più limitanti nella vita di una persona e si sviluppano durante l’età adulta e sono spesso associate a una paura, o un’ansia, profondamente radicata in relazione a una specifica situazione o circostanza; per esempio (fobia sociale, etc).
2. Le fobie di cui non hai mai sentito parlare
1. OPTOFOBIA
Si tratta della paura di aprire gli occhi, accostata al disturbo d’ansia generalizzato, è chiaramente una condizione estremamente debilitante. Chi ne soffre passa di solito il tempo in casa, in condizioni di scarsa luminosità. Si ritiene che nella maggior parte dei casi il disturbo sia legato a qualche evento traumatico, come aver assistito a incidenti o alla morte di qualcuno.
2. ARACHIBUTIROFOBIA
Letteralmente è la paura del burro di arachidi. Chi soffre di questa fobia non teme l’alimento, ma il fatto che gli resti appiccicato sul palato. Per chi ne soffre in forma grave, si tratta di una paura che porta ad evitare il consumo di burro di arachidi e cibi con una consistenza simile; si tratta comunque di un disturbo raro. Solitamente è associata a una più generale paura degli alimenti o delle sostanze appiccicose, o a un eccessivo timore di rimanere strozzati.
3. FOBOFOBIA
La paura della paura stessa o anche fobia dell’avere una fobia. Solitamente è un disturbo che insorge in individui con altre problematiche relative all’ansia e agli attacchi di panico. Chi ne soffre evita luoghi e situazioni in cui teme di poter provare ansia o paura.
4. OMFALOFOBIA
La paura degli ombelichi, quelli degli altri e anche il proprio. Gli omfalofobici possono arrivare a fasciare il proprio ombelico con delle bende per evitare di vederlo quando devono vestirsi e svestirsi, e spesso evitano luoghi e situazioni in cui il rischio di incontrare un ombelico scoperto è alto, come la spiaggia o le docce di una palestra.
5. DEIPNOFOBIA
Questa fobia è associata al disturbo d’ansia sociale, che è un tipo di fobia che riguarda la paura di esporsi in situazioni pubbliche, partecipare in momenti di socialità e convivialità, solitamente per il timore che il proprio comportamento possa essere considerato inappropriato. Quindi la deipnofobia, è la paura di mangiare con altre persone o trovarsi a dover chiacchierare durante il pasto.
6. SINGENESOFOBIA
La paura dei parenti, e in particolare dei ritrovi familiari. Si tratta di una paura irrazionale; di solito in questi casi è particolarmente consigliato l’aiuto di uno specialista: psicoterapeuta.
7. GENIOFOBIA
Paura e timore irragionevole, del mento. Per quanto possa suonare assurda è senz’altro una fobia con cui è difficile convivere, vista la probabilità di incontrare qualche mento nel corso delle proprie attività quotidiane.
8. DECIDOFOBIA
Paura di prendere decisioni senza il consiglio di qualcuno. Spesso si presenta all’interno di un più generale disturbo dipendente di personalità: eccessivo bisogno di essere curati, che porta a sottomissione e a comportamenti di attaccamento.
9. KENOPHOBIA
La paura degli spazi vuoti, questa fobia può sorgere ad esempio quando ci si sporge da un balcone oppure durante il volo di un aereo.
Pur non vedendolo, la consapevolezza dello spazio vuoto sotto di sé può far sorgere ansia. La fobia è anche metaforica: si può temere il vuoto dell’anima. Timorosi di non saper affrontare una situazione, si sente nascere una solitudine profonda, che ricorda l’angoscia per la morte.
10. HEXAKOSIOIHEXEKONTAHEXAFOBIA
Derivante dal greco antico (ἑξακόσιοι, hexakósioi, seicento; ἑξήκοντα, hexḗkonta, sessanta; ἕξ héx, sei), letteralmente è la paura irrazionale del numero 666. Essa è originata dal verso 13,18 dell’Apocalisse di Giovanni, che indica il numero 666 come il numero della Bestia, che è correlato a Satana.
Quando una persona si imbatte in questo numero in situazioni della vita di tutti i giorni come: bollette, numero di telefono, conto da pagare, ect, i sintomi più comuni sono tachicardia, attacchi di panico e ansia.
11. COURLOFOBIA
La paura dei clown, infatti, la mimica facciale esasperata o mascherata dal trucco non lascia trasparire intenzioni e sentimenti dei clown; chi soffre di questa fobia percepisce questi tratti come inquietanti e minacciosi. A questo si uniscono la goffaggine nei movimenti e gli abiti stravaganti che potrebbero essere interpretati come caratteristiche di una persona imprevedibile o ambigua nelle intenzioni.
12. ABLUTOFOBIA
La paura di lavarsi, bagnarsi o entrare in contatto con prodotti per l’igiene personale. Questa fobia, rara ma grava sembra essere più diffuso nelle donne e nei bambini; comporta un grande disagio alla persona che ne soffre e può evolvere in un disturbo d’ansia Come accade per altre fobie, se non trattata, la paura di lavarsi può peggiorare e causare sintomi somatici, tra cui sudorazione profonda, battiti accelerati, nausea e sensazione che manchi l’ossigeno. A lungo termine, porta a gravi conseguenze correlate alla mancata igiene personale (disturbi gastrointestinali, infezioni, malattie della pelle ecc.), oltre ad avere ripercussioni negative nella vita sociale, scolastica e lavorativa.
13. NOMOFOBIA
Questa fobia è molto attuale, la maggior parte delle persone ne soffre senza rendersene conto; ed è la paura di restare sconnessi da internet.
Il termine è un acronimo tratto dalla lingua inglese: No Mobile Phone Phobia. Il termine è stato coniato nel 2008 in Inghilterra, in occasione di uno studio commissionato a YouGov, un qualificato ente di ricerca britannico.
La paura non riguarda tanto l’oggetto in sé, quindi non è il timore di perdere il cellulare, ma quello di non riuscire a connettersi con gli altri. Un telefono scarico oppure la mancanza di collegamento alla rete, anche momentaneo, genera uno stato di ansia che in casi gravi può far nascere pensieri suicidi. La persona si sente isolata dal mondo, in uno stato di solitudine desolante.
14. OFIDIOFOBIA
La paura dei serpenti, oltre al panico e all’ansia, questa paura può portare le persone che ne soffrono a evitare determinati luoghi a causa del timore per questi rettili, come per esempio prati o altre zone dove questi rettili potrebbero trovarsi.
15. TANATOFOBIA
La paura irrazionale della morte che causa angoscia, ansia e attacchi di panico.
Tale fobia può sorgere anche posteriormente a traumi subiti, e si presenta davanti all’idea della propria mortalità e delle manifestazioni collegate ad essa.
16. FILOFOBIA
L’ amore e l’innamoramento possono essere la causa di una fobia. Chi ne soffre solitamente ha avuto cattive esperienze nel passato e ha timore di soffrire nuovamente a causa del partner.
Questa fobia può portare a una mancanza di desiderio, sia fisico che sentimentale, e le sue cause potrebbero derivare da una mancanza di affetto nell’età infantile.
17. CINOFOBIA
Questa fobia è l’intensa paura dei cani. Potrebbe essere che la persona sia stata morsa o attaccata da un cane durante l’infanzia e ha portato con sé questa paura nell’età adulta. Questa fobia è qualcosa di più della normale preoccupazione di cani sconosciuti, e può influire gravemente sulla capacità di una persona di funzionare correttamente in presenza di un cane. Le persone con questa fobia potrebbero evitare determinati percorsi per paura di incontrare un cane.
18. TRIPANOFOBIA
È la paura dell’iniezione e degli aghi. Queste persone a volte potrebbero evitare di ricevere cure mediche solo perché temono di essere iniettati con medicinali. Le persone con questa condizione possono persino trascurare i loro gravi problemi di salute per paura di essere iniettati durante la visita medica.
19. CLAUSTROFOBIA
La paura di essere intrappolati in spazi ristretti. Le persone con questa fobia temono che essi possano essere racchiuse in uno spazio così stretto che potrebbero avere difficoltà a respirare. Le persone con claustrofobia temono di entrare in luoghi affollati, viaggiare in veicoli congestionati o qualsiasi altro ambiente in cui potrebbero sentirsi intrappolati o confinati.
La claustrofobia grave può impedire alle persone di guidare le auto o persino di entrare negli ascensori.
20. AGORAFOBIA
Questa è l’intensa paura di essere lasciati da soli in un luogo in cui le cose potrebbero diventare pericolose e la fuga potrebbe essere difficile. Questa fobia inizia come un attacco di panico inaspettato e spontaneo in cui una persona inizia a sentirsi nervosa. A causa di questa paura, le persone con agorafobia potrebbero persino esitare a lasciare la loro casa a causa delle loro intense paure.
In conclusione, possiamo affermare che la fobia è una condizione che mette a grave rischio ogni individuo, nella vita di tutti i giorni ponendolo in una condizione veramente deficitaria.
Il modo più efficace e senza dubbio più duraturo per allontanare una fobia è quello di una buona psicoterapia. Ad esempio nell’approccio psicoanalitico non è tanto importante l’oggetto specifico del bersaglio dello stimolo fobico (perché, infatti, posso essere innumerevoli ad esempio: cani, parti del corpo, acqua, ect) quanto il suo significato simbolico, le origini e cause del sintomo, gli eventi di vita, gli eventuali traumi, o il momento in cui il sintomo ha fatto la sua comparsa, oltre ai fattori particolari e soggettivi inerenti alla storia relazionale e personale dell’individuo. Importante è, infatti, ritrovare gli affetti e i momenti pulsionali persi o dimenticati che hanno dato luogo all’insorgere della fobia, trasformati dalla vita mentale inconscia in qualcos’altro. Ovviamente nel caso fosse necessario, la psicoterapia può essere integrata, con una cura farmacologica seguita da uno psichiatra, che può inizialmente aiutare a ridurre il livello di sofferenza. Nella Psicoterapia Psicoanalitica per quanto riguarda il trattamento delle fobie, lo scopo è quello di cogliere il senso profondo e particolare del malessere soggettivo di cui il sintomo fobico rappresenta solo un allarme o una manifestazione visibile, per portare la persona ad arrivare a riappropriarsi della propria autonomia, sia nella vita personale di tutti i giorni che in quella lavorativa.
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