“Alike”. La curiosità che ci fa vivere

curiosità

Articolo scritto dalla Dr.ssa Chiara Carangelo

“Alike” è un cortometraggio diretto da Daniel Martinez Lara e Rafa Cano Mendez. Racconta la vita quotidiana di un padre e di un figlio che rispettivamente vanno a lavorare e a scuola; la loro vita appare monotona e stereotipata fino a quando il piccolo Paste scopre con meraviglia un artista di strada che attraverso la musica e i colori cambia la prospettiva e permette di scoprire nuove modalità di espressione e un nuovo valore alla vita. È grazie alla meraviglia e alla curiosità del piccolo Paste che si apre un mondo nuovo in grado di far entrare emozioni vitali e dimenticate. La curiosità, insieme all’interesse, rappresentano elementi importanti nella nostra vita individuale e sociale; il loro significato psicologico rimanda alla possibilità di provare tali emozioni coinvolgendo la persona “nell’indagine, nell’esplorazione e nell’attività costruttiva” (Izard, 1977). La curiosità appare altresì come un aspetto essenziale capace di cambiare le cose e di cogliere nuove possibilità .

1. Le origini della curiosità

La curiosità è generalmente intesa come una spinta istintiva che nasce dal desiderio di sapere qualcosa; essa indica un comportamento o un istinto, che caratterizza l’uomo e l’animale, volto ad esplorare, investigare ed apprendere. Dal punto di vista psicologico, si tratta di un aspetto emozionale che permette di avere informazioni dall’ambiente e di interagire con esso. In ambito filosofico, la curiosità assume una valenza positiva con il filosofo inglese Thomas Hobbes (1651); essa diviene una virtù e, in quanto tale, rappresenta l’archetipo del desiderio in grado di giungere alla conoscenza. Dal punto di vista delle neuroscienze, i ricercatori sostengono che, sebbene la spinta a indagare l’ignoto sia considerata un prerequisito evolutivo per l’apprendimento complesso, il meccanismo neurobiologico alla base della curiosità è ancora in gran parte sconosciuto.

2. La curiosità come risorsa

In che modo la curiosità può aiutarci a vivere? Se pensiamo alla curiosità come alla possibilità di mantenere uno sguardo aperto e nuovo di fronte a ciò che ci circonda, allora, diviene possibile pensare alla curiosità stessa come ad una risorsa. In altre parole, essere curiosi può divenire una vera e propria attitudine ed una capacità in grado di farci vedere le cose da un altro punto di vista. La curiosità appare inoltre, un elemento associato alla conoscenza e alla scoperta del mondo che può essere differente a seconda delle diverse età della vita. Guardare il mondo con curiosità è anche permettersi di vedere la vita con stupore, come qualcosa che è sempre nuovo e in continuo cambiamento nel contesto individuale e relazionale. Essa inoltre, permette di scoprire, o riscoprire, le nostre passioni: ciò che consente di esprimere al meglio noi stessi con piacere.   

3. La curiosità in psicoterapia

Essere aperti all’ignoto significa anche poter scoprire nuovi paesaggi interiori, nuove strade per risolvere situazioni di impasse esistenziali nel corso della vita. La curiosità appare un elemento molto importante anche nel processo terapeutico; essa permette al terapeuta e al paziente di esplorare ambiti sconosciuti attraverso domande ed interrogativi che, percorrendo il desiderio e la motivazione, portano ad una nuova lettura del proprio percorso. Rendendo la mente curiosa e motivata, è possibile scoprire nuovi orizzonti di cambiamento, oltre al disagio, alle difficoltà e all’apparente monotonia dei pensieri talora ricorrenti e disturbanti. 

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