Amami finché dura. Come una Canzone Ci Illustra l’Amore al di Fuori delle Aspettative Irrealistiche

foto articolo sara zannoni Amami finchè dura. come una canzone ci illustra l'amore reale al di fuori delle aspettative irrealistiche.

Articolo scritto dalla Dr.ssa Sara Zannoni

Ci chiediamo spesso cosa significhi stare in una relazione d’amore e la domanda è molto complessa e sfaccettata, e cambia a seconda di come intendiamo l’amore, lo scambio, la condivisione. Ogni persona, infatti, vive le relazioni in modo assolutamente personale e unico ed è tremendamente semplicistico cercare di incasellare questa fantastica esperienza umana in pochi semplici schemi. 

Vorrei comunque provare a farvi vedere, da una luce un po’ diversa dal solito, il concetto di relazione sana e di amore realistico come secondo me li vedrebbe la Gestalt (ovvero la teoria su cui si basa la terapia con cui lavoro), prendendo spunto da una canzone, che mi sembra sia riuscita, con una brillante semplicità, a spiegare al meglio come si possa osservare l’amore.

Visioni di amore irrealistiche e dannose

Partiamo da un dilemma: come parlare di cosa sia veramente l’amore? Questa pazza magia che non può essere spiegata se non con immagini, evocazioni, poesie…

Eppure se ne riempiono la bocca in tanti…registi, attori, poeti, musicisti… e proprio dopo un’estate di nuovi tormentoni e canzonette da ascoltare in spiaggia al tramonto, mi sono imbattuta in una canzone abbastanza sorprendente per i concetti che porta e per il contesto in cui è stata creata, una perla nera oserei aggiungere…

Ormai la moda delle canzoni reggaeton e sudamericane invade le nostre radio in tutti i periodi dell’anno e, che ci piaccia oppure no (ammettendo qui, smutandandomi sinceramente, una mia grande passione per uno o più cantanti colombiani) ci troviamo spesso ad ascoltare canzoni con testi molto misogini e spesso offensivi verso le persone, i sentimenti, il contatto umano vero e proprio. 

Infatti spesso l’amore e le relazioni ci vengono illustrate in modo erroneo dalle canzoni e dai film, che ce ne rimandano una visione o volgare e a volte pure violenta e abusante collegata con idee tossiche di mascolinità e femminilità collegate al possesso fisico e mentale e alla dipendenza da bisogni ancestrali incontrollabili, o ce lo mostrano impacchettato da fiocchi spumosi e candidi confetti in scatole disneyane, dove la donzella non aspetta altro che il principe le venga in soccorso e con il quale resterà per sempre felice e contenta…ma dove??

La canzone a sorpresa

Questa canzone invece mi ha stupito, perché parla di una relazione “reale”, di rottura,  dei limiti del tempo e del cambiamento del sentimento, parla di unione tra due persone distinte, non fuse, e dice all’incirca così:

Amami finché sarà possibile

Perché la vita è una ruota che dà mille giri

E alla fine non resta nulla

Non ho visto mai neanche una storia

Di qualcuno che da morto si è portato via con sé qualcosa

E la cosa migliore di tutta questa storia è che tu sei la mia compagna

Di questa vita passeggera

Amami nel mentre io ti amo

E questo non significa che tu sia mia

Per questo motivo conservo tutti i buoni ricordi nel mio salvadanaio

Così da poterti ricordare se un giorno te ne andrai

Che questa (nostra storia) è stata una poesia

Che abbiamo scritto noi due, in ogni capitolo

Tu mi hai amato prima che lo facessi io

Da prima che mi potessi vestire con Gucci o Valentino

Sono cose del destino

Grazie a dio che ha unito le nostre strade

E anche se io ti amerò fino all’eternità

Tutto in questa vita ha un suo inizio e una sua fine

Tu e io non siamo l’eccezione, non soffrire per questo

E se me ne vado, che tu sia felice anziché piangere

Per questo amami ora finché l’amore c’è,

viviamo questi giorni

costruendo una storia che non può essere dimenticata

ho visto molte relazioni piene di ipocrisia

con borselli pieni ma con le teste vuote

ci sono amori talmente tossici

che nessuno li capisce, non sono logici,

invece quando l’amore è tra due persone,

le farfalle (nello stomaco), non sono coliche 

Amami finché sarà possibile

Perché la vita è una ruota che dà mille giri

E alla fine non resta nulla

Non ho visto mai neanche una storia

Di qualcuno che da morto si è portato via con sé qualcosa

E la cosa migliore di tutta questa storia è che tu sei la mia compagna

Di questa vita passeggera

Bella no? Ora cerchiamo di analizzarla un po’ meglio, tralasciando la mia traduzione dallo spagnolo alquanto criticabile…

Il concetto di vita

La vita è una ruota che gira e non c’è nessuno che ne sia uscito fuori portandosi via con sé oggetti materiali. Alla fine non resta nulla, solo i ricordi restano, ricordi che vanno curati e salvati nella nostra memoria. La vita è passeggera, bisogna viverla nel momento, qui e ora. Tutto in questa vita ha un suo principio e una sua fine, vale per la vita stessa di un uomo, quanto per le sue relazioni, per il suo lavoro, per un suo hobby. Ogni cosa finisce, probabilmente perché cambia forma, si modifica, lasciando posto ad altro, in un continuo fluire.

Beh che dire, che definizione fantastica, non si potrebbe spiegare in modo migliore il concetto esistenziale e fenomenologico della vita. La vita è nel presente, non è né ieri né domani, è solo adesso, dove noi possiamo vivere, amare, ricordare. La vita è continuo movimento, è cambiamento, è trasformazione, e questo movimento può essere più o meno lento, a seconda della persona e del contesto in cui si vive, ma che esista tale movimento è una realtà imprescindibile e, per vivere al meglio, bisogna accettare che questo esista e che sia continuo, perpetuo, infinito. 

Il concetto di amore

E devi amare adesso, perché domani chissà, potresti essere morto, o innamorato di qualcun altro, o impegnato a lavoro, o con i figli, e per questo ama quando ne hai la possibilità, perché non puoi aspettare troppo, non puoi rimandare sempre. E bisogna amare finché l’amore dura, perché potrebbe finire, anzi è quasi certo che finirà e, se non ci sono altri sentimenti e legami e progetti che ci tengono strettamente uniti, la relazione finisce o, più probabilmente si trasforma in qualcos’altro.  Conviene quindi costruire ricordi insieme, di questa splendida poesia che abbiamo costruito in due, in relazione tra noi, in dialogo continuo tra quello che voglio io e quello che vuoi tu. L’amore deve essere tra due persone, e non sostenersi per motivi di soldi, di interesse, di dipendenza, sennò diventa una relazione tossica e ipocrita e porterà solo a tanta sofferenza. Viviamo l’amore finché c’è, finché dura, finché io ti amo e tu mi ami, e, finché abbiamo voglia di costruirlo in due, impegniamoci a tenerlo acceso, condiviso, co-costruito a partire da un atto intenzionale di interazione dialogica. 

Il concetto di possesso

E amami nel mentre io ti amo, e questo non significa che tu sia mia, perché io non ti possiedo, e tu non possiedi me. Siamo due entità distinte che decidono di amarsi e rispettarsi nelle proprie diversità. Non siamo cloni uguali, identici, e non siamo opposti che si devono combattere. Siamo due esseri umani, definiti e distinti, con pensieri, bisogni e desideri diversi. Due individui che scelgono di stare insieme perché la vita insieme acquista un nuovo colore che piace a entrambi, diventa una vita più ricca, più piacevole. E non si tratta di appagamento di bisogni di sopravvivenza, io senza di te esisto uguale e tu senza di me pure, possiamo vivere serenamente e appagati anche da soli, ma insieme ci diamo qualcosa in più. L’amore in Gestalt non è un 1 + 1 = 2, dove le unità/identità nella coppia scompaiono, ma è un 1 + 1 = 11, dove l’insieme è più della semplice somma delle due parti (infatti facciamo addirittura undici!).

Se un giorno uno dei due se ne andrà, non spererà che l’altro soffra, non desidererà di vederlo piangere da solo nell’oscurità, ma sarà presente in ognuno un desiderio di felicità e gioia per l’altro, e rimarrà un sentimento di stima e affetto anche dopo l’amore, altrimenti amore non era, ma poteva essere solo possesso e/o dipendenza.

Conclusione 

Quindi, in conclusione, credo che le aspettative dilettantistiche sull’amore di Cenerentola e del “tutti felici e contenti per sempre nei secoli dei secoli” siano del tutto anacronistiche e che le nostre credenze infantili e adolescenziali alla Dawson’s Creek dovrebbero essere messe in lavatrice per essere ripulite e rimodernate sul presente, senza scivolare nelle più vuote e volgari rappresentazioni dell’amore moderno che ci vengono regalate da Instagram, Tiktok e miliardi di video reggaeton dove appunto le persone vengono descritte come cliché di se stesse, come pupazzi iperbolici di miti gonfiati e irrealistici dei nostri tempi.

L’unica cosa che ci è dato sapere di questo stupendo, pazzo, magico, sconsiderato, faticoso, divertente sentimento, attiene al fatto che va vissuto scegliendo uno/a/ə compagno/a/ə con cui scrivere una poesia, incamerare fiumi e fiumi di ricordi e, infine, amarsi finché dura, sia il tempo, sia l’amore stesso.

Ti lascio anche il link del video della canzone, non si sa mai che vi venga voglia di sentirla:

https://www.youtube.com/watch?v=8sLXCsrkiG4 

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