Articolo scritto dalla Dr.ssa Valentina Vannetti
1. Eros e Agape
Donne che amano troppo è un libro bestseller scritto dalla psicoterapeuta americana Robin Norwood: quando amare significa soffrire, e pur riconoscendo il partner come non adeguato non si riesce a staccarsi da lui, ma si entra in meccanismi in cui ci si pone come “salvatrici” o in meccanismi di sacrificio non sani, sperando magari che lui possa “cambiare”, si sta “amando troppo”, e con il termine “troppo”, Robin Norwood ci invita nel libro in una acuta analisi delle dinamiche psicologiche che riguardano l’amore, quando esso diventa distruttivo.
Cos’è l’amore? Gli antichi greci usavano due parole: Eros e Agape.
Eros, è l’amore-passione, vi sono sentimenti di eccitazione, estasi, dramma, ansia , mistero. Agape è l’amore disinteressato, la relazione stabile libera dalla passione, il volersi bene. Spesso, nell’amore secondo Eros, quando Eros viene male interpretato, si ha la tendenza al fatto che, per conservare la passione, si debbano superare ostacoli, ci debba essere sofferenza , e solo se essa c’é “ è vero amore”.
La strada dell’equilibrio consiste nell’unire la fiducia e la serenità di Agape con il coraggio e la vulnerabilità di Eros. La passione, accanto alla fiducia, alla sicurezza,che non è “noia”, ma reale intimità, condivisione di valori, interessi e fini.
2. Quando amare significa soffrire
Vi possono essere comportamenti come ad esempio essere troppo disponibili, essere terrorizzate dall’idea dell’abbandono, il “sacrificarsi” per lui, nell’illusione che, così facendo, l’uomo diventerà ciò che in fondo si desidera, aspettare sperando che cambi e sforzarsi di piacere, assumersi anche inconsapevolmente responsabilità e colpe, avere poca stima di sé stesse, svolgere una funzione di aiuto al partner e controllare per sentirsi sicure del proprio ruolo. E così l’amore si identifica con la sofferenza, fino al punto anche che talvolta si ha la sensazione di essere dipendenti da questo tipo di relazione, quasi come una droga.
Perché, pur volendo l’amore, alcune donne sembrano inevitabilmente trovare partner pericolosi o incapaci di affetto? E perché, pur consapevoli che la relazione non soddisfa i propri bisogni, c’è così grande difficoltà a troncarla?
3. La strada verso sé stesse
La consapevolezza parte dall’analisi, come fa Robin Norwood nel suo libro, delle dinamiche interiori e di ciò che si può essere inconsapevolmente appreso dagli schemi relazionali familiari. Il primo passo è amarsi per amare, e capire che il proprio stare bene, il proprio benessere è la priorità.
Fino a che punto si è disposte a ad arrivare per “cambiare lui”, per “ aiutare lui a guarire”? Come invita la Norwood, è utile iniziare a indirizzare questa forza di volontà verso sé stesse! Guardare dentro noi stesse per cambiare ciò che ci porta e spinge verso quella dinamica relazionale. Cercare aiuto, e mettere al centro sé stesse, è il primo passo per iniziare un cammino terapeutico di guarigione, per amarsi e amare pienamente.
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