Ansia da esami: sintomi, cause e cura

Ansia Da Esami: Sintomi, Cause e Cura

Articolo scritto dalla Dr.ssa Micol Personeni 

Maturità, concorsi pubblici, esami per il conseguimento di patenti: molte sono le sfide che la vita ci riserva. Soprattutto chi intraprende la carriera universitaria si trova a dover affrontare numerosi esami, ai quali si possono accompagnare ansia e senso di preoccupazione, spesso così ingestibili da abbandonare gli studi. Vediamo, più precisamente, cosa si intende quando si parla di ansia da esami, quali sono i sintomi con cui si manifesta, quali le cause e le possibili strategie di cura per affrontarla.

1. Che cos’è l’ansia da esami

L’ansia da esami consiste in una sensazione di forte preoccupazione vissuta prima e durante la prestazione ad un esame. Bisogna sottolineare come l’ansia di per sé non sia necessariamente negativa; infatti, una quota di ansia è necessaria e fisiologica per la nostra sopravvivenza: di fronte ad un evento che valutiamo come minaccioso o particolarmente sfidante, il nostro organismo si attiva per fornire la risposta migliore, generando una condizione di stress adattivo, chiamato eustress. Quando però l’ansia si protrae per molto tempo e in modo intenso, la risposta ad uno stimolo esterno diventa dannosa per il nostro organismo (distress). L’obiettivo, quindi, non è quello di eliminare l’ansia, ma quello di comprendere come gestirla ed affrontarla.

2. I segnali dell’ansia da esami

L’ansia da esami può manifestarsi nei giorni che precedono un esame con sintomi molto eterogenei. Possono presentarsi sintomi fisici, come disturbi del sonno, perdita di appetito o fame nervosa e una grande varietà di manifestazioni psicosomatiche, come gastrite, nausea, cefalea tensiva e colite, in concomitanza a sintomi cognitivi e psicologici, come paura, ansia, senso di costrizione, rimuginio e pensieri catastrofici, che possono sfociare anche in veri e propri attacchi di panico. Durante la prestazione invece, oltre alla sintomatologia ansiosa, possono presentarsi anche difficoltà cognitive, come vuoti di memoria e difficoltà a richiamare il materiale studiato.

3. Le cause dell’ansia da esami

Non c’è un’unica causa legata all’ansia da esami, quanto piuttosto un insieme di fattori che, uniti tra loro, danno origine a quella paura e a quella costellazione di sintomi prima descritti.
Tra le varie cause vi possono essere, anzitutto, scarsa autostima e paura di fallire; se il voto di un esame diventa un voto sulla propria persona e sul proprio valore, il rischio del fallimento diventa il rischio di perdere se stessi e il proprio equilibrio. Per questo motivo l’ansia da esame diventa spesso una forma specifica di ansia da prestazione. La paura del fallimento porta ad un’eccessiva preoccupazione che rende difficile approcciarsi allo studio in modo sereno, aumentando così la probabilità che l’esame vada male, in un circolo vizioso che si autoalimenta. I pregressi fallimenti possono incrementare l’ansia e portare a meccanismi di evitamento: per evitare di fallire nuovamente, lo studente non si presenta agli esami e, nel peggiore dei casi, decide di abbandonare gli studi. Anche la tendenza al perfezionismo può generare un circolo vizioso simile: il desiderio di prendere un voto alto porta alcuni studenti a rifiutare voti che non sono in linea con le loro aspettative, fino a pretendere risultati a volte irraggiungibili. Molti, poi, sono gli studenti fuori sede, i quali, lontani dalle loro famiglie, devono affrontare nuove sfide legate ad un maggior senso di responsabilità ed una richiesta maggiore di autonomia; questo può far vivere con maggiore pressione gli esami, spesso anche per soddisfare le richieste della famiglia d’origine. Inoltre anche uno scorretto metodo di studio può essere una causa dell’ansia da esame: lo studente non sa come gestire autonomamente il materiale e questo incrementa la sensazione di mancanza di autoefficacia.

4. Come superare l’ansia da esami

Dal momento che ogni storia di vita è unica, non esiste una soluzione valida per tutti: il primo obiettivo è quello di comprendere il significato dell’ansia e le sue cause specifiche. Qualora la difficoltà risieda nella gestione autonoma del materiale a disposizione, una soluzione può essere lavorare sul metodo di studio e sulla gestione del proprio tempo, così da non ritrovarsi i giorni prima dell’esame con un sovraccarico eccessivo di lavoro. Mantenere delle sane abitudini, come rispettare le ore di sonno e regolare l’alimentazione, può contribuire al benessere generale e al mantenimento delle energie necessarie per affrontare le sessioni di studio.

5. Come curare l’ansia da esami con la terapia psicologica

I trattamenti migliori, però, sono quelli psicologici e psicoterapeutici, diversi a seconda delle specifiche esigenze.

5.1. Mindfulness per l’ansia da esami

La Mindfulness, una pratica di meditazione che aiuta a portare l’attenzione senza giudizio al momento presente, può essere molto utile per gestire la forte ansia pre esame. In particolare il protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) aiuta, attraverso la pratica di consapevolezza, ad autoregolare le proprie emozioni.

5.2. Rilassamento e training autogeno per ansia da esami

Le tecniche di rilassamento possono essere utili per gestire l’ansia intensa e la tensione che si accompagnano al periodo pre esame. Nello specifico il Training Autogeno migliora la gestione emotiva e allevia i disturbi psicosomatici correlati allo stress.

5.3. Psicoterapia per l’ansia da esami

Le tecniche di rilassamento e la mindfulness possono aiutare a gestire l’ansia da esami e la sintomatologia ad essa connessa, ma per poter comprenderne il significato è necessario intraprendere un percorso di psicoterapia, volto ad affrontare le insicurezze, la mancanza di autostima, la tendenza al perfezionismo e la paura di fallire. Qualsiasi approccio psicoterapeutico, in questo senso, può essere utile, poiché l’obiettivo è quello di comprendere la storia della persona, il proprio vissuto e la propria specifica modalità di affrontare le sfide della vita. Nello specifico, l’approccio cognitivo-comportamentale (CBT), lavorando sull’evitamento delle situazioni che generano ansia e sulla ristrutturazione cognitiva dei pensieri disfunzionali, risulta essere il trattamento evidence based d’elezione. 

Conclusioni

Quando l’ansia da esami non si limita ad una normale attivazione di fronte ad una nuova sfida, ma diventa debilitante e invalidante, tanto da impedire di raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri progetti, diviene fondamentale l’aiuto di un professionista, così da trovare le strategie migliori per comprenderla, affrontarla e gestirla.

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