Autostima e Benessere, Quale Relazione

Autostima e benessere, quale relazione

Articolo scritto dalla Dr.ssa Sara Zienna

L’autostima è un concetto non semplice da spiegare. Nel corso degli anni e degli studi sono state formulate numerose definizioni che potremmo circoscrivere ad una valutazione di sé, delle proprie capacità, del proprio valore. La parola può indicare sia l’operazione di giudizio e valutazione, sia l’immagine che abbiamo di noi stessi. La valutazione può riguardare delle caratteristiche e dei singoli aspetti, oppure può essere globale e considerare la persona nella sua interezza. Spesso ci valutiamo e giudichiamo e ciò può influire sulla nostra autostima. Nell’articolo vedremo come si fonda l’autostima, quali sono le sue basi e quale sia la sua influenza sulla nostra vita e salute.

Tutto ciò che noi facciamo, viviamo o ci accade viene valutato, ciò significa che gli attribuiamo un significato. Questa valutazione ci aiuta a capire, da un lato, se e quanto valiamo, e dall’altro, che abbiamo un valore. Molto spesso, questi due punti sono in contrasto, in quanto il primo – Sé reale, come sono -, ha una mera funzione conoscitiva, di ricerca della verità, mentre il secondo –Sé ideale, come vorrei essere – ha lo scopo di arrivare a delle conclusioni positive su noi stessi e sul nostro conto.

1. Tutti noi abbiamo bisogno di sapere chi siamo e quanto valiamo. 

Spesso, però, l’autovalutazione viene falsata dalle nostre credenze ed aspettative. Ciò accade per la tendenza a confermare ciò in cui crediamo, sia in termini positivi, sia negativi. Se, infatti, crediamo di essere persone oneste, o al contrario manipolative, il nostro cervello cercherà delle prove a favore della nostra credenza. A ciò si aggiunge la tendenza a circondarci di persone che condividono e confermano le nostre autovalutazioni. Queste attitudini sono influenzate dal nostro bisogno di prevedere e controllare la realtà, che fa si che si trovino rassicurazioni, anche se spesso sono fittizie o una mera illusione.

Sicuramente necessitiamo di una valutazione realistica di noi stessi e della realtà che ci circonda, per non vivere in un mondo illusorio. Allo stesso tempo, però, abbiamo necessità di piacerci e di valutarci positivamente, in quanto ciò ci dà la forza necessaria per affrontare situazioni nuove, sconosciute ed incerte. Senza questa tenacia, non riusciremmo a progredire, ad apprendere e ad acquisire competenze; rimarremmo bloccati e fermi in situazioni già vissute e conosciute. È necessario quindi, riuscire a trovare il giusto equilibrio tra delle valutazioni realistiche e le sopravvalutazioni che ci spingono oltre, ci aiutano a cogliere le sfide e migliorare. Realismo e sopravvalutazione spesso sono in contrasto tra loro, ma sono necessari entrambi, almeno quanto il loro giusto equilibrio. 

2. Come si fonda la nostra autostima

L’autostima può essere determinata da molteplici aspetti:

  • Proprie capacità e competenze sulle quali si fonda l’autovalutazione
  • Proprie esperienze e relazioni. Il temperamento e l’educazione ricevuta danno forma all’immagine che ognuno ha di sé e di conseguenza all’autovalutazione, alla fiducia, alle aspettative. Genitori affettuosi e rassicuranti favoriscono una buona autostima.
  • Relazioni sociali e percorso scolastico hanno il loro peso in base a successi e fallimenti ottenuti, insieme con le aspettative degli insegnanti e all’eterogeneità dei compagni.3

3. Cosa determina se l’autostima sarà alta o bassa?

L’autostima può essere alta o bassa a seconda di tanti fattori:

  • Innanzitutto, ciò che stabilisce l’autostima è la discrepanza tra l’autovalutazione e le aspirazioni o aspettative. Più questi aspetti sono distanti tra loro più l’autostima sarà bassa. Meno sono distanti, più l’autostima sarà elevata, in quanto c’è corrispondenza tra i bisogni, i desideri e le aspettative. Il desiderio di essere un bravo tennista sarà vissuto in maniera differente tra un dilettante ed un professionista; per il primo sarà un’aspirazione, mentre per il secondo sarà un imperativo, un obbligo. Come ci piacerebbe essere differisce da come pensiamo di dover essere; anche la differenza tra ciò che siamo e ciò che gli altri vorrebbero che fossimo può influire sulla nostra autostima.
  • L’importanza che diamo alle valutazioni altrui: ciò che gli altri pensano o dicono di noi può influenzare la nostra percezione e conseguente immagine o valutazione, ma è vero anche il contrario. Anche se gli altri per noi sono uno specchio nel quale ci riflettiamo e osserviamo, possiamo allo stesso tempo e modo influenzare e modificare l’idea che si sono fatti di noi presentando un’immagine differente. 
  • Gli scopi e obiettivi che ci poniamo: se una capacità o caratteristica è essenziale al raggiungimento del nostro scopo, allora la sua valutazione avrà un’influenza non indifferente sulla nostra autostima. Al contrario, se non servirà a raggiungere i nostri obiettivi, una valutazione negativa non influirà sulla valutazione che abbiamo di noi stessi. L’autostima non sarà intaccata dal fatto che non so cantare se le mie aspirazioni riguardano degli ambiti di tipo intellettuale.  
  • Le aspettative riguardo successi e fallimenti determinano i successi e i fallimenti stessi. Il modo in cui impieghiamo le nostre capacità, il livello di impegno e tenacia che attiviamo dipendono dalle nostre aspettative: se pensiamo di non essere bravi, non impieghiamo al meglio le nostre capacità, facciamo fatica a gestire le emozioni, appariamo imbranati e disorganizzati; poniamo più attenzione agli errori, gli ostacoli e alle carenze; ci mettiamo poco impegno al pensiero di aver perso prima ancora di cominciare. Così, le aspettative negative producono insuccessi che a loro volta creano un circolo vizioso che va a confermare le credenze negative e a rinforzare la bassa autostima.

Per riuscire a comprendere l’impatto che ha l’autostima su di noi, è importante sottolineare un’ulteriore differenza. L’autostima può riguardare dei singoli aspetti di noi oppure l’insieme della nostra persona. Questa distinzione ci permette di comprendere che queste distinte valutazioni pur essendo legate tra loro, sono indipendenti. L’immagine globale che abbiamo di noi non sempre coincide con la valutazione delle nostre singole capacità, possono influenzarsi reciprocamente, ma non coincidere. Infatti, potrebbe accadere che una persona possa avere successo in molti ambiti e non sentirsi al contempo soddisfatta, oppure il contrario. I successi e gli insuccessi derivano dalle capacità specifiche, mentre l’immagine globale del soggetto determina il suo benessere.   

Conclusione

Passiamo molto tempo a valutarci, giudicarci e confrontarci. Essendo l’autostima una parte importante della nostra vita, essa può determinare il nostro benessere o la nostra sofferenza. Conoscere e comprendere le varie dimensioni dell’autostima può aiutare a capire quali possano essere le aree su cui intervenire per raggiungere un maggiore equilibrio e benessere. 

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