Combattere Lo Stress Sul Posto Di Lavoro: Rischi Per La Salute e Suggerimenti Per Lo Stress Dei Lavoratori

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Articolo scritto dalla Dr.ssa Lucia Mundula

La ricerca psicologica e sociologica tra il 2000 e il 2010 ha svelato numerose situazioni di rischio, create o accentuate dalle forme di organizzazione e gestione del lavoro attuali. Si tratta dei rischi psicosociali, che hanno effetto primariamente sulla sfera psicologica della persona, e che vanno a peggiorarne la sua salute e la sicurezza attraverso il fenomeno dello stress.

1. Lo stress: una reazione organica

Lo stress è una risposta dell’organismo alle minacce esterne ed è composto da una serie di reazioni che coinvolgono il sistema nervoso simpatico e il sistema endocrino:

  1. aumento dello stato di allerta e attivazione più fine dei processi sensoriali con l’ambiente;
  2. mobilitazione di risorse energetiche (attraverso il sistema endocrino e l’azione dell’ormone del cortisolo);
  3. spostamento delle energie attraverso il flusso sanguigno verso parti del corpo che risultano utili al fronteggiamento della minaccia esterna (cervello e sistemi muscolari maggiori);
  4. riduzione del funzionamento del sistema immunitario al fine di utilizzare le risorse energetiche per fronteggiare la minaccia.

La risposta allo stress da un punto di vista psicologico viene riconosciuta da un senso di apprensione e ha un valore adattivo poiché prepara l’individuo all’azione. Può diventare non-adattiva se evocata (la risposta psicologica e fisica) intensamente o presente per un periodo prolungato.

2. Lo stress lavorativo

Lo stress lavoro-correlato è una risposta psicofisica che occorre quando le richieste sul lavoro superano le risorse o le capacità del lavoratore di farvi fronte o si scontrano eccessivamente con i suoi bisogni (fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2010).

Se si fa riferimento alla sfera psicofisica e alla risposta dell’organismo, è importante sottolineare l’importanza dell’interazione tra le richieste del lavoro e le caratteristiche personali.

Vi è quindi uno stressor (richieste del lavoro), uno strain (risposta psicofisica) e le caratteristiche della persona, che andranno a differenziare la percezione degli stressor e il tipo di strain. Ad esempio: si potranno avere degli strain (reazioni) differenti, tra i più conosciuti abbiamo il burnout, il turnover o l’assenteismo.

3. Rischi psicosociali

I rischi psicosociali sono gli aspetti riconducibili al contesto organizzativo e sociale del lavoro e sono trasversali, ovvero possono presentarsi in tutti i settori occupazionali, anche per posizioni di dirigenza.

Alcuni di essi sono:

  1. carico di lavoro;
  2. orario di lavoro;
  3. ruolo nell’organizzazione;
  4. relazioni interpersonali;

4. Suggerimenti per far fronte allo stress lavoro-correlato

Per far fronte allo stress-lavoro correlato sarà necessario proporre all’interno dell’organizzazione attività di prevenzione: primaria (lavorando sugli stressor) secondaria (proponendo interventi sulle reazioni, gli strain) e terziaria (di supporto alle patologie stress-correlate).

Ma cosa può fare il lavoratore se non vengono promosse all’interno delle organizzazioni attività e interventi per ridurre lo stress dei lavoratori?

  1. capire qual è lo stressor (orario, paga, carico di lavoro, problemi interpersonali)
  2. una volta individuato lo stressor agire per ridurne l’intensità: evitandolo (se possibile) o influenzandolo (ad esempio negoziare con i superiori o le risorse umane, se possibile).

Se non è possibile agire sullo stressor sarà importante trovare delle strategie che si impegnano a modificare la risposta personale allo stress.

  1. aprirsi con gli altri;
  2. partecipare o frequentare gruppi di autoaiuto;
  3. esternalizzare le proprie emozioni in forma scritta (per far fronte alla frustrazione);
  4. fare attività fisica con regolarità (per scaricare l’energia in eccesso a causa del cortisolo);
  5. tecniche di rilassamento (per ridurre l’attivazione dell’organismo sottoposto a stress);
  6. Mindfulness;
  7. Counseling;
  8. terapia psicologica;
  9. intervento di un medico (se sono insorte patologie organiche es. ipertensione)

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