Articolo scritto dalla Dr.ssa Federica Cicchelli
“Un sogno è solo un sogno. Un obiettivo è un sogno con un progetto e una scadenza.” (Harvey B. Mackay)
Avere un sogno è importante perché costituisce il motore, ossia la motivazione che ci spinge ad agire.
Martin Luther king nella sua lotta non violenta per i diritti degli afroamericani, era mosso da un grande sogno: l’uguaglianza degli esseri umani. Questo sogno gli ha dato la forza, il coraggio e la motivazione per realizzare azioni concrete, che hanno lasciato un segno in vista del suo obiettivo e per le quali, nel 1964 ha ottenuto il Nobel per la pace.
Per trasformare il sogno in realtà, è necessario convertire il sogno in obiettivo.
Fissare degli obiettivi chiari e definiti costituisce un primo passo per riuscire a realizzare ciò che si desidera.
Sulla base del proprio obiettivo è possibile pianificare delle azioni per raggiungerlo.
In quest’articolo voglio darvi alcune linee guida per trasformare i vostri sogni in obiettivi concreti ed efficaci.
1. Come definire i tuoi obiettivi
Definire obiettivi che funzionano, può apparire un’impresa facile, al contrario, spesso non si sa da dove partire per definire i propri obiettivi e si finisce per formularli in maniera poco efficace (ad esempio possono essere troppo vaghi, generici).
Esistono dei metodi che possono guidare nel definire obiettivi efficaci.
Peter Drucker nel suo libro “The practice of Management” del 1954, introdusse uno dei metodi più conosciuti in ambito aziendale per controllare la validità e la fattibilità degli obiettivi, nato dalla sua metodologia di “management by objective” ossia gestione per obiettivi: il metodo S.M.A.R.T.
Secondo questo metodo ci sono 5 criteri per stabilire se un obiettivo è più o meno valido.
Riprendendo le lettere dell’acronimo S.M.A.R.T nei suoi termini in inglese, l’obiettivo deve essere:
- Specific (specifico)
- Measurable (misurabile)
- Achievable (raggiungibile)
- Realistic (realistico)
- Time bound (temporizzato)
Utilizzando questo metodo, è possibile esaminare se il proprio obiettivo soddisfa ciascuno i suddetti criteri.
1.1 Specifico
Cioè chiaro, definito, concreto. Per rendere un obiettivo specifico, può essere utile porsi le seguenti domande:
- What – Cosa vuoi realizzare?: è fondamentale che l’obiettivo sia qualcosa che realmente si vuole, che sia altamente motivante.
- Why – Perché questo obiettivo è importante? : in altre parole, prova a pensare come ti sentirai quando avrai raggiunto l’obiettivo, cosa farei, come cambierà la tua vita?
- Who – Chi è il protagonista e chi è coinvolto?: è importante che l’obiettivo sia sotto la propria responsabilità, ossia la sua realizzazione dipenda primariamente da se stessi; allo stesso tempo è bene anche definire, se esso coinvolge altre persone e in che misura.
- Where – Dove vuoi ottenerlo? Qual è il contesto in cui raggiungerlo?: è opportuno dare una cornice in cui porre l’obiettivo
- Which – Quali risorse possiedi?: è importante considerare anche le proprie risorse e limiti.
1.2 Misurabile
Cioè quantificabile per monitorare se esso sia stato raggiunto o meno. Praticamente, un obiettivo misurabile può essere espresso in maniera numerica: “studiare 2 pagine in più”, “aumentare il fatturato del 5%”, “dimagrire 3 kg”. Ciò conferisce concretezza all’obiettivo e permette di valutare. Per rendere misurabile un obiettivo può essere utile chiedersi:
- Quanto/i ? Di Quanto?
- Da cosa mi accorgerò che è stato raggiunto?: in questo caso può essere opportuno descrivere a livello sensoriale gli effetti concreti che si otterranno nel momento del raggiungimento dell’obiettivo (cosa si ascolterà, vedrà, toccherà, ecc.); ciò crea nel cervello un’immagine definita del risultato che di vuole ottenere.
- Quali sono delle tappe intermedie?: un obiettivo misurabile si può scomporre in delle tappe intermedie.
1.3 Raggiungibile
Ciò significa che è fondamentale che esso sia adeguato alle risorse che si hanno a disposizione. E’ opportuno porsi obiettivi per i quali è possibile stabilire una strategia di realizzazione sostenibile. E’ quindi importante domandarsi:
- Possiedo le capacità/risorse per raggiungere quest’obiettivo?
- Quali mezzi eventualmente devo sviluppare?
- Quali ostacoli posso incontrare e quali strategie posso attuare per superarli?
1.4 Realistico e rilevante
E’ importante porsi un obiettivo che sia alla propria portata e coerente con il proprio scenario di possibilità. Porsi obiettivi utopistici, inaccessibili, completamente distanti dalla realtà, potrebbe causare frustrazione e scoraggiamento. Allo stesso tempo, obiettivi troppo facili o di poco rilievo per sé non favoriranno il miglioramento dei risultati. Può essere utile porsi le seguenti domande:
- L’obiettivo è realistico rispetto ai risultati precedenti?
- Quanto ne vale la pena a livello costi/benefici?
1.5 Temporizzato
E’ fondamentale porsi una scadenza. Se non si fissano delle tempistiche in cui raggiungere l’obiettivo, si rischierà di procrastinare e non attuarlo mai. Un obiettivo definito nel tempo può prevedere un punto d’inizio e uno finale, oppure una serie di tappe temporali intermedie. Definire dei tempi di realizzazione avvicina alla concretizzazione dell’obiettivo. In questo caso, le domande utili da porsi sono:
- Di quanto tempo ho bisogno per realizzare l’obiettivo?
- Qual è il tempo più lungo e quello più breve per raggiungere quest’obiettivo?
- Posso stabilire delle tappe intermedie di monitoraggio nel tempo?
In conclusione, facciamo un esempio di obiettivo SMART. Applicando questo metodo a un semplice obiettivo comune come “superare l’esame”, esso si traduce in: “studiare 2 pagine al giorno del libro X entro il 15 luglio e sostenere l’esame entro settembre”.
2. Definisci i tuoi obiettivi SMART nella pratica
Ora che conosci il metodo SMART prova a metterlo in pratica per definire i tuoi obiettivi, seguendo questi piccoli accorgimenti:
- Scrivi i tuoi obiettivi: fai una lista di quello che vuoi raggiungere. E’ importante che siano cose davvero importanti per te. Pensa a come ti sentirai quando li avrai raggiunti. Ascoltati, quell’obiettivo ti fa battere il cuore solo al pensiero di averlo raggiunto? Se si, allora è l’obiettivo giusto.
- Esprimi i tuoi obiettivi al positivo: formula gli obiettivi nella forma positiva, evitando le forme negative come “non”, perché risultano elaborate in maniera più efficace a livello cognitivo. Es. “voglio perdere 4 kg”, “voglio imparare a guidare la macchina”.
- Usa la prima persona: assicurati di essere tu il protagonista della realizzazione del tuo obiettivo, ossia che dipenda da te; quindi formula l’obiettivo con il soggetto in prima persona.
- Verifica che l’obiettivo sia SMART: sottoponi il tuo obiettivo alla “validazione” secondo il metodo SMART. Chiediti se rispetta i criteri: specifico, misurabile, raggiungibile, realistico, temporizzato. Cerca quindi di definirlo o rifinirlo in modo che sia SMART.
- Pianifica l’azione: pianifica gli step cioè le singole azioni concrete necessarie a raggiungerlo, definendo le date. E’ utile riportarli in agenda o su un calendario ed essere dettagliati.
- Monitora e Aggiusta il tiro: considera gli ostacoli e gli imprevisti che puoi incontrare sul cammino senza scoraggiarti. Monitora il processo, segna i risultati intermedi ed eventuali limiti; se c’è bisogno, rimodula l’obiettivo in base all’esperienza. Sii flessibile. Gli obiettivi sono suscettibili di modifiche e non vanno intesi in modo rigido.
Una volta che hai definito efficacemente i tuoi obiettivi, ti restano solo tre ingredienti fondamentali per realizzarli: azione, impegno e determinazione.
Se hai bisogno di una mano per definire i tuoi obiettivi, puoi chiedere aiuto a un professionista.