Articolo scritto dalla Dr. ssa Erika Trombotto
La parola Autostima deriva dal termine latino aestimare che significa valutare, nel duplice significato di determinare “il valore di….” “e un opinione su…”.
In Psicologia l’autostima è un processo soggettivo, non stabile nel tempo, in quanto mutevole e dinamico, che ci porta a valutarci e a giudicarci attraverso l’approvazione del nostro valore personale, basato su auto-percezioni.
Il senso di autostima deriva da differenti variabili, come i fattori cognitivi, quelli affettivi e sociali. Si può affermare che tre sono le parole chiave per poter migliorare la nostra autostima:
- Valori
- Emozioni
- Immagine di sé
1. Perché l’Autostima è importante?
È un processo che come una lente ci fa mettere a fuoco ingrandendo o rimpicciolendo le nostre risorse personali. Se abbiamo una bassa autostima, i nostri valori e le nostre qualità ci sembrano “scarsi”, ecco che dubitiamo di noi stessi, diventiamo indecisi sulle scelte da fare, facciamo fatica ad agire per la paura di sbagliare e di fallire: prendono il sopravvento le incertezze e davanti a un problema se sperimentiamo un insuccesso, arrivando a sperimentare sofferenza, in quanto, secondo noi, l’accaduto sarà determinato da una nostra colpa o da una nostra mancanza; viceversa, quando sperimentiamo un successo, il valore verrà attribuito all’esterno attribuendolo, per esempio, alla fortuna.
2. Come possiamo allora migliorare la nostra autostima? E soprattutto, è possibile farlo?
La risposta è si! Innanzitutto l’autostima è un processo, un qualcosa di dinamico e non di statico. Per questo motivo, durante la nostra vita, è utile imparare a coltivarla, ad alimentarla e a conviverci in modo elastico. L’autostima è come un seme che viene piantato nella terra: per poter crescere e divenire pianta, dovrà essere innaffiato ed esposto al sole, ma non troppo, curato, coltivato; dovremo anche fare spazio a questo seme per farlo crescere, togliendo le erbacce che cercano di soffocarlo. Le erbacce potrebbero essere i giudizi degli altri. Una buona autostima permette alla persona di distinguere ciò che è esterno (erbaccia) da ciò che è interno (seme).
3. Concetti chiave per migliorare l’autostima
Per poter migliorare le nostra autostima, dunque, è molto importante tenere a mente i seguenti concetti chiave:
3.1. Ricercare i nostri valori, chiarire quelli che sono per noi fondamentali e tendere verso di loro
In altre parole potremmo dire cosa vogliamo e cosa non vogliamo dalla nostra vita? Partiamo dal presupposto: Io sono vivo, non morto…come voglio vivere? Proviamo a rispondere a questa domanda, in riferimento ai contesti più importanti della nostra vita come, per esempio, le relazioni significative, l’essere genitori, l’amicizia, il lavoro, la salute, il divertimento etc. Da dove sveliamo i nostri valori? Cos’è che è importante e significativo per noi? Come mai andiamo d’accordo con alcune persone mentre con altre ci sono, spesso, incomprensioni? I nostri valori si possono paragonare ad una direzione che ci guida nella nostra vita quotidiana: a volte ne siamo consapevoli altre volte no. Se riusciamo a vivere in modo coerente con i nostri valori, o meglio, se andiamo nella loro stessa direzione, questo ci può aiutare a stare bene, a sentire che è presente un senso e, di conseguenza, proveremo maggior sicurezza e benessere.
3.2. Riconoscere le nostre emozioni come personali
Che cos’è un’emozione? Una definizione molto sintetica può essere questa: una reazione valutativa a qualcosa che ci accade. Per esempio, è una risposta dell’uomo a un comportamento, a parole ascoltate o dette, a un atteggiamento, a un gesto, etc. Questa risposta, però, non è data “a caso”, avviene sempre in base ad una valutazione. Ciò significa che, prima di rispondere con le emozioni come rabbia, paura, gioia, sorpresa, disgusto, abbiamo valutato quel che sta accadendo come ingiustizia, dolore, piacere, rifiuto etc., ovvero, abbiamo espresso un giudizio interiore appartenente ad una categoria positiva o negativa. Ciò significa che ogni emozione non dipende mai da quello che ci accade, ma come interpretiamo quello che ci accade. Quando sperimentiamo una bassa autostima allora, in un certo senso, perdiamo il controllo delle nostre emozioni, che conosciamo poco. Tutto ciò può portare a un senso di incapacità nel raggiungere i nostri obiettivi. Essere consapevoli delle nostre emozioni è ciò che ci permette di non identificarci con quelle che stiamo provando in un determinato momento.
3.3. L’ Immagine che ognuno di noi ha di sé
L’autostima è una valutazione che ognuno di noi dà alla propria immagine di sé in base ai propri valori. Per avere una buona autostima, occorre, dunque, che l’immagine di sé sia in linea con la propria scala di valori, la quale, a sua volta, ricerca dei riferimenti socialmente condivisi del nostro contesto. Quante volte ti sarà capitato di dire: “Da domani mi metto a dieta, da domani inizio a fare sport, da domani mi ritaglio più spazio per me!” Sono tutti buoni propositi! Se prima però non modifichiamo l’immagine che abbiamo di noi stessi, la tendenza inconsapevole sarà quella di auto-ostacolarci. Per fare ciò, dobbiamo imparare a distinguere le percezioni che abbiamo rispetto alla nostra immagine reale e quelle che abbiamo rispetto alla nostra immagine ideale. Queste due coincidono? Sono troppo dissonanti tra loro? Se così fosse, quanto i nostri obiettivi e le nostre aspirazioni sono realistici? I nostri scopi vanno contestualizzati rispetto alle nostre caratteristiche e alle nostre abilità, riconoscendo soprattutto se hanno origine da desideri o da bisogni che ci appartengono, oppure se derivano dalle aspettative di altri esterni da noi. Un semplice esercizio potrebbe essere quello di fare una lista degli obiettivi che si vogliono raggiungere, partendo da semplici propositi quotidiani e, a fine giornata, riguardare la lista e spuntare tutto ciò che è stato fatto; dopo un po’ di allenamento in questo senso, si può poi pensare di passare ad obiettivi più complessi e a verificarne la riuscita. Questo tipo di attività aiuta ad allenare l’autostima e a facilitare questo cammino verso un suo consolidamento.
Conclusioni
Vorrei concludere lasciandoti l’elenco dei sei pilastri dell’Autostima dello Psicoterapeuta Statunitense Nathaniel Branden:
- 1.Vivi consapevolmente
- 2.Accetta te stesso
- 3.Assumiti la responsabilità delle tue scelte
- Affermati
- Poniti degli obiettivi e combatti per raggiungerli
- Rimani fedele ai valori che hai scelto
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