Comportamento Manipolativo: come riconoscerlo e come difendersi

Comportamento Manipolativo: Come Riconoscerlo e Come Difendersi

Articolo scritto dal Dr. Marco Ferrara

Riconoscere un manipolatore non è semplice poiché potrebbe porsi come una persona sensibile e bisognosa quando in realtà lo fa per ottenere ciò che desidera. Forniamo qualche suggerimento su come individuarlo e qualche consiglio su come affrontare questa situazione.

1. Come riconoscere il Comportamento Manipolativo? 

Si potrebbe prestare attenzione ad alcuni suoi comportamenti che fanno capire che forse non è la persona così sensibile e bisognosa che si pensava. I manipolatori, utilizzano spesso questa tecnica: sfruttare la loro presunta “debolezza” proprio per far fare le cose che desiderano loro. Ce ne sono vari tipi, da quello più narcisista, al finto debole, a quello più aggressivo. In ogni caso si tratta sempre di ricatti psicologici, ecco perché è così importante riconoscerli ed evitarli.

2. Quali sono le caratteristiche del Comportamento Manipolativo?

A volte il manipolatore viene confuso con un narcisista. In realtà, il comportamento narcisista potrebbe essere solo un aspetto di un manipolatore. Anzi, a volte il manipolatore potrebbe fare l’effetto esattamente opposto mostrandosi come una persona molto sensibile, bisognosa, quasi debole. Ma è proprio giocando la carta della compassione che potrebbe ottenere ciò che desidera.

Il manipolatore è un soggetto che non conosce la parola empatia, per cui il suo obiettivo è stare bene egli, vedendo l’altro in funzione della soddisfazione personale dei propri bisogni. Per questo all’inizio potrebbe sembrare una persona che riempie di attenzioni, quando in realtà sta dando dei “contentini” per poi chiedere molto di più. Ma è solo un atteggiamento di facciata perché è proprio quando ci sentiamo delle persone amate, che il manipolatore inizia con i suoi ricatti psicologici. L’aspetto più negativo di questo, oltre a essere in una relazione nociva, è che questa potrebbe goccia dopo goccia, far diminuire la nostra autostima, creando un rapporto di dipendenza dal nostro manipolatore. 

3. Quali comportamenti-strategie utilizzano i manipolatori

3.1 Il manipolatore fa sentire in colpa la persona con cui interagisce

“Non ne fai mai una giusta!” A quanto pare quello che fai non ma va bene o avrebbe potuto essere fatta meglio e questo crea in te un senso di frustrazione inadeguatezza

3.2 Il manipolatore se fa qualcosa per una persona, fa pesare ogni cosa

In una relazione equilibrata e sana, a volte si scende a compromessi per accontentare i desideri dell’altro. Dalle cose un po’ più banali, a cose più importanti che riguardano le scelte lavorative o più personali. Se sei con un manipolatore e lui farà qualcosa per te, non lo farà per te, ma lo farà come se ti stesse facendo un favore (e ti fa riscattare il tuo sentirti in colpa). Un esempio? “Stasera volevo uscire con i miei amici, ma vabbè se ti fa felice, resto a casa con te”. E a questo punto come rispondi e soprattutto come ti senti? 

3.3 Il manipolatore non è empatico

Il manipolatore se fa qualcosa per te, molto probabilmente lui guadagnerà un beneficio doppio. E soprattutto, con lui non puoi competere. Tutto quello che ti capita, a lui sarà sicuramente capitato o molto peggio o molto meglio. Il che ti fa sentire uno schifo, perché ti sembra che tu viva una vita mediocre e soprattutto se racconti determinate cose per condividere una gioia o cercare un po’ di conforto, tenderà a sminuire tutto.

3.4 La persona manipolatrice si sente superiore a tutti

Strettamente collegato al comportamento sopra, il manipolatore può essere anche narcisista e ha un vero e proprio bisogno di vedersi riconosciuta la sua superiorità rispetto agli altri. Esagera tutto quello che racconta, a volte arrivando persino a mentire, raccontando successi che non ha mai avuto. Se parla dei suoi amici o dei suoi colleghi, lui risulterà sicuramente il più bravo, bello, simpatico, generoso, coraggioso. Il tutto perché il manipolatore non ammette che qualcuno sia al suo pari o addirittura migliore di lui.

3.5 La persona manipolatrice usa le sue “false” insicurezze per cercare di controllare le altre persone

Avere delle conversazioni face to face in cui ognuno racconta le proprie insicurezze è sintomo di una relazione matura. Non lo è nel momento in cui, uno dei due le utilizza per cercare di limitare la libertà dell’altro. Ti sta mettendo dei paletti per cercare di controllarti.

3.6 La persona manipolatrice cerca di provocare

Il modo per alimentare il tuo attaccamento è farti capire che lui è una persona sfuggente, che in tanti apprezzano, a volte si nega strategicamente e dovresti sentirti una persona privilegiata che lui scelga proprio te. Il risultato è sentirsi sminuiti da tutte queste provocazioni.

3.7 La persona manipolatrice ricatta psicologicamente

Quando un manipolatore capisce di aver creato un rapporto di dipendenza, lo utilizzerà per ottenere tutto ciò che vuole. Fai attenzione anche quando per un certo periodo diventa estremamente dolce e affettuoso. Potrebbe essere un modo calcolato per poi ottenere qualcosa da te. Quindi giustificazione, senso di colpa, dipendenza, sentirsi inadeguati e non meritevoli non farà altro che influire sulla nostra autostima. Non è così.

3.8 Strategie per affrontare le persone manipolatrici

Poniti domande come: mi sento a mio agio quando sono con questa persona? Come mi sento quando so che la vedrò a breve? Sono davvero libero di fare, dire e scegliere ciò che voglio? Rispondere a queste domande potrebbe già farti compiere il primo passo, ovvero il prendere consapevolezza che si sta con un manipolatore. Se dovessi essere, in una vera e propria relazione che dura mesi o anni, la prima cosa è di andare a lavorare per migliorare la tua autostima in modo da poter contrastare i giochetti psicologici a cui si è sottoposti. In questo modo potrai iniziare a mettere tu dei paletti e richiedere maggiore rispetto.

Sebbene ogni caso sia unico, è possibile seguire altri suggerimenti generali per proteggersi dai tentativi di manipolazione.

  1. Essere assertivi: È compito dell’altra persona farti capire la situazione, non è colpa tua se non ti è chiaro. L’assertività è la chiave.
  2. Non tollerare la mancanza di rispetto
  3. Nessuno ha il diritto di farci sentire male perché agiamo come vogliono. Essere irrispettosi è una linea rossa che non deve essere superata.

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