Cos’è La Coppia? Che tipi di Coppie Esistono?

che tipo di coppie esistono

Articolo scritto dalla Dr.ssa Valeria Bernardino

La coppia. Questo termine indica un tipo di relazione che coinvolge (e a volte sconvolge) maggiormente le persone. Spesso è la causa stessa che porta a voler iniziare un percorso di conoscenza personale. L’amore porta con sé tante gioie, ma allo stesso tempo può portare con sé delle sofferenze. Precedentemente sono stati pubblicati articoli riguardo le diverse fasi attraverso cui può iniziare una relazione, le diverse tipologie di sentimento che porta a legarsi, ed è stato trattato anche il tema della dipendenza affettiva. Oggi mettiamo sotto la lente il rapporto di coppia vero e proprio: inquadreremo i diversi possibili “match”.

1. Cos’è la coppia 

In Treccani, (2015) troviamo la seguente dicitura: còppia s. f. [lat. cōpŭla «legame, congiunzione»; cfr. copula]. – 1. Due persone, due animali, due cose della medesima specie, unite o considerate insieme … In partic., due persone legate da un rapporto amoroso o dal vincolo coniugale: … c. di fatto, due persone conviventi legate da un rapporto amoroso stabile (è detta anche unione di fatto); c. aperta, con riferimento a due persone che, pur legate da una relazione amorosa stabile, accettano che il partner abbia rapporti sessuali e sentimentali con altri. 

2. Ma quali sono gli elementi che portano a legarsi?

In età adulta, l’attaccamento potrebbe avere le stesse finalità che si trovano nell’attaccamento infantile, ampiamente studiato da Bowlby, Main, Ainswort e Crittenden. Dagli studi di questi autori lo stile di attaccamento infantile è stato suddiviso in: stile “sicuro”, in cui il bambino si sente libero nell’esplorare l’ambiente; stile “insicuro-evitante” dove il bambino esplora l’ambiente anche allontanandosi dalla figura di riferimento; stile “insicuro-ambivalente”, il bambino manifesta comportamenti contraddittori verso la figura di riferimento; l’ultimo stile è definito “disorganizzato” poiché il bambino mette in atto dei comportamenti stereotipizzati, non armonici e senza finalità apparente. Tra i vari scopi del comportamento di attaccamento troviamo per esempio: garantire un senso di sicurezza e protezione; offrire conforto nei momenti di stress e fornire una base o un rifugio sicuro per sviluppare attività esplorativa. Tali funzioni, a differenza dell’attaccamento infantile, sono nei rapporti tra adulti però “bidirezionali”, caratterizzate quindi da una “reciprocità flessibile”, con uno scambio assolutamente più simmetrico (Carli, 2009).

3. Tre dimensioni possibili

Berrini et al. nel 2001 hanno creato una classificazione di possibili matching di coppia sulla base di tre differenti dimensioni:

  1. Distanza interpersonale. I due membri della coppia possono sentirsi e identificarsi come elementi distinti e separati. I confini tra i due individui sono ben stabiliti e possono essere possibili diverse modalità relazionali, scambi e cooperazioni più o meno ampi. 
  2. Svincolarsi. Instaurare una relazione affettiva come un “mezzo” per uscire dalla famiglia di origine e intraprendere un nuovo percorso di vita.
  3. Colmare mancanze. Instaurare una relazione per colmare un senso di “vuoto” o di mancanza percepito. Riempirsi quindi dell’esistenza dell’altro/a.

4. Tipologie di coppie

In uno dei precedenti articoli è stata trattata la teoria triangolare di Sternberg, in cui si evidenziavano i diversi tipi di amore all’interno di una relazione. È facile dedurre che una categorizzazione delle coppie può variare a seconda delle dimensioni che si prendono in considerazione. Se si vuole classificare in base al tipo di amore identificato da Sternberg possiamo per esempio individuare le coppie legate grazie all’intimità, grazie all’impegno o grazie alla passione. Ma se invece usiamo le dimensioni di Berrini è possibile individuare:

  1. La coppia dei simbiotici, in cui i due individui sono legati da una inter-dipendenza in cui l’autodefinizione di sé viene meno. Si è allineati nelle stesse opinioni o desideri e si diventa come un tutt’uno.
  2. La coppia dei fratellini, simile alla precedente ma con una maggiore differenziazione individuale e autonomia personale.
  3. La coppia degli ambivalenti è caratterizzata da una scarsa comunicabilità delle proprie emozioni e sentimenti. Viene usato in via preferenziale il canale cognitivo e razionale, i conflitti vengono tendenzialmente evitati o sminuiti a favore quindi di incomprensioni e “non detti”.
  4. La coppia di combattenti è caratterizzata da comportamenti di sfida e da uno stile comunicativo aggressivo. Diventa difficile identificare, ma soprattutto ammettere, il proprio bisogno di vicinanza e protezione.

Cambiando gli elementi da miscelare e confrontare è possibile creare una moltitudine di classificazioni. Il primo passo rimane sempre quello di fermarsi e osservare. 

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