Dermatillomania: disturbo da escoriazione e come smettere

Dermatillomania_ disturbo da escoriazione e come smettere

Articolo scritto dalla Dr.ssa Martina Mariani

La Dermatillomania, nota come Disturbo da Escoriazione o stuzzicamento della pelle, rientra nella più ampia categoria “Disturbo ossessivo-compulsivo e correlati” del DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorsers – Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali). Tuttavia, si distingue dal Disturbo Ossessivo-Compulsivo vero e proprio: nel caso di Dermatillomania i tipici comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo non sono guidati da ossessioni (pensieri intrusivi indesiderati) ma dal bisogno di alleviare uno stato di tensione. In questo articolo vedremo cos’è nello specifico questo disturbo, come si sviluppa, come si mantiene e come affrontarlo.

1. Che cos’è la Dermatillomania?

La Dermatillomania, o Disturbo da Escoriazione, si caratterizza per un frequente bisogno di stuzzicamento della pelle che spinge la persona a produrre lesioni di varia natura sulla cute stessa con gravi conseguenze psicologiche, mediche e sociali. Tuttavia, chi soffre di questo disturbo, pur riconoscendone gli effetti negativi fallisce nei frequenti tentativi di ridurre o interrompere tale comportamento. 

Alcune persone mettono in atto questo comportamento in modo automatico, ovvero senza averne piena consapevolezza; altre, in seguito al riconoscimento di uno stato di tensione interno, stuzzicano la pelle in modo attento (focalizzato) per ricavarne sollievo, piacere o gratificazione; altre ancora, infine, mostrano un mix di entrambi gli stili comportamentali. 

La Dematillomania, o Disturbo da Escoriazione, è un disturbo relativamente comune che riguarda una porzione significativa della popolazione compresa tra il 2 e il 3%, con prevalenza tra gli individui di sesso femminile. Ha esordio, più comunemente in fase adolescenziale in concomitanza con la pubertà (cambiamenti corporei, acne), anche se può manifestarsi a qualsiasi età. 

Le escoriazioni sono il risultato, oltre che di stuzzicamento, anche di sfregamento, spremitura, morsicatura della cute e sono prodotte solitamente con le dita o le unghie ma anche attraverso l’utilizzo di strumenti come pinzette o spilli.  Le zone del corpo stuzzicate riguardano il volto, il tronco, le braccia e le mani; molte persone stuzzicano aree multiple.  

Le persone con Dermatillomania mettono in atto i comportamenti di stuzzicamento della cute in solitaria o con i familiari più stretti. Sebbene non frequente, il comportamento può essere messo in atto anche sulla pelle delle altre persone. Possono impiegare anche diverse ore al giorno mettendo in atto questi comportamenti e ciò causa disagio clinicamente significativo nella vita di tutti i giorni, a scuola, al lavoro e nelle relazioni sociali. Il disturbo tende a diventare cronico, pur mostrando oscillazioni nel corso del tempo nel quale tende a comparire e scomparire per giorni, mesi o anni. 

A questo punto, le persone possono arrivare a stuzzicare la pelle sana e le croste delle precedenti lesioni, causando complicazioni di natura medica che richiedono cure antibiotiche o interventi chirurgici.

2. Il circolo vizioso della Dermatillomania 

La Dermatillomania, o Disturbo da Escoriazione, si sviluppa e si mantiene come un vero e proprio circolo vizioso: 

  1. Stimoli interni ed esterni attivano il bisogno di stuzzicamento: stimoli visivi/tattili (imperfezioni cutanee); stato emotivo (es. rabbia, vergogna, ansia, noia); credenze disfunzionali (es. “il corpo deve essere perfetto”); stimoli ambientali (es. stanze con specchi, abitazione propria, presenza di strumenti per stuzzicare); attività sedentarie (es. studiare, guardare la tv);
  2. Comportamenti preliminari preparano al comportamento di stuzzicamento: abitudini e routine per lo stuzzicamento, come recarsi in un luogo privato, selezionare una zona del corpo da stuzzicare e organizzare gli strumenti;
  3. Escoriazione: il comportamento può durare da pochi secondi a molte ore in base all’obiettivo che si cerca di ottenere e alle modalità adottate (es. spremere i brufoli, togliere le croste, eliminare le imperfezioni, mordere le pellicine, ecc.). In questa fase, in funzione della gravità del disturbo, lembi di pelle, crosticine e cuticole potrebbero essere osservate a lungo, studiate o collezionate;
  4. Conseguenze: in un primo momento si prova una sensazione di piacere (capace di innescare una vera e propria dipendenza). La persona sperimenta, difatti, un vero e proprio sollievo dai pensieri e dalle emozioni disturbanti iniziali. Tuttavia, a seguito di questo agito, la pelle risulta molto infiammata e danneggiata per cui la persona si trova, esteticamente e psicologicamente, in una condizione ancor più gravosa di prima. Questa situazione genera un nuovo stato di tensione.

In un secondo momento, perciò, quest’ultima fase produce la riattivazione dell’intero circolo che così può procedere senza sosta, con il rischio che il disturbo diventi cronico.

3. Come superare la Dermatillomania

Il primo passo per affrontare la Dermatillomania, o Disturbo da Escoriazione, è prendere coscienza del fatto che si tratta di un vero e proprio disturbo che può avere anche gravi complicazioni mediche, psicologiche e sociali. Le quattro fasi elencate nel paragrafo precedente rappresentano delle utili linee guida per accrescere la consapevolezza di sé stessi e la capacità di intervenire sulla condizione. Il trattamento raccomandato per questo disturbo è la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT); nei casi più complessi può essere necessaria l’integrazione con trattamento dermatologico e l’aiuto farmacologico può rivelarsi utile per la riduzione dei sintomi.

3.1 La psicoterapia Cognitivo – Comportamentale (CBT) per la Dermatillomania

La psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) è un modello terapeutico efficace nel trattamento di molti disturbi psicopatologici. Utilizza una combinazione di tecniche che agiscono sui pensieri, le emozioni e i comportamenti permettendo così alla persona di fare esperienze alternative ed apprendere modalità (cognitive e comportamentali) più funzionali al proprio benessere. Questo approccio ha comprovata efficacia terapeutica anche nel trattamento della Dermatillomania. 

Nella prima fase della terapia è importante conoscere la persona e come questo disturbo influenza la sua vita quotidiana e a quale sottotipo (automatico o focalizzato) appartiene per individuare il piano di trattamento più opportuno. 

Nel caso di Dermatillomania di tipo automatico, il terapeuta e la persona lavorano per gestire il sintomo attraverso strategie (es. Habit Reversal Training) che mirano ad aumentare la consapevolezza su pensieri, emozioni ed azioni che attivano lo stuzzicamento (gestendo gli stimoli attivanti) e a imparare comportamenti alternativi di risposta (gestendo le conseguenze). 

Nel caso di Dermatillomania di tipo focalizzato si applicano anche tecniche di terza generazione della CBT, come la Terapia di Accettazione e di Impegno nell’azione – ACT (Acceptance and Commitment Therapy)  o la Terapia Dialettico-Comportamentale – DBT (Dialectical Behavior Therapy). Queste tecniche terapeutiche, attraverso strategie esperienziali come accettazione, consapevolezza, mindfulness, contatto con il momento presente, impegno nell’azione e modificazione del comportamento, incrementano la flessibilità psicologica intervenendo sulla relazione che la persona ha con i propri pensieri e le proprie emozioni, riducendo di conseguenza, la sintomatologia.   

Conclusione

La Dermatillomania, o Disturbo da Escoriazione, è un disturbo da non sottovalutare che riguarda una parte significativa della popolazione, principalmente di sesso femminile. Può avere gravi conseguenze psicologiche, sociali e mediche. Tra i vari approcci possibili, quello cognitivo-comportamentale si rivela piuttosto efficace nel suo trattamento. 

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