Dimmi le Tue Verità: Profondità Psicologica Nel Testo Coraline dei Måneskin

Dimmi le tue verità - Maneskin

Articolo scritto dalla Dr.ssa Carlotta Margaux Bessi

1. Perché questa canzone è così profonda?

Coraline è un brano musicale scritto dal gruppo Italiano Måneskin, tratto dall’album “Teatro dell’ira Vol.I”. Parte del testo della canzone è quello riportato di seguito:

Ma dimmi le tue verità

Coraline, Coraline, dimmi le tue verità

Coraline, Coraline, dimmi le tue verità

Coraline, Coraline, dimmi le tue verità

Coraline Coraline

Coraline bella come il sole

Guerriera dal cuore zelante

Capelli come rose rosse

Preziosi quei fili di rame amore portali da me

Se senti campane cantare

Vedrai Coraline che piange

Che prende il dolore degli altri

E poi lo porta dentro lei

Quello che possiamo subito notare ascoltando la canzone è l’alternanza nel cambio di ritmo: inizialmente troviamo una melodia melanconica che, dopo poche strofe passa a un ritmo più duro e rockeggiante, per poi tornare melodica nella parte finale. 

Ma a cosa è dovuto questo cambio di ritmo? Andiamo ad analizzare cosa si cela dietro il testo.

La protagonista del brano è una giovane ragazza di nome Coraline, descritta nelle prime strofe con appellativi positivi e di forza, quali “bella come il sole”, “guerriera dal cuore zelante”, empatica ed altruista (“prende il dolore degli altri e poi lo porta dentro lei”). Ma già nella prima parte del testo il cantante ci racconta che dietro a quella forza ed altruismo si cela un forte dolore. Questo viene evidenziato dalla frase “dimmi le tue verità”, ovvero dimmi cosa c’è oltre questa facciata. 

La verità che cela Coraline è ben diversa da ciò che vuole mostra o dare agli altri, e spesso sono proprie le persone che potrebbero non riconoscere il suo valore (“la gente dirà non ‘vale niente’”).

Coraline vorrebbe uscire da quella “misera porta” ma non ci riesce, in quanto c’è un “mostro” che la tiene in gabbia, ma chi è questo mostro?

2. Il malessere celato di Coraline

Nonostante cerchi di nascondere al mondo quello che è il suo stato interiore, questo “preme come un peso che prima o poi la spezzerà”. Il suo forte malessere psicologico è legato a sintomi di ansia e depressione, quali pianto e ansia generale, l’inappetanza (“Coraline non vuole mangiare”), pensieri suicidari (“Coraline vorrebbe sparire”), pesantezza e tristezza continua legata anche a questo forte giudizio sociale (“ogni parola è un’ascia, un taglio sulla schiena”). 

Il cantante si rivolge a lei dicendole che potrebbe cambiare vita, prendere le sue cose e poi partire, uscire da questa situazione esasperante per trovare un minimo di pace, ma lei non riesce perché c’è questo “mostro” che la trattiene e le ricopre la strada di mine.

Coraline si sente divisa tra ciò che vorrebbe e ciò che teme, e non si accorge che le risorse per cambiare sono proprio dentro di lei (“Coraline vuole il mare ma ha paura dell’acqua, e forse il mare è dentro di lei”).

Il cantante, data la situazione di profondo disagio che prova la giovane ragazza, si propone di essere colui che la può aiutare e proteggere dal mondo che tanto l’ha ferita (“..e in cambio non chiedo niente, solo un po’ di tempo, sarò vessillo, scudo, o la tua spada d’argento”), ma Coraline piange e ha l’ansia, continua a stare male e non riesce ad uscire da questo circolo di dolore.

3. Dimmi le tue Verità

Nell’ultima strofa il cantante si rivolge nuovamente a Coraline per chiederle di dirgli le sue verità, ovvero di raccontargli la sua storia senza più veli.

Nell’ultima parte della canzone scopriamo come mai Coraline è così dissociata: il suo malessere sembra derivare dalle relazioni familiari, in particolare da un padre che “di padre non è niente” e sembra averle fatto perdere “il frutto del suo ventre”. Questo ci porta a pensare che la ragazza sia stata abusata dal padre.

Dopo aver analizzato passo dopo passo ogni singola strofa, il quadro psicologico della giovane è ben delineato: Coraline manifesta i segni di un disturbo borderline di personalità, caratterizzato da una forte ambivalenza emotiva, impulsività e rabbia.

La ragazza è scissa, in frantumi e non sa come uscirne. Vorrebbe essere gentile con le persone, vorrebbe offrire il proprio aiuto nascondendo ciò che porta dentro, ma non è sempre facile aiutare chi ci ferisce. La sofferenza che ha dentro Coraline è troppo forte e porta la ragazza a volersi nascondere dal mondo (“le han detto in città c’è un castello, con mura talmente potenti, che se ci vai a vivere dentro, non potrà colpirti più niente”) o peggio a voler sparire. Non ha nessuno che la può aiutare a superare il trauma, e colui che dovrebbe essere il suo porto sicuro è stato il suo carnefice. La sua sofferenza è una lotta continua tra il mostrare agli altri il meglio di sé e il nascondere quelle parti che la fanno stare continuamente male. 

Prima di proseguire con la lettura, ti invito a visionare il video, ad ascoltare bene le parole:

come può Coraline superare il suo stato di malessere interiore ed uscire finalmente da quella “misera porta”? 

La prima possibilità è quella di crearsi una rete sociale composta da persone di fiducia, che le diano amore e che comprendano il suo malessere invece di ferirla. All’interno di queste relazioni è fondamentale che impari a esprimere le proprie emozioni ed a chiedere aiuto. Coraline inoltre deve cercare di instaurare delle relazioni che non si basino solo sul suo altruismo, ma che si fondano su un reciproco scambio.

Infine, per superare ed elaborare il trauma passato, è importante che chieda aiuto a un professionista che la possa aiutare a implementare la propria autostima e l’amore verso sé stessa.

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