Disturbo narcisistico di personalità: sintomi, cause e cura

Disturbo narcisistico di personalità_ sintomi, cause e cura

Articolo scritto dalla Dott.ssa Loredana Salerno 

Introduzione

Tra i dieci disturbi di personalità elencati nel DSM5 compare il disturbo narcisistico di personalità che interessa persone egocentriche, insensibili e fortemente bisognose di attenzione e riconoscimento da parte degli altri. Per comprendere meglio come riconoscere i segnali manifesti di questa patologia, nell’articolo che segue analizzeremo le caratteristiche del disturbo narcisistico di personalità, partendo dalla sua definizione per poi esaminare le possibili cause e gli interventi terapeutici più indicati.

1. Che cos’è il disturbo narcisistico di personalità

Il disturbo darcisistico di personalità è un quadro patologico di personalità caratterizzato da un modello pervasivo di grandiosità, bisogno costante di adulazione e ammirazione, mancanza di empatia e di sensibilità nei confronti degli altri. Il narcisista tende a sovrastimare le proprie capacità dando eccessiva importanza ai propri successi personali minimizzando e svalutando quelli altrui, assumendo un approccio vanaglorioso e pretenzioso.

2. I sintomi del disturbo narcisistico di personalità

La diagnosi clinica del disturbo narcisistico di personalità prevede la presenza di almeno cinque o più dei seguenti sintomi:

  1. Un’esagerata, infondata e grandiosa sensazione della propria stima e dei propri talenti
  2. Fantasie di successi illimitati, potere, intelligenza, bellezza, o amore perfetto
  3. Convinzione di essere speciali e unici e di doversi associare solo a persone di altissimo livello
  4. Un bisogno di essere incondizionatamente ammirati
  5. Una sensazione di privilegio
  6. Sfruttamento degli altri per raggiungere i propri obiettivi
  7. Mancanza di empatia
  8. Invidia degli altri o convinzione di essere invidiati
  9. Arroganza e superbia

I sintomi devono avere inizio nella prima età adulta.

3. Le cause del disturbo narcisistico di personalità

Le cause del disturbo narcisistico di personalità possono risalire a fattori di origine diversa: genetica e ambientale. Studi condotti sulle caratteristiche dei soggetti con diagnosi di disturbo narcisistico di personalità hanno rilevato tratti genetici quali aggressività, ridotta tolleranza alle frustrazioni e disregolazione emotiva ma anche esperienze relazionali disfunzionali o disturbate in età precoce.

Per una corretta diagnosi è dunque necessario prendere in considerazione sia la vulnerabilità biologica che ambientale e relazionale.

Nell’ambito delle relazioni d’attaccamento i soggetti che presentano un disturbo narcisistico di personalità tendono a costituire relazioni primarie con i caregiver caratterizzate principalmente da una rappresentazione di sé come bisognoso di cure e dalla sensazione che l’ambiente non sia disposto a fornirle. L’ aspettativa di essere costantemente rifiutati determina l’attitudine a contare solo su se stesso facendo a meno dell’amore altrui, non cercandolo più e non riuscendo più progressivamente neanche a riconoscerlo. La ricerca di una autosufficienza incondizionata che permetta di fare a meno di qualsiasi supporto affettivo esterno comporta inevitabilmente che egli maturi un’incapacità a dare risposte appropriate alle proprie emozioni, in una condizione disfunzionale di disregolazione affettiva. Tale esperienza precoce di rifiuto e/o incomprensione da parte dei genitori può determinare lo sviluppo di un sé fragile, caratterizzante il disturbo narcisistico di personalità. 

Una seconda possibile ipotesi è che la genesi del disturbo narcisistico di personalità derivi da uno smisurato valore attribuito dalla famiglia ai successi personali ottenuti in termini di grandiosità espressa; l’attenzione posta allo status e al successo personale come elemento di assoluta importanza in combinazione con la negazione di emozioni e bisogni affettivi può indurre il bambino a mantenere e riconoscere solo le sue caratteristiche compatibili con un’immagine grandiosa di sé, ignorando o punendo quelle che risultano in contraddizione con le aspettative. In questa prospettiva le lodi eccessive ricevute dai genitori a riguardo dei successi e l’enfasi posta sulle proprie abilità, fungono da rinforzo e favoriscono lo sviluppo del disturbo.

4. Come curare il disturbo narcisistico di personalità con la terapia psicologica

La cura del disturbo narcisistico di personalità prevede la presa in carico del paziente e il ricorso sia alla terapia farmacologica che a quella psicoterapeutica. La terapia farmacologica è indicata e necessaria soprattutto nei casi in cui esista una sintomatologia in comorbilità con altri disturbi diagnosticati clinicamente, quale ad esempio il disturbo dell’umore. La difficoltà di cura del disturbo narcisistico di personalità consiste a priori nella difficoltà di percezione del disturbo da parte del paziente: i suoi meccanismi di difesa e il suo Sé grandioso gli rendono difficile comprendere quando i suoi comportamenti non sono adeguati e lo rendono meno incline a cercare un supporto professionale.

Lo strumento di successo per il trattamento del disturbo narcisistico di personalità risulta essere il trattamento psicoterapeutico. Questo può costituirsi in una cornice di approccio teorico che prevede una pluralità d’interventi differenti:

4.1. L’ approccio psicodinamico

La psicoterapia ad orientamento psicodinamico si basa sul concetto di transfert, ossia sul processo di proiezione inconsapevole del paziente sull’analista di emozioni e atteggiamenti già sperimentati in relazioni passate. Attraverso la relazione terapeutica il professionista sostiene il paziente nello spostare l’attenzione dal passato al presente aiutandolo a riconoscere le dinamiche disfunzionali che mette in atto ricorsivamente.

4.2. La Schema Therapy

Il principio della terapia definita Schema Therapy si basa sul riconoscere i bisogni emotivi del paziente cronicamente non legittimati dagli adulti di riferimento durante l’infanzia; in assenza di risposte a tali bisogni il paziente ha messo in atto schemi di risposta disfunzionali che andranno sostituiti durante il lavoro terapeutico grazie ad un ‘azione di rinforzo di quella parte della sua personalità definita “l’adulto sano”.

4.3. Trattamento basato sulla Mentalizzazione

Partendo dalla teoria dell’attaccamento di Bowlby e dalla teoria della mentalizzazione di Fonagy, l’intervento terapeutico MBT si basa sullo stretto legame che interviene tra la qualità delle relazioni affettive instaurate dal paziente con i propri caregiver nell’infanzia e la capacità di rappresentare psichicamente gli stati mentali propri e degli altri. Una relazione d’attaccamento soddisfacente agevola il costituirsi di una capacità autoriflessiva che consente una regolazione emotiva adeguata. In presenza  di un Disturbo Narcisistico di personalità in cui tali capacità non sono maturate, la terapia MBT promuove la consapevolezza della connessione tra pensieri, emozioni e fattori attivanti.

Conclusione

La grandiosità ostentata dal narcisista in realtà nasconde profonde insicurezze, poiché spesso chi soffre di un Disturbo Narcisistico di personalità ha vissuto relazioni affettive precoci emotivamente deprivanti. La mancanza di empatia rende il narcisista la prima vittima di se stesso, incapace di riconoscere e offrire amore mentre la necessità di ottenere riconoscimenti dagli altri lo condanna ad un equilibrio perennemente instabile. Nonostante queste criticità il narcisista patologico fatica a maturare la richiesta di un aiuto professionale vivendo il suo stato più spesso in modalità egosintonica.

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