Articolo scritto dalla Dr.ssa Beatrice Filiputti
È normale avere delle abitudini quotidiane che poi diventano delle vere e proprie routine, così come lo è voler tenere la casa sempre in ordine e pulita. Tuttavia, sentire l’impulso di dover ripetere più volte quella particolare abitudine o provare forte ansia se non si riesce a svolgerla, possono essere indicativi della presenza di disturbo ossessivo compulsivo.
In questo articolo vedremo come si definiscono le ossessioni, le compulsioni e quali sono le più comuni; ma anche quali sono le cause e i possibili trattamenti.
1. Che cos’è il disturbo ossessivo compulsivo
L’APA (American Psychological Association) definisce il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) come un disturbo d’ansia cronico, caratterizzato dalla presenza di ossessioni, comportamenti compulsivi, o entrambe. Ciò causa forte disagio e perdita di tempo durante il giorno.
La distinzione tra ossessioni e compulsioni è descritta in alcuni studi: le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini mentali che si presentano senza apparente motivazione e in modo insistente (vanno distinte dalle paure). Le compulsioni si manifestano come azioni motorie o mentali ripetute e ritualizzate ed hanno lo scopo di ridurre l’ansia causata dalle ossessioni.
2. Disturbo ossessivo compulsivo: i sintomi
I sintomi del disturbo ossessivo compulsivo variano in base al tipo di stimolo che genera ansia, e ai rimedi per evitarla. Tra i più comuni si riscontrano:
- Contaminazione: le ossessioni sono connesse a contagi o contaminazioni poco probabili. Lo sporco, ma anche urine, feci, sangue, sudore e altre sostanze provocano la sensazione di contaminazione. Se si entra in contatto con una di queste, si mettono in atto delle condotte compulsive per pulire, disinfettare e in generale azzerare la presenza dello sporco.
- Controllo: i sintomi sono ossessioni in cui si vive insicurezza rispetto alla chiusura di porte/finestre, gas, luci, ecc. e compulsioni in cui si ripetono i controlli senza necessità per prevenire incidenti o catastrofi.
- Ordine e simmetria: il fatto che gli oggetti siano collocati in modo lievemente disordinato o asimmetrico genera intolleranza e ossessioni sul fatto che devono risultare allineati e simmetrici secondo una logica. Le compulsioni riguardano il riordino e allineamento di questi oggetti, attività che può impiegare anche diverse ore.
- Superstizione: le ossessioni fanno riferimento ad un pensiero superstizioso eccessivo per cui bisogna controllare se vengono dette o meno alcune parole, se si vedono alcuni numeri, colori, o altri stimoli. Se ciò accadesse, potrebbe succedere qualcosa di negativo a sé o ad altri. Le compulsioni si riferiscono a ripetizioni di azioni che dovrebbero ridurre questa possibilità.
- Disturbo ossessivo compulsivo: le cause
Le cause del disturbo ossessivo compulsivo sono di tipo multifattoriale. Questo significa che l’insorgenza della patologia non è attribuibile ad un singolo fattore.
Innanzitutto gli studi sui gemelli e sulle famiglie mostrano come il DOC sembri essere ereditabile. Attenzione: avere un familiare con DOC aumenta il rischio di svilupparlo, ma ci sono diversi fattori di rischio o di protezione a incidere.
Bisogna considerare poi alcuni fattori ambientali: gli studi e il DSM-5 concordano sul fatto che alcuni eventi traumatici e stressanti durante l’infanzia (come abusi fisici e/o sessuali) possono portare all’insorgenza di DOC. Tra gli altri fattori ambientali riportati ci sono complicanze perinatali, eventi legati all’inizio del ciclo mestruale, ma anche agenti infettivi e una sindrome autoimmune (queste ultime cause portano spesso all’insorgenza improvvisa di sintomi del DOC nei bambini).
Infine, il DSM-5 riporta alcuni fattori temperamentali, come sintomi internalizzanti, emotività negativa e la presenza di inibizione comportamentale durante l’infanzia.
4. Come superare il disturbo ossessivo compulsivo
Ci sono diverse strategie per trattare il disturbo ossessivo compulsivo: il trattamento farmacologico è tra le prime scelte; inoltre è sempre bene svolgere psicoeducazione per fare maggiore chiarezza.
– Trattamento farmacologico. Precedentemente il trattamento farmacologico utilizzato era l’antidepressivo Clomipramina; successivamente sono stati sempre più impiegati gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e anche alcuni neurolettici.
– Psicoeducazione. Per trattare il DOC rimane fondamentale spiegare il disturbo e come si esprime nella persona. La psicoeducazione è fondamentale anche per far capire scopi e obiettivi dell’intervento.
5. Come curare il disturbo ossessivo compulsivo con la terapia psicologica
Per la cura del disturbo ossessivo compulsivo è stata osservata l’efficacia di diversi approcci psicologici. Si distinguono la terapia cognitivo comportamentale, la terapia sistemico familiare e l’EMDR.
5.1 Terapia cognitivo comportamentale per il DOC
Per trattare il disturbo ossessivo compulsivo, la terapia cognitivo comportamentale lavora sulle cognizioni per modificare le credenze e le emozioni che potrebbero svolgere un ruolo importante nel mantenimento dei pensieri ossessivi e dei comportamenti compulsivi.
È possibile svolgerla insieme alla tecnica dell’Esposizione con Prevenzione della Risposta. Essa implica l’esposizione graduale o prolungata allo stimolo che provoca i sintomi e la prevenzione della risposta solitamente agita dopo essere venuti a contatto con lo stimolo. Alcune ricerche mostrano che questo trattamento è più efficace rispetto al solo trattamento farmacologico.
5.2 Terapia sistemico familiare per il DOC
La terapia sistemico familiare si focalizza sul significato dei sintomi del disturbo ossessivo compulsivo nel nucleo familiare. I sintomi sono visti come segno che l’unità familiare è stressata, portando a emozioni inespresse tra i suoi membri. Lo scopo quindi è migliorare le relazioni familiari e cambiare il significato che si dà ai sintomi per modificare i comportamenti.
5.3 EMDR per il DOC
L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) è un protocollo usato per la rielaborazione dei ricordi traumatici, successivamente esteso come trattamento per altri disturbi. Nel caso del disturbo ossessivo compulsivo, gli studi evidenziano una maggiore efficacia dell’EMDR rispetto ai trattamenti farmacologici.
Conclusioni
Nonostante il disturbo ossessivo compulsivo sia una patologia piuttosto complessa, in quanto sono presenti pensieri ossessivi e azioni compulsive, non significa che non possa essere trattato in modo efficace. È possibile infatti rilevare diverse forme di terapia che possono aiutare nel trattamento di questo disturbo.
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