Eiaculazione Precoce e Calo del Desiderio Femminile: Coppie alla Ricerca dell’Equilibrio

Eiaculazione precoce e calo del desiderio femminile - coppie alla ri-cerca dell'equilibrio

Articolo scritto dalla Dr.ssa Martina Carisio

Qualcosa nella vostra sessualità è cambiato? Fare l’amore non è più piacevole come prima? Può capitare che qualcosa con il vostro partner cambi e che i rapporti sessuali non siano più come un tempo. Perché anche una disfunzione sessuale di uno dei due ha ripercussioni sulla coppia, e questo può incidere sul modo di fare l’amore. Ecco allora che capire cosa sta accadendo, e affrontare il problema, vi aiuterà a ritrovare l’equilibrio di coppia e a ri-scoprire il piacere di fare l’amore.

1.. Le disfunzioni sessuali

Avere qualche difficoltà nella sfera sessuale è una situazione comune a tutti. Alcuni problemi sessuali possono infatti presentarsi proprio per la fase del ciclo di vita che si sta attraversando o per una condizione che si sta vivendo: l’adolescenza ad esempio è il periodo in cui la sessualità viene scoperta e sperimentata e spesso può causare qualche difficoltà, oppure la gravidanza e il periodo post-partum possono creare qualche ostacolo nella sfera intima, o ancora nel periodo dell’invecchiamento, con le modificazioni del corpo, cambiano anche i modi e i tempi della risposta sessuale e questi possono essere percepiti come problemi se non li si conosce.

Un problema sessuale può quindi essere transitorio o presentarsi sporadicamente, può dipendere da fattori organici, e non sempre viene vissuto come problematico dalla persona o dalla coppia. Esso diventa invece una disfunzione sessuale quando crea nell’individuo che lo vive un disagio significativo, tale da compromettere la qualità della sua sessualità, e quando dura per un periodo di circa sei mesi. 

Le disfunzioni sessuali vengono infatti definite come un gruppo eterogeneo di disturbi caratterizzati solitamente da un’anomalia significativa nella capacità di avere reazioni sessuali o di provare piacere sessuale. 

Se in passato le disfunzioni sessuali venivano classificate come anomalie sulla base delle fasi del ciclo di risposta sessuale (desiderio – eccitazione – orgasmo – risoluzione), recenti studi hanno dimostrato che la risposta sessuale non è un processo uniforme e lineare, quindi una distinzione delle disfunzioni sessuali basata sul ciclo di risposta sessuale appare un po’ artificiosa e poco corretta. 

La risposta sessuale è infatti eterogenea e gli studi hanno inoltre dimostrato che questa non è analoga nei differenti generi come invece si pensava. Oggi infatti le disfunzioni sessuali sono individuate in modo più specifico. Nel manuale diagnostico internazionale di riferimento (DSM 5) infatti esse vengono suddivise in maschili e femminili.

Le disfunzioni sessuali maschili sono:

  1. disturbo erettile;
  2. disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile;
  3. eiaculazione precoce;
  4. eiaculazione ritardata.

Le disfunzioni sessuali femminili si dividono invece in:

  1. disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione femminile;
  2. disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione, che include il vaginismo e la dispareunia;
  3. disturbo dell’orgasmo femminile.

Ciò che è importante considerare per tutti questi disturbi è il loro esordio, cioè quando sono comparsi, al fine di meglio comprenderli e di ipotizzare il trattamento più efficace. 

È bene quindi capire se il problema sessuale è presente fin dalle prime esperienze sessuali (permanente), se è insorto invece dopo un periodo di rapporti sessuali considerati dalla persona normali (acquisito), se è presente in molteplici situazioni e a prescindere dal partner (generalizzato), o infine se è insorto solo con alcuni tipi di stimolazione, in determinate situazioni e con alcuni partner (situazionale). 

A favorire l’insorgenza di una disfunzione sessuale concorrono vari fattori. La risposta sessuale infatti è di natura biologica, ma è vissuta in un contesto personale, relazionale e culturale. 

Fattori biologici, psicologici e socioculturali interagiscono tra loro e caratterizzano la sessualità di ognuno: per questi motivi la disfunzione sessuale deve essere compresa e trattata tenendo in considerazione tutte queste variabili. 

In molti casi la disfunzione sessuale sarà quindi vissuta non solo dal singolo, ma anche dalla coppia. Se si è coinvolti in una relazione intima, essa infatti connoterà la relazione e in alcuni casi potrà portare allo sviluppo di un altro problema sessuale nel partner: le disfunzioni sessuali nella coppia sono talvolta una conseguenza dell’altra e si possono influenzare reciprocamente. Questo è ad esempio ciò che accade quando l’uomo ha un disturbo di eiaculazione precoce e la donna sviluppa il disturbo del desiderio e dell’eccitazione sessuale. 

2. Quando l’uomo soffre di eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce si caratterizza per una persistente e ricorrente eiaculazione in seguito ad una minima stimolazione sessuale. Essa può verificarsi dopo poche spinte coitali o anche prima della penetrazione; in ogni caso avviene prima che l’individuo lo desideri. 

Si connota quindi per l’impossibilità di controllare l’eiaculazione, situazione che porta gli uomini che ne soffrono ad avere rapporti sessuali veloci e insoddisfacenti, che compromettono la qualità della loro sessualità e della relazione di coppia. 

Gli uomini che soffrono di questo disturbo sentono un senso di apprensione prima del rapporto sessuale in quanto prevedono e temono di non riuscire a ritardare l’eiaculazione. 

Le cause dell’eiaculazione precoce sono spesso di tipo psicologico: esse riguardano infatti ansia, paure e preoccupazioni, insicurezze personali, una scarsa conoscenza del proprio corpo, possibili distrazioni durante il rapporto sessuale e una bassa frequenza di attività sessuale.

Molti uomini che soffrono di questo disturbo tendono a non parlarne con nessuno, spesso per vergogna e paura del giudizio degli altri. La tendenza a chiudersi in sé stessi e a non affrontare il problema li porta in alcuni casi a vivere sempre meno la sessualità, ad avere cioè progressivamente meno rapporti sessuali in quanto sempre insoddisfacenti. Un’altra possibilità invece è l’attivazione dell’uomo che ad ogni rapporto spera che il problema sia superato: in questi casi i rapporti sessuali vengono cercati con più frequenza proprio con la speranza che il problema non si ripresenti, e di fronte ad un’ulteriore eiaculazione precoce, nell’uomo si riconfermano vissuti di sofferenza, inadeguatezza, ansia e ansia da prestazione, e talvolta proprio di depressione.

Questo ha un impatto non solo sull’uomo, ma anche sulla coppia: se il problema non viene affrontato e i partner non parlano di ciò che sta succedendo, l’uomo continuerà ad avere i suoi vissuti spiacevoli in seguito a rapporti sessuali che considera deludenti, mentre la donna rimarrà con pensieri, emozioni e fantasie conseguenti ai suoi vissuti e alle sue possibili paure e insicurezze.

Uomo e donna si ritrovano così da soli all’interno della loro relazione sentimentale, senza la possibilità di parlare e di confrontarsi su ciò che sta accadendo, e senza quindi la possibilità di risolverlo.

3. Quando la donna ha un calo del desiderio

Il disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile consiste nella mancanza, o in una significativa riduzione, del desiderio sessuale o dell’eccitazione sessuale, che si può manifestare in diversi modi:

  1. assente o ridotto interesse per l’attività sessuale;
  2. assenti o ridotti pensieri e fantasie sessuali o erotiche;
  3. assente o ridotta iniziativa nel rapporto sessuale e, in generale, rifiuto rispetto alle iniziative sessuali del partner;
  4. assenza o riduzione dell’eccitazione o del piacere durante l’attività sessuale;
  5. assenza o riduzione del desiderio e dell’eccitazione sessuale in seguito a stimoli sessuali o erotici.

Le cause del calo del desiderio possono essere legate sia a fattori psicologici sia a fattori che possiamo definire fisici, talvolta conseguenti a cambiamenti nel corpo della donna in base a situazioni e condizioni di vita, come ad esempio una gravidanza, oppure la menopausa.

L’assenza o la riduzione del desiderio rispetto alla sessualità in una donna può quindi dipendere da fattori individuali così come da fattori di coppia. In quest’ultimo caso il disturbo del desiderio, se non viene affrontato, altro non fa che aumentare silenzi, incomprensioni e vissuti di rifiuto. 

Così come nei casi di eiaculazione precoce, anche in questa situazione uomo e donna rimangono soli con i loro pensieri, le loro emozioni e le loro fantasie.

4. E la coppia?

Non sono rari i casi in cui una coppia si trova a vivere simultaneamente questi disturbi. La situazione spesso più comune è l’uomo che soffre di eiaculazione precoce e la donna che sviluppa un disturbo del desiderio sessuale come conseguenza.

Questo non significa che la donna ha un calo del desiderio per colpa dell’uomo, ma, al contrario, mostra come un problema non affrontato all’interno della coppia può avere ripercussioni per entrambi.

L’uomo che si sente incapace di vivere una sessualità appagante per sé e per la partner, che si vergogna, che a volte si sforza per cercare di soddisfare la partner ma non ci riesce, e dall’altra parte la donna che teme di non piacere più al proprio partner, che pensa di non essere più attraente e desiderata, e che può anche pensare di essere quindi la causa principale del problema sessuale del proprio partner. 

L’uomo che prova un forte senso di ansia da prestazione, la donna che per evitare di soffrire limita i rapporti: la conseguenza? Entrambi si sentono rifiutati.

Ciò che accade? Il silenzio e la mancanza di dialogo che prevaricano la relazione, uomo e donna soli e sempre più lontani.

E allora come uscirne? È importante che la coppia parli di ciò che sta accadendo nella loro sessualità, senza vergogne né paure.

Situazioni come queste possono essere affrontate con un intervento sessuologico mirato: dopo una fase iniziale di consulenza e dopo aver inquadrato il problema, l’intervento sessuologico consiste in una serie di mansioni che vengono affidate ad ogni membro della coppia e che sono orientate alla scomparsa del sintomo.

Le mansioni sono sia individuali sia di coppia e, partendo da una prima fase in cui ognuno scopre in autonomia il proprio corpo, ciò che più piace e crea piacere, gradualmente si arriverà a condividere il proprio piacere con il partner e a comprendere il modo migliore per entrambi di vivere l’intimità e la sessualità.

Conclusioni

Le disfunzioni sessuali sono un problema comune a molte persone, che spesso le accompagnano da sempre o che possono insorgere in particolari situazioni e momenti di vita.

Nonostante le paure, le insicurezze e le ansie che scaturiscono quando si soffre di un disturbo sessuale, la possibilità di parlare di ciò che sta succedendo e di chiedere aiuto, permetterà alla coppia di affrontare il problema e di superarlo, così da poter vivere e riscoprire una nuova, e spesso anche più piacevole, sessualità.

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