Articolo scritto dalla Dr.ssa Maria Iannibelli
Le emozioni sono esperienze soggettive complesse che riguardano sia la nostra mente che il nostro corpo poiché sono alla base delle azioni e dei comportamenti che, nelle diverse situazioni, mettiamo in atto. Rappresentano una risposta ad uno stimolo che può essere sia interno, ossia un pensiero, sia esterno, legato alla situazione che in quel momento stiamo vivendo.
Le emozioni sono fondamentali per l’individuo perché gli permettono di prendere decisioni, emettere giudizi e sono alla base dei processi di ragionamento. Ci aiutano a capire le nostre necessità, ci danno informazioni preziose su come stiamo e, infine, comunicano agli altri come ci sentiamo.
È importante ricordare che le emozioni possono essere positive e negative e, soprattutto, che spesso facciamo l’errore di pensare che le uniche emozioni utili siano quelle positive.
1. Cosa provoca un’emozione negativa?
Spesso siamo convinti che le emozioni negative scaturiscano dall’esterno e, quindi, che l’unico motivo per cui ci sentiamo in un certo modo è legato ad una situazione oggettiva che, molto probabilmente, farebbe provare quella stessa emozione a chiunque.
In realtà, tutto parte da noi e dal significato che attribuiamo alla specifica situazione in linea con le nostre credenze e le nostre esperienze. Questo vuol dire che non tutti hanno le stesse reazioni di fronte alla stessa situazione e che il modo soggettivo in cui interpretiamo il mondo e le nostre regole interne sono alla base delle emozioni che poi ne scaturiscono.
2. Perché abbiamo bisogno delle emozioni negative?
Qualcuno si sarà sicuramente chiesto se sia proprio necessario provare queste emozioni così poco piacevoli, la risposta è sì: queste emozioni seppur negative risultano essere importanti per diversi motivi. Innanzitutto, hanno importanti scopi evolutivi, questo vuol dire che ci permettono di crescere ed evolverci come persone, ci danno la possibilità di proteggerci dal pericolo, di trovare una soluzione ai problemi, di mostrare vicinanza alle persone che amiamo e, infine, fanno sì che le emozioni positive vengano riconosciute come tali.
3. Come gestire le emozioni negative
Comprensione è la parola d’ordine!
Capire le proprie regole interne, il modo in cui si attribuisce significato agli eventi e al mondo è il primo importante passo. Essere consapevoli dei meccanismi interni alla base dell’emozione poco piacevole permette di comprendere come l’emozione agisce e qual è la motivazione alla base della sua comparsa staccandoci dall’idea che tutto dipenda dalla situazione esterna. Di conseguenza, non è sull’esterno che si agisce, piuttosto sui nostri schemi interni, riconoscendo quelli troppo rigidi, spesso alla base di emozioni poco positive, al fine di flessibilizzarli. Tale processo permette ad ognuno di noi di avere consapevolezza del fatto che possiamo fare qualcosa per cambiare determinate situazioni e per comprendere come e perché ci sentiamo in un certo modo, che siamo soggetti attivi non in balia del mondo esterno.
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