Articolo scritto dalla Dr.ssa Anna Rita Mancini
1. Cos’è il Parent Training?
Si tratta di un “intervento psicoterapeutico” di matrice cognitivo comportamentale che ha l’obiettivo di “coinvolgere i genitori nel programma riabilitativo e terapeutico intrapreso dai figli”. Gli incontri di Parent Training sono condotti da uno psicologo-psicoterapeuta che, partendo da situazioni di vita quotidiana riferite dai genitori, fornisce “strumenti utili alla gestione dello stress e delle problematiche presentate”.
Nello specifico, questo intervento permette di lavorare sul bambino e sull’adolescente attraverso il “rapporto di consulenza e orientamento formativo con i genitori”.
Ovvero, sono i genitori che si rivolgono al terapeuta per un percorso “psicoeducativo”, diventando il mezzo attraverso cui, con la guida del terapeuta, si arriva ad ottenere i cambiamenti nei comportamenti disfunzionali dei figli.
L’approccio terapeutico con i minori per i “Disturbi dell’età evolutiva” è, sicuramente efficace, ma presenta dei limiti. Non sempre i risultati raggiunti in terapia col bambino si estendono anche nei suoi ambiti di vita: famiglia, scuola, contesti relazionali e sportivi.
Per questo motivo, si rivela spesso utile trasferire, anche in questi contesti, le strategie che si sono dimostrate utili in ambito clinico.
Qui entra in gioco il Parent Training attraverso “programmi strutturati” nei quali una parte del lavoro viene svolta dai genitori in casa, sotto la supervisione del terapeuta.
Questi programmi prevedono che il terapeuta aiuti i genitori a svolgere “osservazioni sistematiche” (strutturate e specifiche) dei figli, per aiutarli ad individuare ed utilizzare strumenti di intervento più efficaci nella relazione con loro.
2. Quali sono i vantaggi del parent training?
Il Parent Training mira a:
- migliorare la relazione e la comunicazione tra genitori e figli;
- aumentare la capacità di “analisi oggettiva” dei problemi educativi che possono insorgere;
- aumentare la consapevolezza dello “sviluppo psicologico” dei figli; utilizzare metodi educativi più efficaci.
Obiettivo finale di un programma di Parent Training ben strutturato e gestito, aiuta a rendere la vita familiare e i problemi educativi facilmente gestibili e non più fonte di problemi e di stress.
Numerose ricerche hanno evidenziato l’importanza dello “stile genitoriale, delle abitudini familiari e delle interazioni genitore-figlio” sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale del bambino. Per questo, la famiglia costituisce una risorsa importante da cui attingere per il trattamento dei comportamenti disfunzionali dei bambini e per la promozione di comportamenti più funzionali.
I comportamenti dei bambini, spesso, tendono a essere interpretati erroneamente da parte dei genitori, per cui, la reazione manifestata dai genitori potrebbe non essere quella più adatta e potrebbe attivare una catena di “comportamenti problema” sempre più crescente.
Una maggiore “consapevolezza di queste dinamiche”, ad opera della lettura fornita dal terapeuta, permette al genitore di effettuare un’interpretazione alternativa dei comportamenti e delle emozioni del bambino e di rispondere perciò in modo più efficace alle sue richieste.
3. Com’è strutturato il programma di Parent Training? Quando è utile?
Il programma è suddiviso in due macroaree:
- “momento informativo” in cui si illustrano le caratteristiche del funzionamento cognitivo e comportamentale del bambino e si favorisce la conoscenza del disturbo che presenta;
- “momento formativo” che prevede, sia la “definizione dei comportamenti problema”, che la ricerca delle “strategie” utili a promuovere il cambiamento.
Il Parent Training diventa fondamentale per tutti i problemi comportamentali in età evolutiva quali:
- il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD);
- il Disturbo Oppositivo-Provocatorio;
- il Disturbo della Condotta;
- il Disturbo dello spettro autistico; ecc.
Risulta efficace anche in assenza di specifici disturbi, nell’insegnamento di “strategie da applicare nella quotidianità” in ogni fase critica della crescita e dello sviluppo emotivo dei figli. In questo modo, il genitore si percepisce meno inadeguato e ciò riduce anche lo stress personale e familiare.
4. Due modelli di realizzazione
- Il “primo modello” prevede che il ruolo dei genitori sia limitato a mettere in atto programmi e strategie che sono state precedentemente elaborate dal professionista. In questo modello i genitori vengono coinvolti nel programma in qualità di “agenti del cambiamento” e imparano a usare “tecniche specifiche per problemi specifici”. Il rischio è che, nel momento in cui il percorso col terapeuta volge al termine, venga a mancare la figura dell’esperto e i genitori non riescano più ad affrontare i nuovi problemi. Questo modello crea dipendenza dei genitori dall’esperto.
- Il “secondo modello” si focalizza, invece, sul ruolo dei genitori intesi come “agenti attivi” nell’apprendimento. Ovvero, gli viene chiesto di familiarizzare con le metodologie e con le teorie dell’apprendimento, al fine di essere in grado di scegliere quale linea di intervento intraprendere, quali apprendimenti favorire nel bambino, quali tecniche utilizzare, e così via. L’esperto riveste un ruolo inizialmente didattico, successivamente assume quello di supervisione e di supporto alle attività educative e di cambiamento che vengono svolte dai genitori. L’approccio che sta alla base di questo modello, offre il vantaggio di garantire al modo di agire dei genitori notevole indipendenza e flessibilità, ed è quello che uso prevalentemente quando la situazione lo consente.
5. Un esempio di materiale utilizzabile sotto supervisione del terapeuta
SCHEDA di _____________
1 crocetta ogni volta che non urla o si arrabbia quando le cose non vanno come lui vorrebbe;
2 crocette ogni volta che ubbidisce la prima volta che gli si chiede qualcosa, 1 crocetta ogni volta che ubbidisce la seconda volta.
Nei giorni evidenziati in giallo il conteggio delle crocette non vale per ottenere il regalo, però mamma e papà saranno molto felici dei progressi e elogeranno _______________.
GIORNO | NON URLA O SI ARRABBIA | UBBIDISCE |
1 | ||
2 | ||
3 | ||
4 | ||
5 | ||
6 | ||
7 |
Arrivato a 40 crocette riceverò il premio
(può arrivare a prendere sino a 3 crocette al giorno, 72 a fine mese se fa molto il bravo)
6. Gli effetti positivi del Parent Training
La letteratura scientifica dimostra come il Parent Training abbia un effetto positivo sulle competenze genitoriali. Incrementa la quantità di tempo che i genitori dedicano ai figli, aumenta le interazioni positive, aumenta l’autostima genitoriale, diminuisce lo stress percepito.
I programmi rendono i genitori “agenti di cambiamento” nella vita dei loro figli e contribuiscono all’aumento del loro senso di competenza e autoefficacia.
Il coinvolgimento attivo dei genitori nel programma terapeutico è fondamentale per la stabilizzazione e mantenimento dei progressi raggiunti. Il Parent Training si propone infatti di modificare lo “stile relazionale” e gli “atteggiamenti che influiscono negativamente” sui comportamenti dei loro figli. Così i genitori apprendono ad affrontare in modo più efficace e meno lesivo problemi comuni che, a lungo andare se non trattati adeguatamente, possono compromettere il benessere familiare e lo sviluppo psicologico del minore.
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