Articolo scritto dalla Dr.ssa Laura Bravi
Spesso, l’obiettivo principale dei genitori è quello di crescere bambini felici e sereni, ma questo non è sempre scontato e il ruolo dei familiari è uno dei fattori determinanti per un buon sviluppo: purtroppo, però, non sempre i genitori sono consapevoli di come i loro atteggiamenti o modi di fare influenzino la vita dei figli.
In questi ultimi anni sta diventando famosa una pratica che in inglese prende il nome di positive parenting, ovvero genitorialità positiva: un aspetto fondamentale nella crescita dei figli consiste infatti nell’essere dei genitori positivi, capaci di reagire in maniera giusta e costruttiva alle situazioni.
Nello specifico, che cosa si intende per genitorialità positiva?
Essere genitori positivi equivale a mettere in atto degli atteggiamenti che fanno sì che il bambino si senta, oltre che amato e al sicuro, anche rispettato nella sua unicità. Questi aspetti sono indispensabili per fare in modo che il bambino diventi un adulto che ha fiducia nelle sue capacità, in grado di muoversi autonomamente e di stringere relazioni positive.
1. Come si diventa genitori positivi?
Bisogna, innanzitutto, tenere in considerazione l’importanza di questi aspetti:
- Saper comprendere e rispondere ai bisogni del bambino, sia emotivi che fisici, entrando in empatia con lui: tenere in considerazione le emozioni ed essere in grado di accoglierle e validarle è molto importante per un sano sviluppo emotivo, cognitivo e relazionale.
- Di conseguenza, è altrettanto importante, aiutare il bambino a riflettere sugli stati emotivi altrui, a vedere le cose dal punto di vista di qualcun altro: questo lo aiuterà a risolvere i conflitti positivamente e a stringere poi relazioni più consapevoli.
- Un genitore positivo riesce ad educare il proprio figlio senza intimidirlo o punirlo; le punizioni, soprattutto quelle corporali, provocano nei bambini un senso di mortificazione che non li aiuta a crescere o ad essere più responsabili, perché li porta a regolare il loro comportamento solo in base alle reazioni dei genitori, senza una reale comprensione di cosa sia giusto o sbagliato. Questi atteggiamenti controproducenti sono ancora presenti nell’educazione familiare, come si può constatare in un articolo di Save the Children.
- È fondamentale dare delle regole: è importante per il bambino avere dei punti fermi che servano a orientarlo e a dargli sicurezza, fornendo rassicurazione e contenimento. Queste servono loro anche a facilitare il processo di adattamento alla vita nella società.
- Un genitore positivo è capace di mettersi al fianco del bambino, senza stargli troppo addosso ma accompagnandolo e supportandolo nei momenti più delicati, senza invadenza o imposizioni.
- Importante, inoltre, è anche lasciare libero il bambino di sbagliare, in modo che possa imparare dai propri errori: nel percorso di crescita un genitore positivo non si sostituisce mai al figlio, ma permette lui di imparare in autonomia, rispettando i suoi tempi e validando i suoi successi. Per far diventare i bambini adulti sicuri di sé, è importante stare attenti al modo in cui si risponde al loro bisogno di fare da soli.
- I genitori positivi dovrebbero anche rimandare una loro capacità di gestione costruttiva dei conflitti quotidiani, perché il loro modo di reagire alle difficoltà influenzerà a sua volta le reazioni di loro figlio: questo non vuol dire che non possa capitare di litigare o di arrabbiarsi, ma è importante chiarire e risolvere i problemi e ristabilire l’equilibrio dopo una discussione.
- La coerenza educativa tra i genitori è altresì molto importante, perché favorisce l’interiorizzazione di norme chiare e condivise che rendono la regola un’abitudine sicura e prevedibile.
2. Genitore positivo non vuol dire essere un genitore perfetto
Non si nasce genitori, ma si diventa. Nessuno possiede tutte queste caratteristiche positive in ogni fase della sua vita. Nel processo di crescita personale di ogni genitore non si dovrebbe aver timore di riconoscere i propri punti deboli ed errori, perché in definitiva non è mai tardi per acquisire delle nuove competenze da usare nella relazione con i figli. La genitorialità positiva quindi è un processo che si può apprendere.
Per poter essere genitori positivi non sono necessarie caratteristiche particolari. L’importante è imparare a fare attenzione a quegli aspetti che sono cruciali nel rapporto genitori/figli e, di conseguenza, agli equilibri familiari.
I genitori dovrebbero inoltre avere un progetto di crescita educativa sui loro figli, un’idea a lungo termine di come vorrebbero che affrontassero le sfide della vita, per essere un domani adulti sicuri e indipendenti.
L’ accettazione incondizionata, che non è permissivismo, e le aspettative dei genitori in proporzione al livello evolutivo del bambino, già di per sé favoriscono lo sviluppo di un atteggiamento di fiducia che lo porterà ad affrontare le situazioni quotidiane in modo costruttivo e senza paure.
Stai attraversando un momento difficile? Prenota una sessione e inizia ora a risolvere i tuoi problemi, attraverso l’aiuto della Dr.ssa Laura Bravi.