Articolo scritto dalla Dr.ssa Erika Trombotto
Gli Interventi Assistiti con gli Animali, definiti in passato Pet Therapy, sono una tipologia di intervento che negli ultimi anni ha suscitato interesse anche nella comunità scientifica.
Uomini e animali hanno convissuto fin dall’origine, abbracciando la storia e l’evoluzione della vita e della specie, sia in modo conflittuale, sia in modo collaborativo o anche di sfruttamento. Grazie al Novecento e all’Etologia, che si è dedicata allo studio dei comportamenti degli animali, questo ha permesso di comprendere in maniera più dettagliata anche il comportamento degli uomini.
Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) si basano sul concetto che un animale possa incidere positivamente sulla salute umana e questo viene definito pet-effect. Generalmente all’interno di una terapia si intende lenire le sofferenze delle persone e questo implica una relazione tra due esseri viventi, solitamente della stessa specie (medico/psicoterapeuta e paziente), mentre con l’introduzione degli IAA, all’interno di questo rapporto, si aggiunge una figura di un’altra specie. Il ministero della salute (2015) afferma che gli IAA utilizzino gli animali per diversi impieghi, come ad esempio la riabilitazione, la terapia, le attività educative e ludico-ricreative. Questi tipi di interventi sono rivolti soprattutto ad individui che hanno disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica o possono rivolgersi anche ad individui sani.
1. I diversi tipi di interventi
Gli interventi si possono distinguere in tre tipologie differenti: TAA, Terapia Assistita con gli Animali, EAA, Educazione Assistita con gli Animali e AAA, Attività Assistita con gli Animali.
1.1. Cosa è la TAA?
Secondo le linee guida, è un intervento a valenza terapeutica finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L’intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica.
1.2 Cosa è l’Educazione Assistita con gli animali?
È un intervento di tipo educativo che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà. L’intervento promuove il benessere delle persone nei propri ambienti di vita, particolarmente all’interno delle istituzioni in cui l’individuo deve mettere in campo capacità di adattamento. L’EAA contribuisce a migliorare la qualità di vita della persona e a rinforzare l’autostima del soggetto coinvolto. Attraverso la mediazione degli animali domestici vengono attivati anche percorsi di rieducazione comportamentale.
1.3 Cosa sono le Attività Assistite con gli Animali?
Le AAA, infine, sono un intervento con finalità ludico-ricreative e di socializzazione attraverso il quale si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. Non rientrano nelle AAA le attività sportivo-agonistiche con animali. 2.
2. Quali sono le tipologie degli animali impiegati?
Gli animali che possono essere coinvolti per l’IAA sono le specie animali domestiche poiché sono più idonei ad instaurare relazioni sociali con gli uomini. In questa casistica troviamo dunque i cani, cavalli, asini, gatti e conigli. Possono essere utilizzate altre tipologie di animali, nell’ambito della pet therapy, ma solo se vengono accettate dal Centro di Referenza Nazionale Interventi Assistiti con gli Animali (CRN IAA). Prima di avviare un progetto di questo tipo, l’animale viene scelto e certificato dalla figura del veterinario specializzato anche lui in questa disciplina, che dovrà accertare lo stato di ottima salute fisica e psichica (idoneità comportamentale). Tutti gli animali che hanno subito maltrattamenti o abbandoni, non possono essere impiegati per l’IAA, questo vale anche per i cuccioli, per tutelare il loro benessere ed il loro sviluppo.
3. I professionisti dell’equipe
Per poter svolgere un’attività di IAA è necessario aver frequentato una scuola di formazione specifica e far parte di un’équipe composta da figure professionali adatte, ovvero un medico veterinario esperto in IAA, coadiutore dell’animale, responsabile di progetto, responsabile d’intervento e responsabile di attività.
3.1 il ruolo del veterinario
Il veterinario collabora in base al progetto con il responsabile di progetto o con il responsabile dell’attività nella scelta della specie animale e della coppia coadiutore-animale. Valuta i requisiti sanitari e comportamentali dell’animale impiegato e indirizza alla corretta gestione dello stesso assumendone la responsabilità.
3.2 Il coadiutore dell’animale
È colui che si occupa dell’animale coinvolto durante le sedute.
3.3 Il responsabile di progetto
Si occupa della coordinazione dell’équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti. Per rivestire questo ruolo bisogna essere o un medico specialista o uno psicologo-psicoterapeuta.
3.4 Il responsabile di intervento
A differenza del coadiutore dell’animale, si occupa della persona a cui è rivolto l’intervento. Questo ruolo può essere rivestito da chi è in possesso di un diploma di laurea triennale in ambito sanitario, psicologico o educativo.
3.5 Il responsabile di attività
Questi gestisce l’organizzazione e coordina le attività del progetto. Questa figura può essere rivestita da figure professionali e operatori che abbiano esperienza e competenze in corrispondenza agli obiettivi che sono stati posti per il progetto.
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