Articolo scritto dalla Dr.ssa Camilla Serena
Il nostro modo di vivere gli eventi e le situazioni della nostra vita è influenzato dai nostri pensieri. Essi, infatti, influenzano il modo in cui ci sentiamo in maniera più o meno simile al fatto in sé. Questi pensieri, quando negativi, sono la causa di certe emozioni che proviamo. Per gestire le nostre emozioni dobbiamo identificare questi pensieri come punto di partenza. Quelli automatici negativi (ad esempio: non sono all’altezza, non ci riuscirò, tanto non andrà bene, nessuno mi accetta) sono presenti in noi senza che ne siamo consapevoli e si attivano senza che noi ce ne accorgiamo influenzando il nostro modo di percepire e di valutare una certa situazione.
1. Cosa sono i pensieri e come funzionano
I pensieri sono processi mentali che portano alla creazione di desideri, di idee, di obiettivi, di immaginazione etc.. Attraverso questi processi valutiamo la nostra realtà. L’ambiente e il temperamento, fin da quando siamo piccoli influenzano i nostri pensieri, così come le nostre esperienze di vita influenzano questi processi. Il nostro passato ci porta a pensare in modo più o meno positivo o più o meno negativo. Spesso non prestiamo attenzione a ciò che pensiamo e, spesso, soprattutto in casi dove la persona vive con disagio delle situazioni (come ad esempio nei casi di fobie) i pensieri diventano come se fossero delle certezze da parte della persona. Essi non rispecchiano una realtà di fatto. Essi riescono ad essere causa di malessere emotivo e di stress, influenzando il proprio processo decisionale e comportamentale. Questi pensieri sono legati a convinzioni che si sono sviluppate nel corso della nostra vita, spesso già nell’infanzia e che, senza accorgercene appieno, ci portiamo dietro. Tutte le volte che la persona si trova in una situazione simile ad un’altra che ha vissuto alla nascita (o nel periodo infantile) in modo negativo, essi riaffioreranno inconsapevolmente, influenzando le scelte in quella situazione.
2. I pensieri razionali e irrazionali
I pensieri razionali sono quelli che si basano su una logica e che ci permettono di confrontarci con prove oggettive riguardanti la realtà in cui viviamo. Essi ci consentono di agire in modo funzionale e adattivo nel nostro ambiente. Al contrario, i pensieri irrazionali (o pensieri automatici negativi) ci fanno vedere la realtà in modo distorto. Tutto ciò influenza negativamente il nostro stato emotivo portandoci a compiere comportamenti non funzionali. I pensieri automatici negativi sono involontari, ci inviano messaggi negativi come ad esempio “non sarò mai capace, non sarò mai all’altezza, non arriverò mai dove voglio, nessuno mi vuole…”. Dal punto di vista cognitivo non sono le situazioni di per sé a farci attivare certe emozioni ma è il modo in cui valutiamo quella situazione. Questo ci deve far riflettere sul perché, di fronte a un evento, ognuno di noi reagisce e lo affronta in modo diverso.
Quindi questi pensieri sono irrazionali, senza un riscontro oggettivo, automatici, arrivano senza esserne consapevoli, distorti, leggendo la realtà che viviamo in modo errato, possono apparire sotto varie forme, ad esempio immagini, parole, frasi, etc., diventando, per noi, delle vere e proprie convinzioni.
3. Osserva i tuoi pensieri, le tue emozioni e le tue sensazioni
È importante chiedersi come ci si sente quando c’è qualcosa che non va, chiedersi cosa ci fa attivare quella emozione o sensazione spiacevole, quali sono i pensieri che ci passano per la mente e metterli in discussione, capire se ciò che pensiamo abbia un riscontro oggettivo o sia una prova oggettiva e, se nel caso non ci fosse, chiedersi se magari quel pensiero ci sta allontanando da una lettura più oggettiva della realtà.