Articolo scritto dalla Dr.ssa Fiorella Gillino
“Sono incinta!” queste sono le parole della generatività e del proseguimento del ciclo della vita. Oltre ad indicare che una nuova vita si sta formando, indicano anche che una donna sta vivendo l’esperienza della gravidanza, che porta molti cambiamenti anatomici, fisiologici e psicologici.
Quando una donna scopre di essere incinta, elaborerà l’informazione prima a livello cognitivo, ovvero il pensiero di aspettare un bambino, ed emotivo, infatti vivrà molte emozioni, alcune anche contrastanti tra loro. Poi a livello immaginativo potrà iniziare a immaginare come sarà il bambino, ma ciò che mancherà all’inizio, per realizzare ciò che davvero sta succedendo, è il cambiamento a livello corporeo. All’inizio molte donne si guardano la pancia allo specchio cercando qualche piccolo segnale, che gli dia la prova concreta e tangibile del fatto che dentro di loro si sta formando una vita, infatti è dopo il primo trimestre di gravidanza che il corpo si trasforma. La donna passa dall’essere un individuo autonomo con dei confini corporei ben definiti, ad essere una madre che porta in grembo un bambino e quindi con un corpo che diventa per due. L’aumento di peso e il cambio delle proprie forme corporee può non essere vissuto serenamente, l’immagine corporea, ovvero la percezione che si ha del proprio corpo, può subire degli effetti negativi. Questo è più probabile se il rapporto con il proprio corpo era già negativo prima di essere incinta, ma anche nei casi in cui era positivo, la donna può non accettare i veloci e grandi cambiamenti del suo corpo. Cosa fare in questi casi?
Parlane
A livello sociale si parla della gravidanza solo per gli aspetti positivi che comporta e viene definito il momento più felice e speciale per una donna. Il fatto di provare delle emozioni non in linea con questo, può farla sentire “sbagliata” e una “cattiva madre”. Invece a molte donne succede di non vivere la gravidanza in modo sereno ed è importante rendersi conto di non essere le uniche, che non per questo si è sbagliate e che se ne può parlare. Sarà già questo un primo passo che potrà aiutare a sentirsi meglio e a giudicarsi di meno.
Continua a prenderti cura di te
La difficoltà che può esserci nel non sentirsi femminili e non piacersi durante la gravidanza, può portare alla conseguenza di non volere più bene al proprio corpo e a non curarlo più. Al contrario è importante farlo, concedersi dei momenti di relax, dei bagni caldi, trovare dei vestiti premaman che vi piacciano, che possano farvi sentire bene. Anche un pò di ginnastica leggera potrebbe farvi sentire meglio.
Vivi la sessualità
Alle volte questa area della vita viene messa in stand by durante i 9 mesi di gravidanza perché si ha paura di far male al bambino, non è così, anzi la sessualità è un aspetto della coppia che va coltivato. Se a causa delle nuove forme, che faticate ad accettare, avrete delle nuove insicurezze rispetto alla vostra sensualità, parlatene con il vostro compagno e spiegategli di cosa avete bisogno in questo periodo per vivere l’intimità più serenamente.
Se la fatica che provate nel vivere il rapporto con il vostro corpo in continuo cambiamento, non diminuisce oppure è forte, allora può essere necessario rivolgersi ad uno psicologo, per ricevere il sostegno necessario e al fine di risolvere i conflitti interni emersi con la gravidanza. Questo è importante sia per il vostro benessere, sia per quello del bambino, infatti se vivi male la gestazione, probabilmente anche il rapporto verso il bambino che porti nella pancia ne subirà le conseguenze. Inoltre anche la fase post-partum può comportare delle difficoltà emotive, anche a chi ha vissuto la gravidanza serenamente, quindi per chi l’ha vissuta faticosamente è meglio farsi aiutare durante tutto il percorso.
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