Articolo scritto dalla Dr.ssa Valentina Vannetti
1. Ferite dell’infanzia: essere consapevoli
Il percorso di conoscenza di sé, è un viaggio umano e spirituale molto profondo, che porta a toccare spesso anche l’infanzia, un periodo fondamentale della nostra vita adulta. Le ferite emotive, i traumi che possiamo vivere in quella fase della vita, possono fortemente influenzarci nella vita e nei processi di crescita.
Chiara Amirante, fondatrice dell’Associazione Nuovi Orizzonti, che da anni tiene corsi di conoscenza di sé e di “spirit therapy”, nel suo libro “la guarigione del cuore”, affronta in un capitolo chiamato “ il bambino ferito”, il tema delle ferite che condizionano la nostra infanzia e che rischiano di creare ostacoli nella nostra capacità di amare e di ricevere amore; il primo passo è esserne consapevoli.
2. I messaggi che feriscono
Molte sono le ferite che possiamo ricevere durante l’infanzia, e si intrecciano con le vicissitudini familiari, che spesso si possono trascinare, di problematica in problematica, a livello generazionale; hanno a che fare con, oltre a caratteristiche di personalità proprie, l’educazione, i traumi non elaborati, che a volte i genitori a loro volta hanno ricevuto e riportano in modo inconsapevole nei figli.
I messaggi lanciati al bambino o alla bambina possono essere molti; può essere dato un messaggio di non essere mai all’altezza delle situazioni, e così continua e cercare approvazione e riconoscimenti dai genitori, che non arriveranno, generando un senso di frustrazione e insicurezza.
Può essere lanciato il messaggio che le emozioni di sensibilità non possono essere recepite e approvate, pertanto può interiorizzare che le proprie emozioni non sono degne di essere ascoltate ed accolte.
Messaggi detti in modo diretto o indiretto che lasciano traccia, come ad esempio “Ti voglio bene solo se fai quello che ti dico”, “ non sei sufficientemente bravo” “non puoi contare su di me perché io sono impegnato in cose più importanti” “ non mi far innervosire con i tuoi bisogni e le tue richieste” etc… L’elenco può essere molto lungo e può toccare anche traumi ancora più gravi.
3. Ritrovare l’autostima
Spesso quindi il frutto doloroso delle ferite è la perdita di autostima, l’aver interiorizzato che di fatto non andiamo bene così. E, quindi, si aprono una serie di dolorosi condizionamenti. Se ti guardi quindi allo specchio, stai bene con te stesso? Esprimi cosa pensi davvero di te? Hai paura di non essere all’altezza? Sei davvero convinto che ci siano parti di te che non abbiano il diritto di esistere, di esprimersi, di essere accolte e amate?
Se non inizi a stimare te stesso, non potranno farlo nemmeno gli altri, oppure capiterà che quando le persone ti parleranno dei tuoi talenti, tu non riuscirai a crederci fino in fondo! Allora, è importante fare un percorso per reimparare o iniziare, a guardare il bambino ferito con tenerezza, amore e comprensione, per sostituire i messaggi dolorosi e condizionanti con nuovi messaggi di stima e amore!
Stai attraversando un momento difficile? Prenota una sessione e inizia ora a risolvere i tuoi problemi, attraverso l’aiuto della Dr.ssa Valentina Vannetti.