Articolo scritto dal Dr. Vincenzo Longobardi Esposito Cesariello
Leggere fiabe ai bambini era tra le abitudini quotidiane di molte famiglie, ma attualmente la considerazione delle fiabe classiche è estremamente bassa come l’abitudine di raccontarle; si tende a perdere di vista che, per un bambino, ascoltare le fiabe è utile per comprendere il mondo e sviluppare la storia della propria vita prendendo spunto proprio da quelle.
1. Perché leggere fiabe ai bambini?
Leggere fiabe ai bambini diventa un’occasione per incontrarsi su un terreno comune dove mettere in gioco la nostra conoscenza della realtà e il loro mondo della fantasia, in questo modo li accompagniamo nella crescita, ma soprattutto entriamo in contatto con il loro mondo emotivo. Parlare ai bambini di magia, fate salvatrici e demoni cattivi non significa creare alternative per sfuggire dalla realtà, ma offrire validi strumenti per restarci; in ogni storia il bambino può riconoscere e affrontare le proprie paure, far diventare il mostro un simbolo, che può rappresentare il genitore, la maestra, un bullo, una grossa difficoltà, e usare gli eventi della fiaba a proprio favore. Non c’è il rischio che confonda realtà e fantasia, già il modo in cui le fiabe tipicamente iniziano (‹‹In tempi antichi, in una remota regione…››, ‹‹C’era una volta in un paese molto lontano…››) indica che i fatti non appartengono alla realtà del bambino. Inoltre, per lui, non è importante decidere se ciò che ascolta è vero o falso, quanto invece capire se il comportamento di certi personaggi sia giusto o meno, in questo modo può procurarsi una propria chiave di lettura del mondo reale. La magia è una componente che compie un corso naturale nelle credenze di un bambino e non la utilizzerà più nel momento in cui sarà in grado di affrontare la realtà in modo diretto, senza utilizzare personaggi fantastici da manipolare al suo posto.
2. Il mondo osservato con la fantasia
La fantasia che fluttua liberamente nella mente del bambino è di estrema utilità perché raccoglie temi della realtà e, grazie ad esse, può esplorare il mondo.
Il ragionamento di un bambino è molto diverso da quello dell’adulto, ragionare sul mondo, sugli eventi e calcolare le conseguenze di un particolare comportamento è imperniato sulla fantasia.
Quando gli adulti danno spiegazioni secondo una logica razionale, il bambino accetta la spiegazione perché ritiene l’altro più competente di lui ma allo stesso tempo non riesce ad accettare la razionalizzazione dell’evento perché non la comprende; essendo la sua, una visione pervasa dalla fantasia e dalla magia egli vede il mondo diviso fra bravi e cattivi, se una persona urla è perché è arrabbiata, se qualcuno ride è perché è felice, inoltre, proprio come nelle fiabe, gli capita di assistere a cose che compaiono dal nulla “attraverso la magia”, come ad esempio la nascita di un bambino. È proprio per questo motivo che la fiaba è uno strumento fenomenale per aiutare il bambino ad approcciare ed a comprendere il mondo: essi parlano la stessa lingua.
3. Una fiaba per risolvere la realtà
Le fiabe hanno un significato simile al gioco, nell’ascolto il bambino ha la possibilità di cimentarsi nella personificazione dei personaggi della fiaba che lo ha colpito. Attraverso l’incorporazione della storia ha elementi concreti con cui dare forma o nome a quello che ha dentro: può sentirsi bistrattato come il protagonista e sapere che ci sarà la fata o l’intervento di qualcuno che lo aiuterà. Può beneficiare dell’aspetto consolatorio di alcune storie quando scopre che anche se sbaglia avrà altri tentativi per correggersi e fare la cosa giusta; di fatto un’altra dote della fiaba è quella di mostrare al bambino un possibile lieto fine.
La grande varietà e le innumerevoli fiabe esistenti forniscono ai bambini storie che possono aiutarli in molte fasi e situazioni di crescita.
4. Adulti che tornano bambini
Raccontare una fiaba è anche una opportunità per l’adulto di incontrare sé stesso; ripercorrere con la mente la fiaba preferita di quando si era bambini o prestare attenzione nella lettura di nuove storie può far emergere un elemento di contatto tra le dinamiche presenti nella fiaba e alcuni meccanismi utilizzati per affrontare la realtà, elaborare il corso degli eventi insieme alle avventure dei personaggi può portare ad un processo di elaborazione e quindi alla possibilità di valutare punti di vista differenti e persino essere incoraggiati all’azione. Se da bambini le fiabe rappresentavano la porta per entrare nel mondo della fantasia, della creatività e del tutto è possibile, da adulti possono offrire uno spazio di riflessione per entrare in contatto con le proprie risorse e la propria creatività. La fiaba è uno dei pochi strumenti che riesce ad entrare in contatto con le strutture psichiche dell’uomo di qualunque età e ad adattarsi ai più diversi scopi della terapia o della crescita.
Stai attraversando un momento difficile? Prenota una sessione e inizia ora a risolvere i tuoi problemi, attraverso l’aiuto del Dr. Vincenzo Longobardi Esposito Cesariello.