Articolo scritto dal Dr. Francesco Renna
Il seguente articolo si occuperà delle separazioni coniugali, partendo da un breve inquadramento del contesto sociale degli ultimi anni e descrivendo il fenomeno da un punto di vista psicologico ed evidenziando le dinamiche psichiche che possono portare le coppie a separarsi.
La separazione può essere potenzialmente traumatica ma può diventare anche un momento di cambiamento e di miglioramento della propria vita. In seguito cercheremo di dare qualche indicazione su come poter affrontare al meglio questo passaggio di vita che coinvolge sempre più coppie.
1. Il contesto attuale delle separazioni
In Italia, dagli anni ‘70 ad oggi i numeri delle separazioni e dei divorzi sono in costante aumento: si è passati da meno di 20000 negli anni ‘70 e ‘80 a più di 90000 nel 2019 (solo negli anni della pandemia questa tendenza si è invertita, Italiaindati.it). Inoltre, gli ultimi dati italiani ci dicono quanto la durata dei matrimoni si sia accorciata e quanto l’età in cui le coppie si sposano cresca sempre di più.
Questi dati ci dimostrano quanto questo fenomeno che in passato rappresentava un tabù, oggi possa essere visto come un fatto più consueto e accettabile, per certi versi “normalizzato”. D’altro canto la separazione continua a rappresentare un momento che porta con sé dolore e sofferenza, soprattutto se in presenza di conflitti.
Attualmente, l’introduzione della “separazione breve” evita il passaggio in tribunale ed ha dato la possibilità alle coppie di velocizzare i tempi e di ridurre il rischio che la separazione diventi il terreno di scontro e conflitto.
2. I motivi delle separazioni
Per quale motivo si decide di separarsi? Non c’è una risposta univoca a questa domanda, i motivi e le cause possono essere svariate e soprattutto legittime visto che la separazione è un diritto sancito dalla nostra costituzione.
Separarsi è un evento traumatico paragonabile ad un lutto, le difficoltà e le conseguenze vengono affrontate da chiunque, uomini o donne e soprattutto dai figli, se presenti. La separazione e il divorzio sono scelte difficili e dolorose che possono creare una rottura nella vita delle persone coinvolte, sconvolgendo il progetto di vita e la perdita di un legame significativo.
La separazione è il culmine di problemi della coppia che si accumulano nel tempo e che non hanno trovato adeguato spazio di risoluzione. Tra le cause più frequenti possiamo individuare :
- scarsa comunicazione della coppia,
- poca compatibilità caratteriale,
- cambiamenti improvvisi e non previsti,
- la nascita e crescita di un figlio che cambia gli equilibri della coppia,
- poco impegno e motivazione a mantenere la coppia unita,
- tradimenti,
- violenza all’interno della coppia.
Se non siamo di fronte ad eventi improvvisi e laceranti come un tradimento o, in casi estremi, in presenza di violenza (purtroppo negli ultimi anni sempre più frequenti), le motivazioni delle separazioni vanno lette in maniera dinamica che lentamente e quotidianamente creano in modo sottile e quasi impercettibile una progressiva distanza tra la coppia. Questo, con il passare del tempo, sfocia in conflitti, rabbia e contrasti che consumano la relazione.
3. Come ci si separa
Non tutte le persone sono uguali e affrontano la separazione allo stesso modo, non c’è un modo migliore di separarsi. La separazione e divorzio causano forte stress e sono dietro solo alla morte del coniuge come evento stressante.
Nonostante questo possiamo dare qualche indicazione per affrontare la separazione. Ad esempio le coppie in crisi potrebbero cogliere l’opportunità di farsi aiutare da un professionista, intraprendendo una terapia di coppia quando la mancanza di comunicazione diventa predominante. Una consulenza con un terapeuta può garantire uno spazio di ascolto reciproco in un terreno neutrale sia per supportare un riavvicinamento oppure per favorire il distacco, riducendo i conflitti e le rivendicazioni.
Inoltre, bisognerebbe affrontare le difficoltà e i conflitti sin da subito senza lasciar passare troppo tempo. Quando i contrasti si cronicizzano e la comunicazione diventa impossibile, la rabbia ed il risentimento rischiano di far diventare la separazione un evento logorante per tutte le persone coinvolte, soprattutto per i figli.
L’antropologo Paul Bohannan ha descritto quali siano gli aspetti coinvolti durante le separazioni, individuando 6 dimensioni che descrivono il processo di separazione della coppia che una volta compiute definiscono il completo distacco dall’altro:
- Divorzio emozionale: rappresenta il distacco affettivo tra i componenti della coppia,
- Divorzio legale: quando la separazione è certificata a livello giudiziario,
- Divorzio economico: il cambiamento della condizione economica creata dalla scelta di non vivere più insieme ed in generale dalle conseguenze materiali della separazioni,
- Divorzio comunitario: la perdita delle relazioni comuni costruite insieme (famiglia ed amici di ogni coniuge),
- Divorzio genitoriale: a volte i conflitti non permettono di avere una visione educativa comune rispetto ai figli e questo crea un terreno di scontro nel rapporto con i figli,
- Divorzio psicologico: l’allontanamento psicologico dall’altro che Bohannan definisce come “la separazione di sé dalla personalità e dall’infanzia dell’ex coniuge” (Bohannan, 1973).
Tutti questi aspetti non sono delle fasi da attraversare temporalmente ma dimensioni che definiscono quando la separazione è stata affrontata nel modo migliore.
Per quanto una separazione possa far soffrire e configurarsi come un vero e proprio lutto, se superata può essere fonte di un grande cambiamento e di apertura per una fase nuova di vita. Una volta attraversati i passaggi dolorosi lasciando spazio a tutte le emozioni generate, riducendo la conflittualità e accettando le motivazioni dell’altro, la separazione può diventare un momento di crescita personale necessario per il nostro benessere.
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