L’Incontro D’Amore: Differenze Tra Desiderio di Stare Insieme e Bisogno dell’Altro

L'incontro d'amore...Rossana Curatolo

Articolo scritto dalla Dr.ssa Rossana Curatolo

Ti sei mai chiesto come mai alcune storie del tuo passato siano finite anche quando sembrava andasse tutto bene? Come funziona la psicologia umana nel campo dei sentimenti e delle relazioni? C’è differenza tra bisogno, desiderio, innamoramento, amore? In questo articolo cercherò di descrivere questi concetti, i loro significati e come interagiscono tra loro.

1. Bisogno versus desiderio

Psicologia e psicoanalisi insegnano che, nel campo dell’amore ma non solo, desiderio e bisogno non sono la medesima cosa. Essi hanno due modi di soddisfarsi differenti e questo può portare alla costruzione di relazioni altrettanto diverse. Queste possono contraddistinguersi, da una parte, come relazioni “immature” basate sul bisogno, sul rispecchiamento narcisistico e sono destinate a durare poco nel tempo; dall’altra ci sono le relazioni d’amore, costruite sull’imperfezione, più che sulla “perfezione” ideale, dei due soggetti e sul loro reciproco desiderio.

Il bisogno è geneticamente determinato, e la sua soddisfazione corrisponde a quella istintuale: quando si ha sete si beve e quando si ha fame si mangia, tutto è biologicamente programmato e, perché tutto vada bene, è semplicemente necessaria la presenza degli oggetti di soddisfacimento. Il ciclo del bisogno si esaurisce nel soddisfacimento di una esigenza, più o meno importante. E poi si riparte con un nuovo bisogno e una nuova soddisfazione.

Il desiderio è invece, potremmo dire, umanamente determinato, perché è rivolto verso un soggetto e in particolare verso il suo desiderio. A questo proposito, lo psicoanalista Jacques Lacan sottolineava che il desiderio dell’uomo è desiderio dell’Altro, cioè desiderio di riconoscimento, desiderio di essere amato. Il desiderio dipende dal legame con l’Altro, va dunque al di là del bisogno, aprendo nel soggetto la dimensione relazionale della soddisfazione.

Il bisogno implica il corpo e le sue soddisfazioni, il desiderio implica il segno della presenza dell’Altro. Il desiderio è la manifestazione dell’amore attraverso il segno di riconoscimento di due singolarità che si incontrano come uniche e insostituibili.

A partire dalla differenza tra bisogno e desiderio, nel campo delle relazioni sentimentali, possiamo fare un’ulteriore distinzione tra innamoramento e amore.

2. Innamoramento e amore

Come possiamo definire l’innamoramento? Come una ricerca del simile con il quale rispecchiarsi. Lo stesso Freud considerava l’innamoramento proprio come una identificazione con l’altro: l’oggetto amato sarebbe colui che offre al soggetto un supporto narcisistico e che dà consistenza all’immagine ideale che il soggetto ha di se stesso. In questo senso l’innamoramento è una passione narcisistica per la propria immagine.

L’amore è in opposizione al bisogno di rispecchiamento identitario e narcisistico. Non che in amore non ci sia soddisfacimento dei bisogni e non sia implicato il corpo, al contrario. L’amore mette però in luce l’apertura verso l’alterità e la diversità dell’Altro come soggetto unico e insostituibile, sganciato dalla serie infinita di altri oggetti ovvero di altri, infiniti, individui. Ciò che conta in questo caso è il segno della presenza dell’altra persona nella sua totalità e non in ciò che può offrire, soddisfandoci. L’amore mira all’altra persona nel suo essere, nella sua complessità, e non all’immagine che ci rimanda di noi stessi.

3. Da cosa dipende l’incontro d’amore?

Potremmo dire che ci sono in gioco almeno due fattori. Il primo è dato dalla casualità dell’incontro, dalla fortuna, dal destino, da qualcosa che (apparentemente) non dipende da noi. 

Il secondo ha invece a che fare con la nostra disponibilità ad accogliere l’incontro, a renderlo possibile o impossibile.

L’incontro d’amore potremmo paragonarlo ad un evento “traumatico” (nel senso positivo del termine), come qualcosa che rompe la linearità rassicurante che ognuno cerca di costruirsi nella vita. E’ uno spartiacque tra un prima e un dopo. Dell’altra persona può colpirci un dettaglio, una parte del corpo che cattura la nostra attenzione e accende il nostro interesse. Da quel dettaglio inizieremo ad amare la totalità di quella persona, la quale non rappresenta una nostra costruzione immaginaria e ideale ma, al contrario, è nell’imperfezione reale che si accende la fiamma dell’incontro amoroso.

L’apertura ad accogliere l’incontro non è scontata. Ognuno deve fare i conti con le proprie ferite e debolezze e capire se possiede la disponibilità emotiva per aprire la porta ad un’altra persona. Lo scambio con l’altro si impoverisce nel momento in cui il partner viene sempre più spesso ridotto ad oggetto di consumo, ovvero a qualcuno che risponda a dei bisogni egoistici, che siano sessuali o di accudimento o entrambi. L’impasse è nel passaggio dall’innamoramento, che si alimenta di fantasie e di sogni, all’amore, che invece accoglie la concretezza reale e non ideale del partner.

Conclusioni

Abbiamo visto come bisogno e desiderio possano portare a costruire relazioni molto diverse, più o meno mature, più o meno soddisfacenti. Bisogno e desiderio non si escludono a vicenda: in ogni individuo e in ogni relazione entrambi cercano soddisfazione.

Per costruire una buona e soddisfacente relazione sentimentale è molto importante conoscersi, saperne qualcosa della propria storia e avere una maturità emotiva che permette di riconoscere un buon incontro.

Se se sei interessato a capire qualcosa di più su di te o se stai vivendo un momento difficile proprio a causa di una storia finita, ti consiglio di prenderti il tuo tempo per mettere a fuoco le tue emozioni ed avere una maggiore consapevolezza.

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