Malattie Psicosomatiche: sintomi, cause e cura

Malattie Psicosomatiche_ sintomi, cause e cura

Articolo scritto dalla Dr.ssa Romina Granci

Gli studi di Groddeck e Alexander agli inizi del 1900 hanno permesso una riconnessione tra la mente e il corpo fino a quel momento scissi. I sintomi psicosomatici venivano interpretati come espressione di un conflitto inconscio. Nel tempo e con gli studi di Engel la malattia psicosomatica iniziò ad essere letta nella sua multifattorialità. Secondo il suo modello bio-psico-sociale, ogni condizione dipende dall’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali. In questo articolo scopriremo i sintomi, le cause e i possibili trattamenti delle malattie psicosomatiche.

1. Che cos’è la malattia psicosomatica

La malattia psicosomatica si manifesta con sintomi evidenti a livello organico che non risultano 

sempre spiegabili dal punto di vista medico e che hanno un fattore psicologico alla genesi del disturbo. 

Secondo il DSM- 5 la malattia psicosomatica  viene classificata come disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati. I disturbi sono caratterizzati da pensieri, sentimenti e comportamenti correlati a sintomi somatici che sono fonte di forte preoccupazione per il paziente.

Alcuni disturbi possono includere una credenza immotivata sulla malattia propria o di un’altra persona, alcuni derivare da sintomi che non hanno una spiegazione medica e altri possono influenzare in maniera negativa una condizione medica già nota (ad esempio l’ansia che aggrava l’asma).

2. La malattia psicosomatica: I sintomi

La malattia psicosomatica si manifesta a carico di alcuni apparati fisici e si presenta con sintomi a livello corporeo:

  1. sistema cardiovascolare: palpitazioni, aritmie, ipertensione arteriosa;
  2. sistema respiratorio: asma bronchiale, la sindrome iperventilatoria, affanno, la sensazione di soffocamento.
  3. apparato gastroenterico: gastriti, ulcera gastrica, sindrome dell’intestino irritabile, colite ulcerosa

e morbo di Crohn;

  1. sistema cutaneo: psoriasi, acne, dermatite atopica, prurito, orticaria, secchezza della cute e delle mucose, sudorazione profusa, eruzioni, macchie, ipersensibilità cutanea;
  2. sistema endocrino: iper e ipotiroidismo, il morbo di Addison, la sindrome di Cushing;
  3. apparato urogenitale: dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, anuresi, difficoltà di minzione, bruciore, contrazione;
  4. sistema muscoloscheletrico: cefalea tensiva, crampi muscolari, torcicollo, mialgia, artrite, dolori al rachide, cefalea nucale, tensione, affaticamento, vertigini. 

Alcuni tra i disturbi da sintomi somatici più noti sono: la sindrome da fatica cronica, la fibromialgia, l’ipermobilità articolare e la sindrome dell’intestino irritabile.

3. Le malattie psicosomatiche: le cause

Il pensiero sulle malattie psicosomatiche attuale vede lasciare il modello di causalità lineare abbracciando una visione più complessa della malattia. Essa viene concepita come l’esito di un’interazione multifattoriale composta da: fattori genetici, fattori endocrino-immunitari (stressor prolungati nel tempo possono comportare una iperattivazione dell’ipotalamo-ipofisi-surrene che può comportare lo sviluppo di sintomatologie psicofisiche), relazioni interpersonali (cure genitoriali inadeguate possono pregiudicare le funzioni di autoregolazione dell’individuo rendendolo più vulnerabile alle patologie), agenti socio-ambientali, traumi infantili o maltrattamenti subiti nell’infanzia, dimensioni implicite di personalità, regolazione emotiva ( deficit dell’elaborazione emotiva e disturbi della regolazione affettiva, tratti alessitimici ).

4. Come superare la malattia psicosomatica

Le tecniche di rilassamento, gli esercizi di respirazione, la meditazione e lo yoga risultano essere molto efficaci per i pazienti con malattie psicosomatiche perché permettono di gestire i livelli di stress, attutire il dolore e per la regolazione emotiva.

 Sono previste cure farmacologiche sotto prescrizione psichiatrica a base di antidepressivi e ansiolitici qualora ci fossero idee persistenti, ansia e preoccupazioni esagerate relative alla malattia.

5. Come curare e migliorare le malattie psicosomatiche con la terapia psicologica

In generale con pazienti che presentano malattie psicosomatiche risulta molto efficace lavorare su aspetti psicologici come:  imparare a riconoscere, comprendere e saper gestire le proprie emozioni; accogliere e riconoscere i pensieri disfunzionali per trasformarli in pensieri più adattivi ; diminuire l’attenzione sui sintomi e il rimuginio; imparare a gestire gli eventi stressanti tramite tecniche di contenimento; individuare i propri bisogni e i propri valori; migliorare le abilità relazionali e comunicative; aumentare le strategie di coping e di problem solving. 

5.1 Psicoterapia cognitivo comportamentale: da un punto di vista comportamentale si invita il paziente a: ridurre i comportamenti di body checking (ad es. automonitorarsi il battito cardiaco) ; ridurre le visite ed esami non necessari, ricerche su internet etc. che hanno una matrice disfunzionale nei pensieri del paziente; sviluppare strategie di gestione emotiva come gli esercizi di rilassamento e recuperare una quotidianità ricca di attività piacevoli e significative.

5.2 EMDR: il protocollo di Shapiro è basato su tre livelli temporali (passato, presente e futuro) Nello specifico  viene effettuata l’anamnesi del paziente per comprendere la rappresentazione che egli ha della malattia,  la sua storia personale e gli eventi traumatici precedenti all’esordio della sintomatologia; vengono identificati i trigger attuali e le paure future. Si presenta al paziente il target dal quale si è deciso di partire e si prosegue con il processamento e la desensibilizzazione con la stimolazione bilaterale fino ad una scansione corporea libera da sensazioni disturbanti. 

5.3 La Terapia della gestalt prevede un intervento basato sul riconoscimento nella sintomatologia somatica di un adattamento creativo. Secondo il modello della Schnake si lavora principalmente con l’organo malato, cercando di far partire un dialogo interno che permetta una riappacificazione con esso ripristinando quell’equilibrio organistico alterato. L’intento è di sperimentare nuovamente l’unità. Il paziente diventa responsabile della sua malattia e della sua cura. Tramite tecniche espressive e relazionali la malattia psicosomatica viene riletta e significata e vengono  sviluppate strategie di consapevolezza e contenimento emotivo.

In conclusione è importante considerare le malattie psicosomatiche delle malattie vere e proprie che creano notevoli disagi nella vita delle persone e che possono tramite un percorso psicoterapeutico trovare uno spazio di ascolto e di cura.

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