Mindful Eating: Come Mangiare Consapevolmente

Mindfuleating come mangiare consapevolmente

Articolo scritto dalla Dr.ssa Laura Bravi

Viviamo in un mondo frenetico, ci destreggiamo tra mille impegni e spesso svolgiamo azioni senza quasi rendercene conto, con il risultato che in alcuni momenti non siamo veramente sintonizzati  sulle nostre vite. A chi non è mai capitato di entrare in una stanza e non ricordarsi più che cosa stava cercando? O di mangiare qualcosa davanti alla tv senza gustarla veramente?

Questo succede perché non sempre prestiamo attenzione al presente, svolgiamo azioni con “il pilota automatico” inserito. La Mindfulness è una disciplina che predica proprio il contrario di questo, si basa infatti sul principio di porre attenzione in maniera consapevole e non giudicante all’esperienza del momento che stiamo vivendo (kabat-Zinn 2003).

 Questa pratica si può facilmente applicare anche al modo in cui ci mangiamo:  in questo caso si parla di alimentazione consapevole, ovvero di mindful eating.

1. Perché è importante mangiare con consapevolezza?

Mangiare in piena consapevolezza, ci permette di riscoprire cosa significhi alimentarci con cura e attenzione, in modo da ridurre le scorpacciate incontrollate ed incentivare un’alimentazione equilibrata (Joseph B. Nelson 2017).

Spesso infatti mangiamo quello che ci capita e senza attenzione, non per nutrire il nostro corpo, ma per consolarci emotivamente o per passare del tempo. Apriamo il frigo automaticamente, ingeriamo cibo pensando ad altro. Reagiamo impulsivamente alla vista degli alimenti e mangiamo senza cogliere i segnali di sazietà che il nostro corpo ci manda, con il risultato che mangiamo più cibo di quanto abbiamo veramente bisogno.

Come possiamo interrompere questo circolo vizioso, e mangiare in modo mindful?

Vediamo gli step che possono permetterci di cambiare il nostro rapporto con il cibo.

2. Approccio mindful durante i pasti

Usiamo i 5 sensi: Ovvero, iniziamo a prestare veramente attenzione a quello che stiamo per assaporare: Come appare alla vista? La sua forma e il suo colore come ci sembrano? È invitante?  Qual è il suo odore? Che sensazioni da quando lo tocchiamo? Pensiamo anche alla sua provenienza: chi l’ha coltivato o prodotto ed il viaggio che ha fatto.

Una volta posto in bocca: Che consistenza ha il cibo sulla lingua e sul palato? Che sensazioni si sprigionano? Qual è la sua consistenza?

Desideriamo veramente quello che stiamo mangiando? 

Prendiamoci del tempo per assaporare veramente e lentamente, senza farci distrarre da pensieri, telefonini e televisori.

3. Disinneschiamo il “pilota automatico”

Chiediamoci se realmente vogliamo accogliere questo cibo nel nostro corpo. Prestiamo attenzione ai messaggi che ci arrivano: 

Quando iniziamo a sentire i segnali della sazietà?  Cosa facciamo di conseguenza, che impulsi abbiamo?

Riusciamo a controllarci, a mangiare la quantità che desideriamo?

4. Prestiamo attenzione al nostro corpo dopo i pasti

Osserviamo le nostre sensazioni nelle ore dopo aver mangiato, ovvero chiediamoci come si sente il nostro corpo, se prova stanchezza o è carico di energie. Se ci sentiamo appesantiti o leggeri. Abbiamo difficoltà nella digestione? 

5. Facciamo la spesa consapevolmente

Dovremmo fare la spesa senza fretta, evitando di andare al supermercato a stomaco vuoto, in modo da non fare acquisti impulsivi e non salutari. Risulta utile avere già chiaro o scritto che cosa vogliamo acquistare.

Impariamo a leggere le etichette delle confezioni, che rispecchiano la qualità del prodotto, considerando gli ingredienti e la provenienza, senza farci influenzare da tecniche di marketing o dalle offerte. Mangiare sano inoltre non significa necessariamente acquistare prodotti “dimagranti” considerando che “dietetico” non vuol dire necessariamente salutare. 

Conclusione 

Mangiare con più consapevolezza apporta innumerevoli benefici:

  • Mangiamo meno, perché assaporiamo e siamo soddisfatti da inferiori quantità di cibo; inoltre mangiare lentamente ci aiuterà a capire quando siamo sazi e pronti a fermarci;
  • Gustiamo veramente ciò che ingeriamo, sperimentando di conseguenza un senso di appagamento superiore;
  • Riduciamo abbuffate e fame nervosa, perché siamo più consapevoli dei segnali del nostro corpo,  e ciò aiuta a diminuire le difficoltà nella relazione con il cibo;
  • Un’alimentazione mindfull permette di fare scelte più salutari e di raggiungere una modalità di alimentarsi che tiene conto non solo del corpo, ma anche della mente e del cuore.

Spesso, quando si è presi da ritmi frenetici è difficile “rallentare” senza l’aiuto di un professionista.

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