Orientamento professionale: come la psicologia può aiutare

Orientamento professionale come la psicologia può aiutare

Articolo scritto dalla Dr.ssa Melania Vinciarelli

“Cosa fai nella vita?”

Questa è in genere una delle prime domande che ci vengono poste quando conosciamo qualcuno. Lo studio, il lavoro, il volontariato, le attività sportive, i nostri hobby, sono tutte qualità che ci definiscono e che vanno a comporre quella che è la visione identitaria di noi stessi. Proprio per tal motivo non è affatto facile scegliere in cosa concentrare le nostre energie e risorse nell’intraprendere un preciso percorso di vita, lavorativo o scolastico che sia. Vi sono diverse difficoltà legate al prendere queste decisioni che sembrano così radicali e totalizzanti. Talvolta questo avviene perché non conosciamo a fondo noi stessi, le nostre risorse, i nostri punti di forza ed i nostri desideri, talvolta a causa di esperienze passate vissute come fallimentari e che abbiamo paura ci influenzino a fondo nel nostro futuro. 

1. Che cos’è l’orientamento professionale

Secondo la letteratura scientifica si definiscono orientamento professionale tutte quelle attività di supporto che intervengono in specifici momenti di passaggio. Sono momenti che viviamo tutti in alcune fasi della vita, come ad esempio il passaggio fra la scuola ed il lavoro, il momento di cambio da una tipologia di lavoro ad un’altra, oppure anche il passaggio da un momento di inoccupazione (per diverse cause) ad un altro. 

Non è mai facile gestire il cambiamento, in ogni fase della vita. In particolare questo assume note di maggiore difficoltà nel momento in cui andiamo a toccare la corda “occupazionale” che assume così tanto valore nella società in termini di “identità lavorativa”. 

È proprio in relazione alla complessità nell’ambito sociale, tra gli altri, che è importante intendere l’orientamento professionale come un processo evolutivo ed educativo, e per tale motivo è importante concentrarsi sullo sviluppo di competenze personali che possono tornare utili ogni qual volta che uno si trova di fronte alla necessità di una nuova scelta. 

2. In che modo possiamo gestire le difficoltà legate a tali scelte?

Per sviluppare tali competenze è importante come già detto in primo luogo la conoscenza di sé e delle proprie capacità, delle risorse a disposizione e delle competenze che possiamo invece riuscire ad acquisire, ma allo stesso tempo anche dei nostri limiti. Molte delle esperienze che abbiamo fatto inoltre nel corso della nostra vita rappresentano qualcosa di fondamentale e possiamo trarre dal ricordo di esse un bilancio di quello che vorremmo o non vorremmo nel nostro futuro. 

La conoscenza di sé non è l’unico elemento da considerare, è importante infatti porsi obiettivi realistici ed in linea con le nostre ambizioni, consapevoli della motivazione che ci spinge a perseguirli. 

È importante dunque da una parte avere presente le proprie soft skill professionali, cioè tutte quelle capacità relazionali e comportamentali che caratterizzano il modo in cui ci si pone nel contesto lavorativo. Si chiamano soft per distinguerle dalle hard skill, che comprendono quelle competenze prettamente tecniche e professionali, acquisite o acquisibili tramite formazione specifica ed esperienza personale. Accanto a esse è importante inoltre considerare le cosiddette life skill che raggruppano tutto quell’insieme di competenze personali e relazionali che aiutano a gestire i rapporti con gli altri e ad organizzare al meglio la vita quotidiana. 

3. Orientamento professionale: come la psicologia può aiutare

Mark Savickas, nel suo volume “Career counseling. Guida teorica e metodologica per il XXI secolo” ha individuato tre principali impostazioni circa lo sviluppo delle attività di orientamento professionale. 

La prima prospettiva, definita come “vocational guidance” considera il soggetto come un portatore stabile di attitudini, interessi, valori. Il primo passo è dunque quello di identificare tali caratteristiche. Stessa cosa viene fatta per quanto riguarda il mondo del lavoro visto anch’esso come fondamentalmente stabile nella sua configurazione, organizzato secondo precise filiere professionali e chiare gerarchie di ruoli. L’attività di orientamento tenderebbe in tal caso a favorire l’incontro tra una persona e una specifica posizione lavorativa, sia nel momento preparatorio, quello dello studio e della formazione, sia poi nel momento dell’inserimento effettivo nel lavoro. 

La seconda prospettiva denominata “career education” vedrebbe la persona come un soggetto evolutivo, che può impegnarsi nel costruire conoscenze, competenze e atteggiamenti orientati verso specifiche carriere professionali, caratterizzanti il mondo del lavoro, quale viene da esso percepito. 

Per quanto tali prospettive siano ancora spendibili in tutte quelle attività e professioni fortemente gerarchizzate, è importante tenere presente come oggi il mondo del lavoro sia fortemente instabile ed in continua evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello organizzativo, rendendo sempre più difficile fare riferimento a ruoli gerarchici predeterminati. In tal senso la terza prospettiva, denominata “life design” permette di focalizzarsi sul potenziamento di tutte quelle qualità umane e professionali del singolo soggetto, al fine di renderlo capace di affrontare le incertezze e la complessità non solo del presente, ma anche del futuro. In tal modo il soggetto viene reso “attivo costruttore di sé”, in continua evoluzione e modifica della propria identità professionale, cosa sempre più importante nella società attuale.

Conclusione

La psicologia può aiutare in tale percorso dunque non solo a conoscere se stesso e a formulare obiettivi perseguibili, ma anche ad osservare con occhio nuovo il contesto di riferimento e a definire insieme un progetto che tenga conto sia della nostra peculiarità sia del mondo in cui ci andiamo ad inserire. 

L’obiettivo di un percorso di orientamento non è solo quello di trovare un nuovo lavoro, oppure scegliere un nuovo percorso di studi ma piuttosto quello di consapevolezza personale e di acquisizione di una serie di strumenti  per gestire in modo autonomo le proprie scelte presenti e future in ambito professionale. 

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