Articolo scritto dal Dr. Roberto Marchetti
I numeri nelle relazioni e nel sesso sono un comune argomento di conversazione, pensateci un attimo si comincia con il numero di telefono, passando per il tempo trascorso a letto e perché no contando o rispondendo a domande sul numero dei partner passati. Se domandare è lecito la risposta può andare al di là della cortesia in quanto chi risponde può provare una serie di emozioni positive o negative nel contesto in cui si trova a rispondere.
Dire di avere avuto ad una certa età un solo partner in un gruppo di amici o amiche può suscitare imbarazzo in alcune persone, mentre la stessa risposta ad un partner invece può essere apprezzata. Ma quanti partner si dovrebbero avere? Bè, per quanto ci piaccia numerare tutto, in questo caso non esiste un numero giusto: averne avuti pochi non è necessariamente un male, come neanche averne avuti molti, ma sicuramente rispondere a questa domanda può suscitare pregiudizi da parte delle altre persone e, a volte, anche da parte di noi stessi, con giudizi sia colpevolizzanti che non.
1. Troppi, troppo pochi, qual è il numero giusto?
Secondo gli studi, esiste un’opinione negativa nei confronti delle persone con un numero elevato di partner, poiché sono spesso considerate poco affidabili per formare relazioni a lungo termine e sono “adatte” più per un rapporto occasionale. Lo studio afferma che uomini e donne esperti sono, spesso, valutati negativamente e un altro studio più recente (di Stewart-Williams, Butler e Thomas, del 2017), che ha esaminato la disponibilità delle persone a vedere qualcuno come un potenziale partner, ha scoperto che il numero di partner sessuali passati influisce sulla decisione di mettersi in gioco con qualcuno. Come spesso accade, la risposta sta nel mezzo, infatti, lo studio sembra indicare che avere pochi partner può portare a una valutazione negativa, ma ciò accade anche con un numero molto alto e, sia uomini che donne, a cui attribuivano un passato sessuale più ampio, hanno riferito di avere una migliore inclinazione a cominciare una relazione. Il giudizio è influenzato da fattori morali e culturali, così come la storia e la vita personale di ognuno di noi.
Secondo dati recenti, la media mondiale di partner per le donne è di 7, mentre per i maschietti 13. Ma ogni situazione è personale, e bisogna regolarsi in base alla relazione che si sta vivendo.
2. Le paure delle donne
Se il tuo compagno ti ha già rivelato il suo passato erotico e la tua esperienza è maggiore della sua, potresti scontrarti con la paura di un suo giudizio. Nella nostra società sulla donna pesa tutto di più per ragioni culturali e religiose, e per di più alle donne non viene riconosciuto lo stesso diritto a godersi la vita che invece viene concesso agli uomini anche se, fortunatamente, le cose stanno cambiando, ma se questo diventa un disagio è il momento di parlarne con uno specialista.
3. I timori degli uomini
Gli uomini possono sentirsi messi alla prova da donne con atteggiamenti un po’ aggressivi, e alcuni vivono come aggressivo anche il fatto che la compagna abbia avuto numerosi partner sessuali. Il maschio vive sempre una sorta di competizione con gli altri suoi simili,
anche quando pochi o tanti che siano stati questi “altri” non sono altro che fantasmi dei tuoi ex. E per reagire, molti uomini bluffano sull’argomento e si alzano la media da soli per non sfigurare. Ricordiamoci che una partner troppo sicura può scatenare ansia da prestazione occasionale, se questo accade, è il caso di parlarne con un sessuologo prima che si instauri una modalità di pensiero disfunzionale.
4. Sicurezze e insicurezze
Alcune donne possono sentirsi insicure se hanno avuto pochi partner e il compagno attuale, invece, è stato un latin lover. Si ha paura di non essere all’altezza o di non essere abbastanza brave e di non piacergli abbastanza: l’insicurezza è sempre in agguato se non sappiamo gestirla. Si tratta di ansia da prestazione al femminile perché, oggi, la donna è diventata intraprendente anche sotto le lenzuola. Molte ragazze, soprattutto giovani, temono che se non rivelano di aver avuto una vita alla Sex and the city, rischiano di essere giudicate imbranate o indesiderabili. La donna, per essere davvero aperta e disinibita a bisogno di tempo, cosa che con partner occasionali non ha.
Il numero di partner sessuali, quindi, non racconta molto di te, a meno che non venga messo in relazione ad altri fattori come età o storia sentimentale.
Concludendo, c’è una preferenza su chi ha un numero di esperienze medie o poche rispetto a chi ne ha avute molte
Se semplifichiamo le cose, possiamo notare che c’è una chiara preferenza per le coppie con esperienza sessuale moderata, per quanto non sia la fine del mondo che la tua esperienza sia inferiore o superiore. Inoltre, anche se saremo sicuramente giudicati per questo (puoi diventare un collezionista o qualcuno che non sembra molto affidabile agli occhi degli altri), un certo numero non significa che sarai solo per il resto della tua vita. In definitiva, la cosa è soggettiva.
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