Perché Celebriamo il Bacio? Dalla Censura Alla Libertà Attraverso le Generazioni

Perchè celebriamo il bacio_Attraverso le generazioni dalla censura alla libertà (1)

Articolo scritto dalla Dr.ssa Angela Virgallita

Un gesto semplice che nel tempo racconta passione, desiderio, ribellione, scandalo,  onore, tradimento, ma soprattutto AMORE. 

1. La giornata mondiale del bacio 

Dal 1990 si decide di celebrare “la bellezza” del bacio il 6 luglio nel World Kiss Day, ossia  la giornata mondiale del bacio. Ricorrenza nata in Gran Bretagna a seguito del secondo  record di una coppia thailandese che sembrerebbe essersi data il bacio più lungo del  mondo di quasi 58 ore. 

Il bacio narrato nel tempo tra arte, cinema e poesia. 

A proposito di bellezza, l’arte e la poesia hanno saputo sin da molto lontano celebrare tale  suggello d’amore. Pensiamo ai 100 e oltre 1000 baci di Catullo alla sua Lesbia, agli illustri  baci di Klimt ed Hayez; agli amanti di Magritte e al bacio alla finestra di Munch. 

Una rosa mi sboccia sulla guancia se mi baci 

e io ti guardo e ho paura di rompermi. 

(Alda Merini) 

Ma se oggi, il bacio e le sue narrazioni più disparate non sembrano creare scalpore, molti  anni fa non era così. Solo nel 1999 il cortometraggio intitolato The Kiss diretto da Williame  Heise nel 1896, fu ritenuto “culturalmente significativo” e nel 2005 incluso nella  raccolta DVD Edison: The Invention of the Movies. All’epoca in cui uscì, generò scandalo e disapprovazione; erano tempi in cui un bacio in  pubblico poteva essere perseguito con atti giudiziari. Le immagini della coppia che amoreggiava e che si baciava brevemente furono spesso sospese dall’intervento delle forze pubbliche, perché considerate inappropriate e sensibili a censura e riforma morale da parte  della Chiesa Cattolica. 

Uno sguardo al contesto socioculturale in cui ci si bacia. 

Non bisogna andare troppo indietro nel tempo.. Incredibile come all’epoca dei nostri nonni  o bisnonni spesso fosse disdicevole anche solo uno sguardo rivolto all’altro sesso.  Figurarsi legittimarsi a una carezza o un bacio in pubblico. Che fosse giudicato  sconveniente tra amanti si può lontanamente comprendere, ma tali affettuosità a volte  erano giudicate inadeguate anche con i propri figli. 

L’educazione di allora sappiamo tutti che lasciava meno spazio al dialogo e alla  comprensione. Le famiglie erano in media più numerose e il lavoro era più fisico, il ché,  spesso, si traduceva in un’educazione pragmatica e autoritaria. Mariti che emigravano e  donne che spesso si facevano carico della gestione di ogni cosa che avesse a che fare con la casa e i propri figli, donne che probabilmente dovevano ricoprire spesso anche il  ruolo paterno e non potevano concedersi debolezze. 

Ed ecco, che molte madri si mostravano intransigenti e raccontavano che i propri bambini  si potevano baciare solo nel sonno. Quale assurda credenza diremmo oggi! Eppure allora aveva senso per chi era inserito in  un contesto socioculturale in cui il pudore ed il rigore erano tra i pilastri di un buona  educazione.  

Con il tempo, ci sono stati grandi progressi culturali che hanno valorizzato sempre più il  mondo interiore di ognuno e le relazioni affettive in cui si è immersi. Uno sguardo al  mondo emotivo dei bambini e degli adulti, un passo importante verso la libertà di “sentire”  e di poterlo comunicare. 

2. Il valore di un bacio 

Un gesto semplice, un vero è proprio atto di prossimità, un movimento verso l’altro nel  desiderio di incontrarlo e comprenderlo. Un segno di pace deposta l’ascia del conflitto.  Un modo di amare con tenerezza e protezione come può fare un genitore; un’espressione  di complicità tra due amici e tutto questo con una buona dose di passione nella coppia. 

L’anima incontra l’anima sulle labbra degli amanti. 

(Percy Bysshe Shelley) 

Una potente forma di comunicazione non verbale, espressione di amore e affettività, ma  anche il suo stesso motore. 

Concedersi un bacio apre la via a una serie di gestualità che alimentano l’affetto e  l’intimità tra due persone. 

3. Reazioni e benefici fisiologici 

Se il bacio più appassionato provoca forti scariche ormonali, anche il bacio più dolce  innalza l’ossitocina, comunemente definito l’ormone del buon umore.  Baciare, infatti, ha una serie di benefici non solo relazionali ma anche fisiologici. Nel momento in cui baciamo, nel nostro corpo si attivano dei neurotrasmettitori del piacere che  ci accompagnano in un viaggio dalla pelle al cervello trasmettendo buone sensazioni e influenzando positivamente il nostro modo di approcciarci e pensare. Si abbassano, così, potenzialmente i livelli d’ansia e di stress. 

Inoltre, uno studio inglese ha dimostrato che baciarsi sia una buona pratica di allenamento  perché coinvolge circa 146 muscoli, un coordinamento complesso tra 34 muscoli facciali e  114 posturali. Tra l’altro, con l’avvicinarsi delle labbra ci sarebbe una dilatazione dei vasi sanguigni con il conseguente abbassamento della pressione ed alcuni ricercatori sostengono che il  sistema immunitario dell’organismo possa giovare dello scambio di milioni di batteri benigni. 

Il 6 luglio diventa, quindi, l’occasione per celebrare nel mondo un gesto bello e  romantico, di cui abbiamo apprezzato il piacere e conquistato la libera 

espressione nel tempo, dimostrando anche quanto questa piacevole pratica  possa contribuire al benessere fisico e psicologico di ognuno.  

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