Performance sportiva: 10 strategie efficaci per migliorarla

Performance sportiva10 strategie efficaci per migliorarla

Articolo scritto dalla Dr.ssa Noemi Maccariello

Sapevi che le nostre performance fisiche dipendono anche dal nostro stato emozionale e psicologico? Spesso ce ne dimentichiamo, noi non siamo entità scisse tra qualcosa di fisico e psichico, c’è  stretta interconnessione, interscambio e interdipendenza tra mente e cervello, da poter dire che l’uno è l’altra faccia della medaglia dell’altro. Lavorando anche su aspetti emozionali, psicologici e mentali, si può migliorare la performance sportiva di chi fa sport. Di seguito vedremo 10 strategie per migliorarla, innanzitutto vediamo cosa s’intende per performance sportiva.

1. Cosa si intende per performance sportiva

Secondo il vocabolario Treccani, per performance sportiva nel linguaggio sportivo, s’intende “il modo di svolgimento e il risultato di una competizione, in quanto possano servire a valutare la capacità di un atleta o di una squadra”. Questa definizione ci induce a pensare quanto il risultato di una prestazione sportiva sia strettamente legato al fare dell’atleta, alle sue prestazioni e alle sue capacità. Ma spesso, per quanto l’atleta possa essere molto competente nel suo ambito e avere delle grandissime abilità, magari anche più di altri, non è detto che le sue prestazioni, e quindi il risultato finale, sia dei migliori. 

10 strategie efficaci per migliorare la performance sportiva

Non di rado gli atleti incorrono in momenti di vere e proprie crisi, dove fonti di stress, aspettative, paure, difficoltà a gestire le emozioni, blocchi gli impediscono di esprimersi nel loro massimo potenziale. I problemi possono insorgere sia durante la fase di allenamento che durante la perfomance stessa, anche lì dove durante gli allenamenti sono stati raggiunti ottimi risultati.

Allenando la mente e il corpo a funzionare all’unisono, stabilendo sintonia e equilibrio tra i due, possiamo far fronte a sfide che non immaginavamo. 

Ecco di seguito alcune strategie efficaci per migliorare la performance sportiva.

1. Definizione degli obiettivi o goal setting

Un obiettivo rappresenta una direzione, uno scopo verso il quale indirizzare i propri comportamenti, quindi allenare la capacità a definire gli obiettivi favorisce e sostiene la motivazione a breve e a lungo termine. Una forte motivazione alimenta l’impegno e il reale raggiungimento degli obiettivi.

2. Motivazione

Strettamente legata alla definizione degli obiettivi, la motivazione è uno dei motori principali per muovere la nostra macchina psicofisica e volitiva. La motivazione, è il motivo per il quale si compiono determinate azioni. Innanzitutto, se si tende a cercare la motivazione intorno o fuori da se stessi, può accadere che ad un certo punto possa venir meno. La motivazione più grande si può trovare solo dentro di sé, nella mente e nel cuore. E se dovesse affievolirsi nel tempo, bisogna revisionarla e rafforzarla.

3. Immaginazione e visualizzazione

L’immaginazione ha un grande potere, infatti attraverso di essa possiamo visualizzare l’obiettivo da raggiungere, e favorire il potenziamento delle abilità e strategie atte ad adempiere pienamente alla prestazione sportiva e a raggiungere il successo. Quindi è come se internamente ci si predisponesse verso la meta prestabilita, tanto da concretizzarsi anche esternamente.

4. Attenzione e concentrazione

L’atleta deve imparare a focalizzare la sua attenzione, quindi a fare focus sia internamente a sé sia esternamente. Per focus interno ci si riferisce al fatto che spesso problematiche di vita di quel momento, preoccupazioni, stress, forti emozioni,  possono disturbare la prestazione e quindi attraverso la concentrazione e l’attenzione selettiva, o meglio il processo di selezione degli stimoli funzionali, si può ovviare a tali interferenze. Lo stesso vale per gli stimoli esterni, facendo un focus esterno, si evita di incappare in inutili distrazioni.

5. Gestire stress e ansia

L’ansia e lo stress sono risposte che alzano il nostro livello di attivazione o arousal, fisica e mentale, quindi per un atleta rappresentano una bella spinta a poter dare il meglio di sé. Il problema sussiste quando i livelli di stress e ansia superano una certa soglia e diventano ingestibili, causando l’effetto opposto a quello desiderato. Quindi una buona gestione, favorisce motivazione, sicurezza e buone prestazioni.

6. Sicurezza e stima di sé

La fiducia in sé stessi si basa su una buona autostima, sul fatto che si è consapevoli di avere abilità e capacità e di sentirsi in grado di superare le prove più difficili e affrontare qualsiasi sfida. Anche se si conoscono i propri limiti, i punti deboli, si deve essere anche sicuri dei punti di forza, tanto da potenziarli e poterli sfruttare al meglio. 

7. Pensieri positivi e dialogo interiore

Instaurare un dialogo interiore con se stessi favorisce la possibilità di tenere sotto controllo i pensieri negativi, come per esempio la paura di non farcela o di non sentirsi all’altezza. Non solo di tenerli sotto controllo, ma di poterli trasformare positivamente. Così come dall’immaginazione, anche dai pensieri e dall’immagine che abbiamo di noi stessi scaturisce una buona performance. 

8. Capacità di coping

Per coping s’intendono le strategie di adattamento che si mettono in atto per fronteggiare situazioni problematiche e ostacoli che si palesano di volta in volta. Lavorare sul rafforzamento della capacità di coping, favorisce nell’atleta la gestione di situazioni che altrimenti potrebbero soverchiarlo.

9. Capacità di rilassarsi

Gli allenamenti mettono a dura le prova l’atleta, spesso diventano impegnativi e molto faticosi. Per capacità a “staccare”, non ci si riferisce soltanto al fatto, di interrompere o stravolgere il normale svolgimento quotidiano dello sportivo; certo, sarebbe l’ideale, ma spesso è praticamente impossibile. Ci riferiamo alla possibilità di apprendere, attraverso delle tecniche, quali per esempio il training autogeno, a rilassarsi profondamente, permettendo alla mente e al corpo di rigenerarsi.

10.  Tolleranza alla frustrazione

Si intende la capacità di far fronte al fallimento e alla sconfitta e di gestire quindi la ricaduta emozionale di sfiducia e tristezza, ma soprattutto di rabbia. Quest’ultima è molto presente purtroppo nei giochi di squadra, arrivando talvolta alcuni atleti ad apparire poco “sportivi” e privi di spirito di gioco. La causa di queste reazioni nella maggior parte dei casi è dovuta alle aspettative, alle credenze, ci si aspetta di vincere sempre, di fare prestazioni sempre al massimo delle proprie possibilità. Dopo aver commesso un errore si diventa troppo duri e critici con se stessi. Il rischio è di perdere la padronanza di sé, d’innervosirsi e spesso di perdere fiducia nelle proprie capacità. Tollerare la frustrazione quindi, permette di imparare dai propri errori e di cavalcare l’onda adrenalinica che porta a dare il meglio di sé.

2. Tecniche per migliorare la performance sportiva: Training Autogeno e Visualizzazione

Tra le tecniche più diffuse ed efficaci per migliorare la performance sportiva, menzionerò il Training Autogeno e la Visualizzazione.

Il Training Autogeno è banalmente definito una tecnica di rilassamento, il che in parte è vero perché permette il rilassamento profondo sia muscolare che mentale. Infatti, è molto più ristorativo di una bella dormita. Ma tale rilassamento ha delle conseguenze importanti su altre funzioni fisiologiche, strettamente collegate anche alle emozioni. Quindi facendo propria la tecnica del training autogeno, si impara ad autorigenerarsi da un lato e dall’altro a gestire importanti aspetti emozionali, per esempio di ansia e stress di fronte a situazioni impreviste, favorendo quindi un certo selfcontrol. L’autocontrollo, o selfcontrol, permette di indirizzare i propri comportamenti e le proprie azioni verso l’obiettivo stabilito, promuovendo attenzione selettiva e concentrazione, tolleranza alla frustrazione e allo stress. Implicando anche una buona gestione dei livelli di attivazione o arousal, descritti nel paragrafo precedente.

Strettamente collegata al training autogeno è la tecnica di Visualizzazione, che permette attraverso il potere  dell’immaginazione, di focalizzarsi sugli obiettivi stabiliti. Visualizzare l’obiettivo significa concentrarsi sulla strada da percorrere, imparando a conoscerne la direzione, al punto tale che le nostre azioni si dirigano proprio dove vogliamo, evitando quindi inutili dispendi di energie.

Conclusioni

Insomma, è pura illusione e forzatura considerare corpo e mente due entità a sé stanti. Il vero sportivo questo lo sa bene. Per cui rivolgersi ad un professionista che possa favorire una buona performance sportiva attraverso l’ allenamento mentale, sarebbe una buona prassi.

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