Articolo scritto dalla Dr.ssa Laura Bravi
Spesso sentiamo parlare di co-dipendenza, ma che cosa significa esattamente, e cosa la distingue dalla dipendenza affettiva?
Si parla di co-dipendenza quando, all’interno di una relazione, un individuo dimostra di essere totalmente dipendente da un altro: in generale, si può dire che la co-dipendenza è uno schema di comportamento disfunzionale, in cui emerge un’attenzione estrema per un’altra persona e una mancanza di consapevolezza e soddisfazione dei propri bisogni ed esigenze.
La co-dipendenza va, innanzitutto, differenziata dalla dipendenza affettiva: la dipendenza affettiva si può definire come uno stato patologico in cui la relazione di coppia è vissuta come condizione imprescindibile e necessaria per il proprio benessere e all’interno di questa si sceglie tendenzialmente come compagno un partner che non ha particolari problematiche; nella co-dipendenza invece, il soggetto della dipendenza è una persona che sicuramente ha, a sua volta, un disturbo psicologico.
Il termine “co-dipendenza” è stato ideato negli anni 70 da alcuni psicologi che osservavano il comportamento degli alcolisti e dei loro familiari: è stato evidenziato che, in alcuni casi, i familiari tendevano a dedicare tutte le loro attenzioni e cure agli alcolisti mettendo totalmente da parte le loro necessità.
Più di recente, alcuni specialisti parlano di co-dipendenza in tutte quelle relazioni in cui c’è un’attenzione estrema su un’altra persona a discapito di sé stessi e dei propri bisogni.
1. Caratteristiche del co-dipendente
Mentre in una relazione funzionale un partner desidera stare con l’altro perché prova un sentimento, nella co-dipendenza la persona è coinvolta principalmente perché sente che l’altro ha bisogno di lei/lui.
La necessità che l’altro mostra di avere, diviene il legame e la condizione di stabilità e continuità della relazione: il co-dipendente, che ha paura della separazione dal partner, percepisce rassicurazione e sicurezza dallo stato di bisogno dell’altro nei suoi confronti, ed è convinto che, fino a quando l’altro avrà bisogno di lei/lui, la relazione non terminerà.
Le caratteristiche che contraddistinguono i soggetti co-dipendenti, sono così riassumibili:
- Hanno una bassa autostima;
- Concentrano la loro vita sui bisogni degli altri;
- Hanno difficoltà a stabilire confini definiti con il/la partner;
- Si sentono responsabili di quello che provano gli altri (es. “Se è arrabbiato è per colpa mia”);
- Fanno affidamento sull’approvazione degli altri per decidere cosa fare e cosa dire;
- Sono attratti dalle persone bisognose d’aiuto;
- Si lasciano influenzare dai sentimenti degli altri, fino a farli propri;
- Sopportano sempre di più i comportamenti altrui;
- Rinunciano ad interessi e passatempi pur di non pesare su gli altri;
- Avvertono sintomi d’ansia e depressione;
- Hanno una paura ossessiva di perdere l’altro;
- Provengono spesso da famiglie con esperienze di co-dipendenza.
2. Che tipo di partner cerca un co-dipendente?
La persona con una co-dipendenza affettiva tende a stringere legami con persone problematiche. Spesso sono individui con una forte depressione, o con specifiche forme di dipendenza (da alcol, da droghe, da gioco ecc.).
Solitamente sono persone estremamente concentrate su sé stesse e sui loro problemi, che difficilmente riescono a tenere in considerazione l’altro.
La persona che sta con il co-dipendente, spesso sperimenta sentimenti ambivalenti, perché se da una parte è grata per il sostegno del partner, dall’altra parte ne percepisce anche il controllo e l’invadenza.
Per il co-dipendente rappresenta un “rischio” che l’altro poi in definitiva risolva davvero i suoi problemi, perché questo potrebbe portare alla fine della dipendenza e di conseguenza anche alla fine della relazione.
3. Come guarire dalla co-dipendenza?
Per superare tale relazione patologica bisogna innanzitutto riconoscere l’esistenza delle dinamiche all’origine dei comportamenti disfunzionali e poi iniziare un processo di cambiamento.
In un percorso psicoterapeutico la persona co-dipendente potrà permettersi di affrontare il passato che ha contribuito alla creazione dei suoi problemi: spesso infatti, questi atteggiamenti provengono da famiglie di origine altrettanto problematiche, dove in alcuni casi, si è verificata un’inversione di ruoli ed il bambino (che poi sarà co-dipendente) ha dovuto farsi carico di responsabilità che invece spettavano ai genitori, come ad esempio prendersene cura e accudirli. Questo può aver contribuito a sviluppare l’idea che solo aiutando i genitori a superare le loro sofferenze si potesse assumere il ruolo di figlio apprezzato ed amato senza condizioni.
Può essere di grande aiuto per la persona co-dipendente prendere consapevolezza di queste dinamiche attraverso un percorso di psicoterapia, per elaborare e integrare le proprie esperienze di deprivazione affettiva, ponendo finalmente enfasi sulla propria sofferenza senza preoccuparsi di quella altrui.
Nel percorso, la persona co-dipendente, avrà anche la possibilità di lavorare sui sentimenti contrastanti sperimentati nei propri confronti, che emergono quando prova a porre se stesso al centro e non l’altro, per superare l’idea che una persona è di valore solo se si sacrifica per qualcun’altro.
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