Articolo della Dr.ssa Luna Berghella
Come proposto da Andolfi la coppia amorosa, che si tratti di una coppia eterossessuale o composta da memrbi dello stesso sesso, può essere considerata un unico sistema relazionale. Ciò significa che non si può guardare alla diade amorosa senza considerare che essa ha una cultura e una storia familiare di riferimento, e che queste hanno influenzato la formazione della personalità del singolo individuo.
Inoltre ogni spazio di coppia è influenzato da degli aspetti o valori particolari come l’amore, il legame, il rispetto, la tolleranza, l’intimità, la passione ma anche il sacrificio.
Questi valori variano in base agli eventi gravando positivamente o negativamente sul ciclo vitale della coppia.
La coppia fomata da memebri dello stesso sesso, ha però delle sue peculiarità che la rendono un sistema unico ricco di risorse. Ma anche di difficoltà che sono specifiche del sistema formato da individui omosessuali.
Ogni qualità del singolo individuo ha generato quello che banalmente viene definito equilibrio di coppia. L’incastro di questo puzzle è dato dalla complementarietà delle caratteristiche funzionali quanto da quelle disfunzionali dei singoli individui che la compongono. La diade amorosa omosessuale, esattamente come quella eterosessuale ha un suo ciclo vita e dei compiti evolutivi da espletare, in questo senso, la crisi di una coppia è un avvenimento fisiologico del sistema, da considerare essenziale affinché vi sia un’evoluzione di questa.
Ogni stravolgimento però richiede sempre un periodo di assestamento dei cambiamenti, e la facilità o difficoltà di questo compito evolutivo dipende dal grado di maturazione affettiva e psicologica di ciascuno dei due membri.
1. I segnali dei problemi di coppia dello stesso sesso
Tra i segnali dei problemi di coppia rientrano:
- Difficoltà nell’esprimere la propria personalità, il cui segnale principale è un’anomala simbiosi, atteggiamento che può essere considerato maladattivo poiché la fusione con l’altro oltre l’iniziale periodo di innamoramento è solitamente campanello di un gioco di potere, in cui uno dei due per paura di perdere l’altro, è sempre la parte che subisce e che si muove con atteggiamento sottomesso.
- Difficoltà relazionali causate dalla paura di stigmatizzazione sociale e dalla mancanza oggettiva di una rete di supporto, fattori che hanno una ricaduta in termini comportamentali attraverso una chiusura della coppia in se stessa.
- Problematiche sessuali che conducono allo sviluppo di sintomi quali ansia da prestazione o l’evitamento dell’intimità.
- Avvenimenti significativi destabilizzanti, come ad esempio il tradimento, con conseguente prevalere di sentimenti di disillusione e rabbia o eccessiva gelosia.
2. Le cause dei problemi di coppia dello stesso sesso
I bisogni vitali del singolo individuo si muovono all’interno della coppia generando dinamiche che ne scandiscono il ritmo vitale tra momenti di reale benessere, e periodi conflittuali.
Utilizzando l’analogia del terremoto, una novità può essere percepita come una piccola scossa o un grande sisma, nel caso delle coppie composte da membri dello stesso sesso, le difficoltà si moltiplicano esponenzialmente, in primis perchè la storia personale pregressa degli individui omosessuali è stata facilmente soggetta a traumi importanti, ma anche perché ogni sistema coppia è a sua volta inserito in un’altro macrosistema ovvero il contesto socio culturale di riferimento, che può renderle la vita difficile estremamente difficile se percepito come ostile o minaccioso.
Da un punto di vista psicologico la scelta del partner è in gran parte legata al soddisfacimento di bisogni personali, questi sono in parte consci e in parte inconsci, inoltre non è scontato che entrambi i membri riescano a maturare ed evolvere a livello psichico con le stesse modalità e tempistiche, così nel tempo può accadere che le le aspettative personali vengano disattese causando un grado di soddisfazione interna importante.
Andiamo però a vedere quelle che sono le problematiche specifiche appartenenti ad una coppia dello stesso sesso e che potremmo riassumere nei seguenti punti:
- Mancanza di ruoli.
- Strategie di coping insufficienti.
- Livello di coming out differente.
- Costruzione dell’identità di genere.
- Obiettivi di coppia e contesto di riferimento.
3. Mancanza di ruoli
Secondo S.I.S.E.S. le dinamiche relazionali nella coppia dello stesso sesso ruotano intorno all’ assenza di una suddivisione interna di ruoli, che è invece ben presente e stereotipata nelle coppie eterosessuali e che è legata anche al contesto sociale di riferirmento.
Questa condizione da una parte è sinonimo di una maggiore libertà di espressione della propria identità, ma dall’altra l’assenza di partner comportamentali delineati ha il risvolto negativo di rendere più difficoltosa la gestione e il successivo processo di risoluzione dei problemi.
4. Strategie di coping
Come per quelle eterosessuali, anche tra le coppie omosessuali vi sono quelle più rigide e poco inclini al cambiamento.
In particolare, viste le personali difficoltà quotidiane inerenti l’essere omosessuali, la variazione dell’assetto degli equilibri interni di coppia è percepito come una forte minaccia, non solo per la relazione ma anche per i singoli membri che la compongono, questa paura spesso sovrasta quelle che sono le reali strategie di coping della coppia, che utilizza un atteggiamento difensivo maladattivo con il fine di proteggersi da un ulteriore carico di sofferenza emotiva, ma questa scelta purtroppo si traduce in una minore resilienza al cambiamento.
5. Livello di coming out
Se nelle coppie eterosessuali i cambiamenti coincidono con avvenimenti importanti, come ad esempio la decisione di contrarre matrimonio, il divenire una coppia genitoriale o ancora, riferirsi a problematiche esistenziali di uno dei due partner (difficoltà lavorative etc…) nella coppia omosessuale a queste si sommano la difficoltà legata al fatto che i due membri potrebbero non avere lo stesso livello di coming out, rendendo ancora meno piacevole il viversi in un contesto pubblico.
Pertanto non è raro che ad un certo punto della relazione uno dei due possa avvertire il bisogno di relazionarsi con l’esterno in maniera più autentica ma che purtroppo l’altro non sia pronto.
6. Costruzione identità di genere
Bisogna considerare che se un individuo eterosessuale rischia nell’arco della propria esistenza di andare incontro a momenti di crisi interiore, l’individuo omosessuale ha la doppia possibilità che questa avvenga, poichè la sua stessa esistenza ha che fare con l’elaborazione dell’identità di genere che ha costruito attraversando momenti di profonda sofferenza dovendo avere a che fare con l’interiorizzazione del rifiuto sociale legato alla stigmatizzazione del’omosessualità, questa condizione è terreno fertile affinchè si instauri una crisi personale che inevitabilmente ha ripercussioni nella coppia.
7. Obiettivi di coppia dello stesso sesso e contesto di riferimento
Altra difficoltà è proprio legata al naturale cambiamento negli obiettivi di coppia, questi sono infatti legati anche alla fisiologica evoluzione della propria identità che stimola la nascita di nuovi bisogni come ad esempio il desiderare di sviluppare una dimensione genitoriale e che spesso non coincide con il desiderio dell’altro.
Inoltre le coppie omosessuali devono fare i conti con le difficoltà legate al contesto di riferimento in cui si matura tale scelta e che potrebbe rendere queste decisioni più complicate.
8. Soluzioni ai problemi di coppia dello stesso sesso
Continuando a citare Andolfi, oltre alla sofferenza, una coppia che segnala una storia di difficoltà mostra anche il segnale di una grande speranza.
Pertanto la soluzione è quella innanzitutto di identificare la radice del problema per poter decidere a quale specialista riferirsi.
9. Approccio individuale di stampo psicodinamico
Se la crisi è causata solo dalla soggettività di uno dei due, la possibilità potrebbe essere quella di richiedere un percorso di psicoterapia personale con approccio psicodinamico, utile quando si vuol lavorare nel profondo della psiche dell’individuo analizzando le tematiche pregresse irrisolte e che hanno lavorato silenziosamente scatenando l’attuale crisi emotiva personale, tale approccio può infatti condurre alla risoluzione dei conflitti interiori consci e inconsci.
In particolare quando si ha a che fare con l’identità di genere, anche se non sono presenti disturbi di personalità, risulta essere molto utile la terapia basata sulla mentalizzazione (MBT) di Peter Fonagy, questa infatti conduce allo sviluppo di nuove competenze metacognitive come il riuscire a comprendere le manifestazioni affettive altrui e quelle personali, aiutando così ad andare oltre il trauma interiorizzato (come ad esempio lo stigma sociale) ma anche aumentando la regolazione affettiva e le capacità di automonitoraggio che si dimostrano fondamentali non solo per una completa accettazione di sé ma per il controllo degli impulsi e dunque per arginare il rischio di scelte basate sul soddisfacimento di un bisogno e non di un reale desiderio.
10. Terapia di coppia di stampo sistemico-relazionale
Nel caso si dovesse lavorare sul recupero di una complementarietà di coppia andata persa, si può pensare di rivolgersi ad un terapeuta specializzato in psicoterapia sistemica-relazionale iniziando così un percorso di coppia, grazie al quale è possibile restituire un significato al momento difficile che si sta attraversando contestualizzandolo come appartenente al normale ciclo di vita della coppia, valorizzando le risorse presenti e superando questo momento di impasse attraverso tecniche proprie di questo approccio e che conducono alla scoperta dei miti familiari, alla ristrutturazione interiore con la famiglia d’origine fino alle negoziazione di nuove regole di coppia.
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