Procrastinazione Cronica, Perché è Un Grosso Problema?

procrastinazione

Articolo scritto dalla Dr.ssa Valeria Amoroso

Capita anche a te di procrastinare le attività da fare? Ti sei mai chiesto/a il perché lo fai?  Per quanto tempo rimandi? Cosa succede dentro di te? Quali sono le conseguenze nella tua vita?

Vediamo insieme quando il procrastinare può diventare un vero e proprio problema e perché.

Il termine procrastinare nella lingua italiana si riferisce al fatto di rinviare da un giorno a un altro, dall’oggi al domani, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l’intenzione di non fare quello che si dovrebbe. 

In psicologia “procrastinare” indica quel comportamento teso a rimandare volontariamente un’azione, nonostante la possibilità di incorrere in conseguenze future negative. Procrastinare costituisce pertanto una strategia di evitamento che ha la funzione di riscontrare immediato piacere nel breve termine a discapito degli effetti positivi a lungo termine.

1. Cosa spinge a procrastinare?

Ciascuno di noi può essersi trovato a rimandare una o più volte qualcosa da fare; i motivi possono essere molteplici. Ma che cosa succede in chi è abituato a procrastinare sistematicamente?

Il procrastinatore cronico sperimenta uno stato di ansia e ha difficoltà a proiettarsi nel lungo termine; procrastina in aree diverse della propria vita tendendo, in generale, a rimandare l’inizio di un’attività, a lasciarla in sospeso o a rimandarne la conclusione.

Il rimandare costantemente a un altro momento le cose importanti da fare può incidere su diversi ambiti di vita: relazioni, scuola, lavoro, sviluppo personale. 

È evidente che questa modalità può consolidarsi talmente tanto, da estendersi a diversi ambiti della vita di una persona e provocare un forte restringimento, fino quasi a paralizzare gli sviluppi futuri. Quando si è in questa situazione è  facile cadere in uno stato di apatia e depressione e l’essere consapevoli di questo atteggiamento è sicuramente il primo passo per chiedere aiuto.

2. Cause della procrastinazione

I fattori che possono incidere su questo atteggiamento sono ad esempio alcuni stati interni come paura, disinteresse, noia e ansia. 

Spesso le persone che tendono a procrastinare sempre cercano di evitare diverse sensazioni ed emozioni come:

  1. La paura di fallire: le persone tendono a rimandare per la paura di subire un insuccesso, non tollerano l’idea di fallire e preferiscono rimanere nel dubbio piuttosto che intraprendere un’azione. Questa paura blocca la persona, tanto da rimandare la situazione temuta.
  2. La paura del successo: alcune persone si considerano non in grado di potere ottenere e meritare un successo, per cui tendono a mettere in pratica il medesimo schema che porta al fallimento o evitano di fare, per il timore di non sapere come reagire ad un possibile cambiamento positivo.
  3. La paura di assumersi responsabilità porta a rimandare certe decisioni o azioni importanti. Alcuni possono anche rimandare decisioni e azioni, per ribellarsi alle pressioni e alle aspettative altrui.
  4. Provare uno stato d’ansia tale da preferire lo spostamento di  certi impegni o attività; procrastinare abbassa l’ansia nel breve termine, ma la fa aumentare nel lungo termine. Quando si deve fare qualcosa di nuovo o di diverso l’ansia è naturale che ci sia. È soltanto facendosi carico di quell’ansia, attraversandola e sostenendola che l’ansia si abbassa e si può riuscire a fare ciò che spaventa.
  5. Il perfezionismo: alcune persone tendono a non fare e a rimandare, perché pensano di poter agire solamente quando si sentono in grado di poter fare qualcosa alla perfezione. Queste persone possiedono grandi aspettative su di sé, pretendono il massimo da se stessi e dalle proprie azioni, tanto da non agire e rimandare il momento dell’azione proprio perché non si sentono mai all’altezza delle proprie rigide aspettative.

Tutto ciò che viene rimandato a lungo nel tempo ha la funzione di diminuire l’ansia nel breve termine, ma di estendere questo stato d’ansia nel lungo termine. Oltre a ciò la persona che procrastina evita di essere in contatto con le proprie paure, insicurezze e limiti. Il risultato è una reazione a catena che rende gli ambiti di vita della persona, che procrastina sistematicamente, sempre più ridotti.

Procrastinare può diventare molto limitante quando porta la persona a una paralisi comportamentale ed emotiva, impendendo di pianificare e raggiungere i propri obiettivi e i propri successi e sviluppi personali. Quando la procrastinazione cronica diventa predominante è importante iniziare a parlarne con un professionista, che possa aiutare a modificare questo atteggiamento e a produrre nuove strategie per affrontare le situazioni. 

Spero che l’articolo sia stato di tuo gradimento e che ti possa essere stato utile! 

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