Psicoterapia cognitiva post-razionalista: come si differenzia dalle altre terapie cognitive?

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La psicoterapia cognitiva post-razionalista è una prospettiva terapeutica relativamente recente che ha suscitato un crescente interesse nella comunità psicologica. Questo approccio differisce dalle terapie cognitive tradizionali, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), in vari modi significativi. In questo articolo, esploreremo in dettaglio la psicoterapia cognitiva post-razionalista, mettendola a confronto con altre terapie cognitive, per comprendere meglio in cosa consiste la sua unicità.

Per capire appieno la psicoterapia cognitiva post-razionalista, è importante conoscerne le radici. Questo approccio è stato sviluppato da Vittorio Guidano e Giovanni Liotti negli anni ’80 come una risposta critica alle limitazioni della terapia cognitivo-comportamentale tradizionale. Gli psicoterapeuti post-razionalisti ritengono che la TCC si concentri eccessivamente sui processi razionali e sulla cognizione cosciente, trascurando gli aspetti profondamente radicati e inconsci dell’esperienza umana.

1. L’Approccio alla Coscienza

Uno dei principali elementi distintivi della psicoterapia cognitiva post-razionalista è il suo atteggiamento nei confronti della coscienza. Mentre la TCC si concentra sull’analisi razionale e sulla modifica dei pensieri consapevoli, la psicoterapia cognitiva post-razionalista sostiene che gran parte dell’attività cognitiva avvenga in modo implicito e non conscio. Questo approccio prende in considerazione il “sistema implicito” dell’individuo, che comprende credenze, aspettative e schemi profondamente radicati, spesso derivanti da esperienze infantili.

2. L’Esperienza Emotiva

La psicoterapia cognitiva post-razionalista dà grande importanza all’esperienza emotiva e alle emozioni come veicolo per comprendere il funzionamento psicologico dell’individuo. A differenza della TCC, che tende a enfatizzare l’analisi dei pensieri razionali, la psicoterapia cognitiva post-razionalista riconosce che le emozioni possono emergere da fonti inconsce e profonde. Questo approccio promuove l’esplorazione e l’accettazione delle emozioni piuttosto che cercare di modificarle o sopprimerle.

3. L’Approccio Narrativo

Un’altra caratteristica distintiva della psicoterapia cognitiva post-razionalista è l’uso dell’approccio narrativo. Questo significa che la terapia si concentra sulla costruzione e sulla ri-costruzione delle storie personali dell’individuo. Gli psicoterapeuti post-razionalisti ritengono che le narrazioni personali siano fondamentali per la comprensione di sé e per il cambiamento. Il paziente è incoraggiato a esplorare e a riconsiderare le proprie storie di vita, consentendo un maggiore senso di continuità e di comprensione del proprio passato.

4. L’Importanza del Sé Multiplo

Nel contesto della psicoterapia cognitiva post-razionalista, viene postulato il concetto di “sé multiplo”. Questo significa che l’individuo ha molteplici aspetti del sé che possono essere in conflitto tra loro. Questa visione riconosce che le persone possono sentirsi divise o incoerenti all’interno di sé stesse e che questa divisione può contribuire ai problemi psicologici. La terapia mira a integrare questi aspetti del sé, promuovendo una maggiore coerenza e armonia.

5. La Relazione Terapeutica

La relazione tra il terapeuta e il paziente è fondamentale nella psicoterapia cognitiva post-razionalista. Si pone un’enfasi particolare sulla co-costruzione del significato all’interno della relazione terapeutica. Il terapeuta collabora con il paziente per esplorare insieme il suo mondo interiore, accettando e rispettando l’esperienza del paziente senza giudizio.

Conclusione

In sintesi, la psicoterapia cognitiva post-razionalista rappresenta un’evoluzione significativa delle terapie cognitive tradizionali. Si distingue per la sua attenzione all’inconscio, all’esperienza emotiva, all’approccio narrativo, al concetto di sé multiplo e alla relazione terapeutica. Sebbene sia emersa come una prospettiva terapeutica relativamente nuova, ha dimostrato di essere efficace in molte situazioni, soprattutto per le persone che hanno riscontrato limiti nelle terapie cognitive tradizionali. Tuttavia, è importante notare che la scelta tra la psicoterapia cognitiva post-razionalista e altre terapie cognitive dovrebbe essere basata sulle esigenze individuali del paziente e sulle indicazioni cliniche specifiche. La diversità delle opzioni terapeutiche è una risorsa preziosa per adattare il trattamento alle esigenze uniche di ciascun individuo.

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