Psicoterapia Per il Gioco d’Azzardo: Niente da Perdere?

psicoterapia per il gioco d'azzardo

Articolo scritto dalla Dr.ssa Barbara Ostorero

Il gioco fa parte della nostra vita ed è ciò che distingue gli esseri umani dagli altri primati. Iniziamo a giocare da bambini e le attività ludiche si vanno via, via modificando con lo sviluppo intellettivo e psicologico, ma rimangono un aspetto fondamentale della vita di ogni individuo in tutte le fasce d’età. Ci sono però delle situazioni in cui il giocare assume connotazioni problematiche, vediamo insieme di capire quando.

1. Definizioni

Secondo il Devoto Oli, vocabolario della lingua italiana, il Gioco è qualsiasi esercizio, singolo o collettivo, cui si dedichino bambini o adulti, per passatempo o svago o per ritemprare le energie fisiche e spirituali; ma il gioco è anche una competizione fra due o più persone, regolata da norme convenzionali e il cui esito dipende in minore o maggiore misura dall’abilità o dalla fortuna. 

Sempre secondo il Devoto Oli si definisce Gioco d’azzardo qualsiasi puntata o scommessa, fatta per sé o per altri, con denaro o con qualsiasi altro bene, sull’esito di un evento futuro, che in genere riguarda qualsiasi gioco di società oppure una gara. Ciò che è fondamentale per definire un gioco d’azzardo è la presenza di alea, quindi, di qualsiasi attività che presenti incertezza sull’esito finale.   

2. Tipologie di Gioco

Roger Caillois ha analizzato i giochi e li ha classificati in 4 categorie: 

  1. Giochi di competizione, ossia tutte le competizioni, siano esse sportive o mentali, nelle quali per ottenere il successo sono necessari allenamento, capacità personali e concentrazione. 
  2. Giochi di simulacro, cioè i “giochi di ruolo” 
  3. Giochi di vertigine, in cui si gioca mettendo alla prova se stessi
  4. Giochi d’azzardo o alea, cioè tutti quei giochi in cui la fortuna ed il caso rappresentano il fattore principale, senza che sia necessaria una qualche abilità del giocatore.  

3. Il Gioco è diventato un problema?

Prova a rispondere alle seguenti domande:

 Ti è mai capitato di: 

  • Essere assorbito dal pensiero del gioco, di ripensare a giocate passate o di programmare le giocate future?
  • Hai sentito il bisogno di aumentare la quantità di denaro giocata per raggiungere l’eccitazione desiderata?
  • Hai cercato più volte di controllarti, riducendo o abbandonando l’abitudine del gioco ma non i sei mai riuscito?
  • Sei diventato irascibile e nervoso ogni volta che hai cercato di resistere all’impulso del gioco?
  • Ti è capitato di mentire per nascondere il tuo coinvolgimento nel gioco d’azzardo?
  • Hai commesso azioni illecite per trovare i soldi per il gioco? 
  • Hai messo a repentaglio il tuo lavoro e/o una relazione significativa perché hai continuato a giocare?
  • Hai chiesto soldi per appianare i debiti contratti giocando?

Secondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità, quelli appena elencati sono  atteggiamenti e comportamenti caratteristici delle persone che presentano un Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA).

4. Ora che hai scoperto tutto questo, cosa puoi fare? 

  • Per prima cosa è il caso che ti rechi in un centro per il trattamento delle Dipendenze, dove sarai ascoltato e dove un’equipe multidisciplinare saprà indicarti che cosa puoi fare adesso che hai preso consapevolezza che hai un problema. 
  • Uno Psicologo Clinico, sui criteri indicati nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5), o attraverso la somministrazione di appositi strumenti testistici validati, potrà effettuare una diagnosi puntuale e verificare anche i diversi gradi di gravità. Verrà effettuato un assessment (valutazione) globale (presenza di comorbilità psichiatrica, eventuale uso di sostanze, familiari giocatori o dipendenti da sostanze o alcool, presenza di risorse ambientali o personali o familiari…). 
  • Verrai preso in carico dal Servizio, ed a seconda della tua situazione, il trattamento potrà essere basato su strumenti psicoterapici, sui gruppi di auto-mutuo aiuto (come i Giocatori Anonimi) e su interventi psico educativi di tutoraggio volti principalmente ad aiutarti ad affrontare gli eventuali problemi socio-economici correlati al Gioco d’Azzardo Patologico. Valutando se necessaria un’integrazione farmacologica (principalmente per la gestione dell’ansia e per la stabilizzazione dell’umore, poiché non esistono ancora farmaci approvati per il trattamento del DGA). Esiste, infine, anche la possibilità di intraprendere un trattamento residenziale nel caso tu abbia perso completamente il controllo sulla tua vita. 

L’approccio migliore risulta comunque essere quello integrato, che prevede di occuparsi delle diverse aree della tua vita, che quindi tiene conto degli aspetti socio-relazionali, familiari, psicopatologici, economici, lavorativi e legali. 

5. Quale psicoterapia? 

Gli strumenti psicoterapici individuali o di gruppo a disposizione sono molteplici e tutti molto efficaci, poiché seguono ad una attenta valutazione psicologica attraverso la quale il terapeuta individua criticità e punti di forza, al fine di poterti orientare verso la terapia migliore e verso il cambiamento. Vediamone alcune esempi:

La terapia psicodinamica aiuta a prendere consapevolezza dei propri bisogni, dei sentimenti provati e soprattutto del proprio stile relazionale, intervenendo poi sui meccanismi di difesa utilizzati e procedendo alla mobilitazione delle funzioni psichiche più evolute, prima bloccate, affinché si possano conoscere e affrontare i sentimenti di confusione e impotenza che hanno portato l’individuo verso il gioco d’azzardo patologico.  

La  terapia cognitiva è incentrata essenzialmente sulla ristrutturazione cognitiva: partendo dalla comprensione del gioco d’azzardo, si procede all’identificazione delle credenze erronee ed alla loro modificazione e correzione. Tutto ciò perché le convinzioni erronee, associate ad altre variabili, finiscono spesso con il condizionare in maniera determinante il comportamento da attuare nel contesto del gioco d’azzardo (Ladoucer, Sylvain, Boutin, 2001)
La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) che si è rivelata particolarmente efficace  per il DGA, affianca alla ristrutturazione cognitiva delle tecniche comportamentali finalizzate allo sviluppo delle abilità sociali e relazionali e allo sviluppo delle capacità decisionali e di fronteggiamento dei problemi, nonché al controllo dello stimolo e alla prevenzione delle ricadute (Marlatt e Gordon, 1985).

La terapia di gruppo sfrutta alcuni dei fattori terapeutici specifici del lavoro di gruppo quali l’infusione della speranza, l’universalità, la ricapitolazione correttiva del gruppo primario, lo sviluppo di tecniche di socializzazione e del comportamento imitativo, nonché la coesione di gruppo per modificare la struttura sinaptica e le vie neurali che hanno dato vita al comportamento disadattivo del gioco patologico.

Se pensi di avere un problema con il gioco d’azzardo, non esitare a contattare subito un professionista, prima lo fai e prima potrai ricominciare a vivere la tua vita in maniera piena e soddisfacente. 

A volte è difficile “ammettere” a se stessi di essere in difficoltà e, iniziare a parlarne in totale assenza di giudizio, per comprendere cosa sta succedendo è già un piccolo, grande primo passo. Se vorrai, dunque, sono disponibile per parlarne in una telefonata gratuita di 15 minuti. 

Stai attraversando un momento difficile? Prenota una sessione e inizia ora a risolvere i tuoi problemi, attraverso l’aiuto della Dr.ssa Barbara Ostorero.

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