Senso di Colpa e Vergogna: Come Imparare a Perdonare Se Stessi?

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Articolo scritto dalla Dr.ssa Mirella Sgarbossa

Il senso di colpa é una sentimento legato alla trasgressione che si attiva all’attivarsi della paura di una punizione, il tema principale coinvolto è legato alla domanda “che cosa ho fatto?” E la ricerca di un comportamento riparativo per rimediare. 

La vergogna è un sentimento accompagnato dalla sensazione di perdita della propria dignitá e porta con le la paura di perdere il legame affettivo con le persone coinvolte, questo perché si è convinti di essere diventati delle persone sgradevoli, cattive o pericolose; nella vergogna il tema coinvolto è invece legato alla domanda “che cosa sono?”, non è messo in dubbio il comportamento in sé ma la struttura morale che ha portato la persona ad agire in quella determinata maniera e per il quale non c’è possibilitá di soluzione. La vergogna mina l’integritá del sé e delle proprie capacitá.

 

1. Senso di colpa e Vergogna

1.1 Punti in comune

  1. Entrambe fanno parte delle emozioni definite “morali” e hanno lo scopo di tentare di inibire comportamenti che prevedono una trasgressione.
  2. Possiedono una valenza negativa e vengono associate a situazioni in cui la persona si trova ad affrontare un fallimento personale o una violazione.
  3. Sono legate a emozioni di imbarazzo.
  4. Implicano entrambe capacità di autoriflessione e autovalutazione.
  5. Implicano un’autovalutazione negativa e sentimenti di stress scatenati dalla percezione di fallimento e trasgressione.

1.2 Differenze

  1. Il senso di colpa implica un’autovalutazione morale negativa che riguarda la propria responsabilitá in un comportamento o un’attitudine considerata trasgressiva o che produce un danno a qualcuno.
  2. La vergogna coinvolge invece un’autovalutazione negativa non legata alla morale, bensí si associa alla sensazione di non riuscire a soddisfare gli standard che qualcuno ha su di noi.

2. La capacitá di perdonare se stessi

La capacitá di perdonare se stessi è un complesso processo emotivo e motivazionale che mira alla riparazione di un torto compiuto ai danni di un’altra persona, questo comporta:

  1. riconoscere attivamente il proprio ruolo e la propria responsabilitá
  2. saper accogliere il dolore di un’altra persona
  3. farsi carico delle conseguenze delle proprie azioni anche in assenza di esplicite intenzioni nel danneggiamento di qualcuno.

L’insieme di questi fattori determina il grado di benevolenza o di condanna verso se stessi.

A ció si aggiungono anche altri fattori, questi sembrano essere centrali nel processo che porta al perdonare se stessi:

  1. Avere una buona salute generale
  2. Alti livelli di empatia
  3. Minore tendenza alla depressione
  4. Minori tendenze suicidarie
  5. Una buona flessibilitá cognitiva
  6. Stabilità emotiva

Imparare a perdonare se stessi, quindi, non dipende per forza dal perdono degli altri e neanche dall’avere commesso un effettivo danno a sé o ad altri quanto dalla sensazione di sentirsi in grado di poter attuare azione riparative che sono mirate a preservare l’autostima e il rispetto di sé.

Il Comportamento di riparazione verso l’altro sembrerebbe dunque aumentare quanto piú si riesce a perdonare se stessi accettando e riconoscendo le proprie responsabilità e le proprie mancanze.

3. Il perdono e l’accettazione di sé

In terapia il perdono è un concetto che affianca il lavoro di accettazione di sé, cioè il lavoro sulla messa in discussione delle credenze disfunzionali che hanno a che fare con la responsabilitá di aver compromesso un proprio ideale o scopo e che rendono la persona incapace di accedere ad una visione maggiormente positiva di sé.

Quando sentimenti come vergogna e senso di colpa sono coinvolti in un processo di perdono, può diventare difficile affrontare questo percorso da soli. È, quindi, utile affidarsi a un percorso terapeutico che ci possa aiutare ad elaborarle.

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