Sentirsi persi: 10 strategie efficaci per ritrovare se stessi

sentirsi persi 10 strategie efficaci per ritrovare se stessi

Articolo scritto dalla Dr.ssa Grazia Alecci

La sensazione di “sentirsi persi” richiama all’idea di essere in viaggio senza avere chiara la propria destinazione e con la sensazione che sia qualcun altro a condurti. 

Se stai vivendo questa condizione sappi che è possibile riappropriarsi del proprio “timone” partendo dalle 10 strategie efficaci per ritrovare sé stessi descritte in questo articolo.

1. Ascoltare il proprio corpo

La prima strategia consiste nell’entrare in contatto con il proprio corpo e osservare come ci si sente in un dato momento, luogo e situazione per prendere consapevolezza di sé e del proprio stato. 

Come farlo:

  1. interrompere ciò che si sta facendo; 
  2. fare un respiro e portare l’attenzione sul corpo provando a sentire cosa si prova e dando un nome alla sensazione provata; 
  3. osservare in quale parte del corpo si sente maggiormente questa sensazione, poggiare la mano nel punto individuato e immaginare di farle spazio dentro di sé;
  4. accogliere tale sensazione e lasciare che espanda gradualmente i suoi confini.

2. Riconosci che le tue emozioni hanno un senso

La seconda strategia è collegata alla prima in quanto l’ascolto del corpo e il riconoscimento delle emozioni sono connessi. 

Per cui:

  1. dopo aver accolto ciò che si sente nel corpo è importante riconoscere quale emozione si sta provando e nominarla; 
  2. le emozioni servono ad agire in maniera coerente con i bisogni, quindi, una volta individuate si possono usare delle domande per dargli senso, come: “Cosa vorrei fare mentre sento questo? Quali pensieri faccio quando mi concentro su questa emozione? Quale bisogno sento di dover soddisfare? “

3. Riconnettersi ai propri desideri

Sentirsi persi può significare l’aver imparato a mettere da parte se stessi e i propri sogni per seguire  le aspettative degli altri o assolvere a dei doveri. 

Per questo può risultare efficace chiedersi ogni giorno, una volta al giorno: “Cosa desidero in questo momento?” . 

Questo compito autorizza chi si sente perso ad entrare in contatto con le proprie volontà. Può essere più indicato “ricominciare a desiderare” dalle piccole cose (per es. fare una passeggiata, sentire un’amica). 

Dopo aver espresso un desiderio al giorno a fine settimana può essere utile verificare se si è soddisfatto qualche desiderio ed eventualmente iniziare a riflettere sui motivi della rinuncia.

4. Per chi o per cosa faccio quello che faccio?

A volte il sentirsi persi diventa la conseguenza di abitudini, non più funzionali, che si ripetono automaticamente e della tendenza ad accondiscendere a ciò che viene richiesto per evitare discussioni e conflitti. 

In questi casi, pensando a delle attività vissute come “doveri”, “insoddisfacenti” o ”noiose” può rivelarsi utile domandarsi: “Per chi o per cosa faccio quello che faccio?”.

In questo modo, infatti, è possibile “sospendere l’automatismo” e iniziare a riflettere su “a chi o a cosa” si sta lasciando il comando della propria vita.

5. Dedicarsi del tempo 

Perdere di vista se stessi può derivare dall’aver dato priorità a numerosi impegni riguardanti, per esempio, altre persone di cui magari ci si prende cura oppure al sovraccarico di lavoro. 

In questo caso è importante riconoscere che le esigenze esterne stanno schiacciando i propri  bisogni e che è necessario fare spazio a questi ultimi per poter stare bene.

Un modo efficace per farlo consiste nel darsi come compito giornaliero quello di concedersi del tempo per fare qualcosa di piacevole, possono bastare 15 minuti per iniziare a riappropriarsi di una quota del proprio amore!

6. Riscoprire vecchie passioni

Allontanarsi da se stessi significa anche allontanarsi da ciò che si ama fare, per cui, riprendere attività che un tempo ci appassionavano può avvicinarci alla vecchia scintilla e fare in modo che si riaccenda la fiamma, in tal senso, sentire il piacere mentre si fa un’attività che si è amata può far ritrovare e risvegliare delle importanti parti di sé. 

7. Provare cose nuove

Perdere se stessi può equivalere, inoltre, al non riconoscere le proprie capacità fino a perdere la fiducia in sé stessi, per questo accettare nuove sfide, facendo nuove esperienze, è una modalità fondamentale per riscoprire o costruire nuovamente la fiducia nelle proprie risorse: mettersi alla prova significa, infatti, aver modo di constatare ciò che si riesce a fare quando si smette di evitare e di costruire e affinare nuove competenze migliorando, così, l’autostima.

8. Riconoscere i propri pregi

Tra le 10 strategie efficaci per ritrovare se stessi  quella di annotare ogni sera 3 qualità dimostrate durante la giornata, che siano capacità relative ad un settore di competenza o aspetti del carattere di cui andare fieri, è una strategia, apparentemente semplice, che permette di rientrare in contatto, riconoscendoli, con i propri pregi.

9. Cominciare a dire di no

A volte è la ricerca costante di approvazione da parte degli altri che porta la persona ad accondiscendere a qualsiasi proposta, richiesta, opinione o punto di vista altrui fino alla rinuncia di sé. 

In questi casi iniziare a dire dei “piccoli no” può aiutare a ristabilire il giusto confine tra sé e gli altri, a riconquistare margini di autonomia e autenticità correndo il rischio di mostrarsi per ciò che si è!

10. Prendere delle scelte

L’ultima delle 10 strategie efficaci per ritrovare se stessi  consiste nell’iniziare a prendere delle piccole scelte quotidiane in maniera istintiva, questo allenamento ha lo scopo di sganciare le azioni da pensieri e preoccupazioni  che allontanano la persona da ciò che sente o vuole.  Esercitare la propria capacità di scelta prepara, così, alla presa di decisioni fondamentali per dirigere il proprio cammino.

Conclusioni

Ritrovare se stessi è un processo che richiede di cambiare rotta per ristabilire un contatto con i propri bisogni, i propri desideri, le proprie risorse e competenze, acquisire fiducia e, infine, iniziare a mostrare con coraggio ciò che si è.

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