Articolo scritto dalla Dr.ssa Benedetta Ghimenti
Per crescere un figlio serve tempo, fatica e impegno. Trovare il tempo per riposarsi o dedicarsi un momento individuale per un genitore è un’impresa difficilissima.
Dopo anni così arriva il momento in cui i figli devono costruirsi una loro strada e rendersi autonomi e uno dei primi passi è quello di sperimentarsi in una casa tutta loro, lasciando la casa genitoriale. Allo stesso tempo i genitori devono ridefinire il loro rapporto con i figli e la loro quotidianità. I genitori continueranno a supportare e aiutare i loro figli, ma contemporaneamente devono accettare la loro autonomia e il loro status di adulti.
Spesso nei momenti di grande stanchezza un genitore ha sognato e desiderato questo momento, ma come mai quando questo accade le emozioni che subentrano sono tristezza, preoccupazione e un grande senso di solitudine?
I pensieri e sentimenti negativi e nostalgici provati da alcuni genitori in questa fase di cambiamento si possono unificare in quella che viene chiamata “la sindrome del nido vuoto”. Alla base c’è la difficoltà nel superare il lutto della separazione e nel gestire l’eccesso di tempo libero concesso improvvisamente.
Vediamo quali sono i passi da poter fare per superare questo momento delicato.
1. Ripartire dalla coppia
Quando i bambini sono piccoli è difficile trovare dei momenti da dedicarsi come coppia. La vita frenetica e le esigenze dei figli sono in primo piano. Quando la casa si svuota e la coppia di genitori rimane da sola può essere un’occasione per riconoscersi non più e non solo come mamma e papà, ma come uomo e donna, riscoprendo i motivi per cui tanto tempo prima ci si è scelti.
E’ utile trovare nuove attività da fare insieme, nuove abitudini, utilizzare il tempo disponibile per dare nuove piccole attenzioni al partner.
2. Riscoprire hobby e amicizie
Il nuovo tempo libero conseguente all’uscita di casa dei figli permette di avere più tempo per scoprire o riscoprire hobby e amicizie. Che cosa ti piaceva fare prima dei figli? Che cosa ti sarebbe piaciuto fare e non hai mai fatto perché non era il momento?
E’ possibile ricercare amici di vecchia data da cui vi siete allontanati per i mille impegni a cui la vita mette di fronte.
Sperimentarsi in nuove attività o aumentare il numero di relazioni può dare una nuova spinta vitale e una rinnovata sensazione di energia.
3. Modificare gli ambienti della casa
Creare nuove abitudini quotidiane significa anche modificare gli ambienti della casa che hanno contraddistinto la vita con i figli. Questo ovviamente non significa cancellare qualsiasi traccia dei propri figli, ma, per esempio, modificare la loro camera in modo che possa essere utilizzata anche come studio, togliendo i poster dei loro cantanti preferiti che non vi sono mai piaciuti. Questo permetterà di agevolare il cambiamento per voi e per vostro figlio.
4. Creare nuove routine con i figli
E’ necessario creare nuove modalità di relazionarsi con i figli, dando loro il giusto supporto senza essere troppo invadenti. E’ possibile creare delle routine specifiche come una cena insieme alla settimana o organizzare una video chiamata se i figli si sono trasferiti lontani. Riconoscere ai propri figli autonomia e il loro status di adulti vi permetterà di vederli sotto un’altra luce e scoprire nuove parti di loro.
Conclusioni
E’ normale che emozioni come la tristezza e la nostalgia si manifestino in un primo momento, quando i figli lasciano la casa genitoriale e si rimane da soli, tuttavia il problema insorge quando queste sensazioni si protraggono nel tempo, creando un blocco nella vita dei genitori dovuto all’incapacità di adattarsi al nuovo assetto di vita.
Spesso questo può associarsi anche a una difficoltà di coppia, non si riesce a riscoprire il partner e il senso di solitudine aumenta.
In questi casi è importante rivolgersi a un professionista per poter riuscire a capire la causa di questo blocco e ripartire con una vita che sia soddisfacente.